6 consigli per una SEO per Hotel a prova di 2018

Hai ritoccato la SEO negli ultimi mesi? No? Be’, allora è il momento di tornare a sporcarsi le mani, pianificando un completo aggiornamento della tua strategia di ottimizzazione per i motori di ricerca. Il 2018 è iniziato da poco, ma non significa ci sia tempo da perdere!

Per aiutarti in questo arduo compito, ecco 6 consigli che ti permetteranno dominare le ricerche di Google nel 2018.

1. Ripensa alle tue chiavi di ricerca

 

Le strategie dei tuoi competitor (per non parlare delle tue) cambiano nel tempo e le keyword che hai scelto per l’ottimizzazione devono adeguarsi di conseguenza.

Uno degli errori comuni nella SEO è la scelta di troppe parole chiave per i propri titoli, mentre il trucco per migliorare la propria presenza è quello di concentrarsi sulla qualità più che sulla quantità. Per esempio, scegli al massimo tre keyword efficaci per ogni tuo metatitle se vuoi assicurarti ottimi risultati su Google.

Come avrai notato,  è inoltre cambiato il modo con cui attingiamo alle informazioni presenti su internet: secondo Google già oggi 1 ricerca su 5 passa attraverso un assistente vocale. La crescita della ricerca vocale sarà probabilmente uno dei trend del 2018, perciò prepariamoci con metadescrizioni che sfoggino keyword long-tail formate da più di 3 parole e contenuti che sfruttino un tono di voce e una forma più colloquiale.

 

2. Rendi il Mobile la tua priorità (davvero)

 

Lo ripetiamo da qualche anno, ma le analisi che abbiamo fatto su alcuni siti di hotel ci mostrano come ancora non tutti abbiano davvero recepito il messaggio. L’indicizzazione nel 2018 sarà indubbiamente mobile-first, quindi tutto il lavoro fatto negli ultimi anni con il tuo sito ufficiale potrebbe evaporare nel giro di 12 mesi se non ti adegui al trend con sveltezza.

E non basta avere un sito responsivo: deve essere anche facile da usare, accessibile e comodo da telefono per assicurarti una spintarella da parte di Google.

 

3. La crescita di AMP

 

Le Accelerated Mobile Pages sono un progetto di Google e Twitter pensato per rendere velocissimo il caricamento e l’accesso di contenuti web.

Dal punto di vista pratico, AMP permette ai siti compatibili e agli ads di apparire sopra i risultati di ricerca “standard” offrendo al contempo performance migliori, una User Esperience più positiva e un carciamento del sito pressoché istantaneo su un’ampia gamma di dispositivi e piattaforme di distribuzione.

Con un CTR (Click-Through Rate) elevato e un posizionamento di tutto rispetto nei SERP, provare a implementare AMP sul proprio sito può portare risultati interessanti già nel breve periodo.

 

4. La SERP cambia, cambia con lei

 

La SERP (“Search Engine Results Page”, più banalmente la pagina dei risultati di ricerca) di Google è cambiata drasticamente negli ultimi due anni. Quando un tuo potenziale ospite inizia una ricerca, non vedrà più solo una lista di risultati in ordine di pertinenza, bensì sarà accolto da un ventaglio di nuove funzionalità che lo distrarranno dal tuo (ottimo) lavoro SEO.

Il knowledge panel, gli snippets, i suddetti AMP e i local packs stanno, volontariamente, distogliendo l’attenzione degli utenti dalla lista dei risultati organici, diminuendo di conseguenza i click sul sito ufficiale.

Con i tuoi competitor che si fanno tecnologicamente più vispi e Google stesso che vuole mantenere i tuoi potenziali ospiti sulla sua piattaforma, è sempre più importante assicurarsi di avere una SEO moderna ed efficace, che incorpora i trend dei consumatori e i dati da te raccolti sulle abitudini dei tuoi ospiti nei contenuti che produci.

Non solo: pensa seriamente a una strategia di visibilità che integri un budget allocato a Google Hotel Ads: puoi assicurarti così una posizione di rilievo con il tuo miglior prezzo. Per fare questo, hai bisogno di un partner di integrazione autorizzato come Simple Booking o uno degli altri abilitati presenti in questa lista.

 

5. Social Media in crescita

 

I social media sono uno strumento straordinario per la crescita di engagement e, se utilizzato bene, può favorire l’aumento di prenotazioni e revenue. Del resto il 46% degli utenti guardano a Facebook, Instagram e YouTube quando si tratta di scegliere un acquisto e il 70% delle imprese rivolte a clienti finali hanno visto crescere la propria clientela grazie a Facebook.

Costruisci e cura la tua presenza social con post efficaci e seducenti (se vuoi qualche idea, leggi qua) e poi sfrutta questo nuovo pubblico per portare traffico di qualità sul tuo sito. Non solo ne gioverà la SEO, ma probabilmente porterai qualche bella conversione a casa.

 

6. I siti vetrina sono morti

 

Nel 2018 Google continerà a migliorare l’esperienza di navigazione dei propri utenti assicurandosi che la rilevanza dei contenuti mostrati nelle ricerche sia massima.

Non è un caso che i contenuti aggiornati costantemente e approfonditi tendano ad avere risultati migliori su Google; i tempi delle risorse fatte con lo stampino, piene di parole chiave e riesumate da siti vecchi di dieci anni, sono finiti.

È importante ora impegnarsi a produrre contenuti curati, contestualmente corretti, ricchi di informazioni e di contenuti audiovisivi. Questo vuol dire ovviamente più lavoro per te (o per l’agenzia), ma anche la sicurezza di spiccare sulla massa.

 

La SEO, insomma, è una materia viva, che camba insieme alle abitudini e i comportamenti degli utenti. Seguire i 6 consigli qua sopra ti assicura un 2018 di grandi soddisfazioni, ma per il 2019?

È tutto ancora da scrivere.