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8 travel trends dei Baby Boomers

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I Millennials e la Generazione Z, amanti dei viaggi luxury [3], sono ormai protagonisti indiscussi del settore travel.

Anche la giovanissima Generazione Alpha [4] fa sentire il suo peso decisionale al momento dell’organizzazione della vacanza di famiglia.

Dunque, “largo ai giovani” penserete voi…o no? Se è vero che i nati tra 1980 e il 1999 sono sempre più influenti nelle scelte di viaggio e possono contare su una capacità di spesa importante, non dimenticate i senior. I Baby Boomers, infatti, nati tra il 1946 e il 1964, costituiscono ancora una pedina importante del travel: si tratta di una generazione di risparmiatori che ha assistito a molti cambiamenti socio-culturali nella propria vita. E adesso non vedono l’ora di dedicarsi del tempo per conoscere il mondo, attraverso esperienze autentiche e personalizzate. Un target ideale per gli hotel dunque!

Ma quali sono i travel trends dei Baby Boomers? Ecco gli 8 più rilevanti, estrapolati da un’analisi ospitata su Hospitalitynet [5].

 

1. Baby Boomers e budget di viaggio

 

Ormai liberi da figli da allevare, i Baby Boomers hanno moltissimo tempo libero e voglia di viaggiare. Il tutto supportato da un buon budget allocabile alle vacanze. Stando ai dati di AARP Travel [6], i boomers stanno pianificando di fare 4-5 viaggi di piacere nel corso del 2020, spendendo in media dal 20% al 50% in più rispetto alla Generazione X e ai Millennials. I viaggi sarebbero suddivisi tra destinazioni nazionali e internazionali.

 

2. Verso destinazioni più lontane

 

Oltre al budget allocato per i propri viaggi, i senior travellers sono disposti ad allontanarsi sempre di più da casa, scegliendo destinazioni esclusive e alloggi più costosi. Sembra inoltre che si ritaglino volentieri dei momenti di shopping tra un tour e l’altro in città. Quale miglior target per tentare strategie di upselling?

Agite però conoscendo i gusti e le abitudini dei vostri ospiti: con offerte personalizzate e il giusto tono di voce, conquisterete la loro fiducia (e le loro prenotazioni). I baby boomers sono amanti del cosiddetto rilassamento attivo e prediligono attività quali golf, escursioni, massaggi e wine tasting.

 

3. La tradizione dell’ospitalità

 

È vero che i millennials stanno operando un importante cambiamento nel modo di intendere l’hospitality, scegliendo sempre più spesso Airbnb e alloggi alternativi, ma questo trend non piace a tutti. I baby boomers si confermano fedeli a hotel e resort tradizionali durante i viaggi, nazionali e internazionali. Un’ottima notizia per gli albergatori che possono rimanere competitivi puntando agli ospiti alla ricerca di un’esperienza faccia a faccia, autentica e “vecchio” stile.

Di pari passo alla tradizione, risulta per i baby boomers una minor dipendenza dalla tecnologia: meglio un receptionist educato di un chatbot o un check-in automatizzato. Secondo recenti studi, il 69,6% di coloro non entusiasti di utilizzare una tecnologia di AI in hotel appartengono alla generazione X o – appunto – ai baby boomers.

 

4. Desiderio di disconnessione

 

Se gli ospiti più “maturi” non sono dipendenti dalla tecnologia come i viaggiatori più giovani, spesso la vacanza viene sfruttata proprio come modo per disconnettersi dai dispositivi elettronici e ricongiungersi con la propria famiglia e il proprio io. Anche se le previsioni per il 2020 stimano che il 54% dei boomers porterà con sé uno smartphone durante i viaggi internazionali e il 92% lo farà nei viaggi nazionali, sembra che l’utilizzo sarà residuale (poche foto o un veloce controllo delle email).

Questo dato spiega come questi ospiti, sebbene talvolta esperti di tecnologia, non ne sono dipendenti: apprezzano certo la comodità dei servizi online e mobile, ma non li richiedono in ogni momento (come i giovanissimi di oggi). Se avete una spa interna, una sala meditazione o convenzioni con centri benessere nei dintorni, sfruttate la leva della disintossicazione dai dispositivi per creare offerte appetibili per questo target.

 

5. Ricerca di autenticità

 

I baby boomers condividono con i millennials un travel trend di questi ultimi anni: il desiderio di immergersi nelle usanze locali e nella cultura delle loro destinazioni di viaggio. Ben metà dei boomers (il 50%) si dimostra interessato a provare la cucina tipica, scoprire le tradizioni e i passatempi popolari mentre si trova in viaggio.

Approfittate di questa tendenza per studiare offerte ad hoc: organizzate cooking class o degustazioni di prodotti del territorio, come il Country Resort Monsignor della Casa in Toscana [7]. Oppure, se non potete fornirne direttamente, create partnership con gestori di attività ben radicate nella destinazione. E ovviamente, promuovete questo tipo di servizi il più possibile, con una comunicazione adatta agli ospiti senior.

 

6. Il lusso che piace

 

Accanto a ricerca di autenticità e curiosità verso la cultura locale, i baby boomers si mostrano sempre più interessati a viaggi di lusso. Ed in effetti, considerato l’incremento di budget di cui abbiamo parlato prima, ciò non dovrebbe sorprendere. Secondo gli ultimi studi, questa generazione è responsabile dell’80% delle spese in viaggi di lusso e considera il budget un aspetto secondario al momento della prenotazione di una vacanza.

Dall’altra parte, però, i boomers apprezzeranno il fatto di aver prenotato al prezzo migliore per loro (95%), dunque offerte customizzate come quella dell’Hotel Villa Athena di Agrigento [8] potrebbero fare la differenza

 

7. Tecnologia user-friendly

 

Se è vero che i baby boomers non sono dipendenti dalla tecnologia, l’85% di loro naviga in Internet per organizzare viaggi e prenotare soggiorni. Ne deriva l’assoluta necessità di un’interfaccia user-friendly (desktop e mobile), sul sito e sul booking engine, per conquistare questi ospiti.

Un sito web con un percorso di navigazione semplice, informazioni dettagliate e un processo di prenotazione rapido e intuitivo sono fondamentali per i baby boomers (come per tutti gli altri ospiti). Assicuratevi che il vostro sito ufficiale e il motore di prenotazione scelto rispecchino questi parametri per fornire un’esperienza piacevole a tutti, senior in primis.

 

8. L’esperienza mobile conta

 

Non trascurate l’esperienza mobile del vostro sito, dato che buona parte dei baby boomers usufruiscono volentieri dello smartphone, soprattutto in viaggio (55%). Quindi, accanto a un design UX della versione desktop, monitorate quella mobile del vostro sito.

L’ottimizzazione sui diversi dispositivi, la responsività, è sicuramente la scelta più azzeccata per un’esperienza di navigazione ideale in ogni condizione di utilizzo.