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Airbnb è sempre più hotel: l’acquisizione di HotelTonight

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Dopo le esperienze – con Airbnb Experiences – e un sistema di verifica del listing simile a quello delle OTA – Airbnb Plus – il colosso delle sistemazione alternative continua la sua corsa.

L’ultima conquista di Airbnb, ufficializzata il 7 marzo [3], è l’acquisizione di HotelTonight, la diffusa app americana che permette la prenotazione di hotel last minute a tariffe vantaggiose. Questa operazione incrementa notevolmente il valore di mercato della compagnia agli occhi degli azionisti, in vista di una possibile quotazione in borsa prevista entro il 30 giugno 2019, come riporta Tech Crunch [4].

 

Il ruolo di HotelTonight nella strategia Airbnb

 

Oltre al valore azionario, con quest’acquisizione si aprono ben più importanti scenari nel mondo del travel e dell’hospitality. Airbnb si conferma sempre più lontana dall’originario modello di sharing-economy e sempre più vicina a una concezione omnicomprensiva.

In un comunicato stampa, il CEO e co-fondatore di Airbnb Brian Chesky illustra l’acquisizione di HotelTonight come una componente chiave per la creazione di una piattaforma di viaggio unica e verticale. Un luogo dove il viaggiatore possa trovare alloggi – dall’abitazione privata all’hotel –  mezzi di trasporto per raggiungerli ed esperienze da local pronte all’uso. Tutto senza abbandonare l’universo di Airbnb, un’ambizione non di poco conto.

Sulla stessa lunghezza d’onda, Sam Shank, CEO e co-fondatore di HotelTonight si dimostra entusiasta dell’operazione, che avrebbe il duplice obiettivo di offrire agli ospiti un’infinità di scelte di alloggi e agli hotel indipendenti un partner ideale per soddisfare le aspettative degli ospiti.

Quando la app HotelTonight nasce, nel 2010, la mission è agevolare la prenotazione di camere di albergo a prezzi scontati lo stesso giorno del check in. Successivamente, la app ha sviluppato una versione desktop e feature aggiuntive, allungando ultimamente la finestra di prenotazione per i soggiorni fino a 100 giorni.

 

La community di Airbnb cresce

 

Oggi, HotelTonight conta, secondo i dati riportati da Skift [5], più di 25.000 hotel in 1700 città in tutto il mondo, ma il suo motore di prenotazione propone un approccio mobile-friendly e non invasivo, con una media di 15 opzioni di hotel disponibili a ricerca.  L’azienda collabora con gli hotel per offrire, oltre a camere non vendute, catering per viaggiatori business o per coloro che desiderano fare accordi last minute.

Airbnb, invece, è specializzato da sempre nella prenotazione di alloggi privati, prenotati spesso con largo anticipo. Tuttavia, il cambiamento di tendenza si avverte anche qui: la società ammette che le prenotazioni in giornata stanno crescendo il doppio di anno in anno.

I vantaggi di un accordo tra le due società saranno molteplici: per gli utenti di Airbnb sarà più semplice prenotare il proprio soggiorno in hotel senza doverlo pianificare con mesi o settimane di anticipo, appoggiandosi alla app e agli algoritmi di HotelTonight. Inoltre Airbnb accrescerà la sua reach e la propria comunità di riferimento ben oltre gli host e gli ospiti di soggiorni brevi in alloggi privati.

Non dimentichiamo che Airbnb, all’inizio del 2018, ha incoraggiato caldamente i boutique hotel ad affidarsi alla sua piattaforma come canale di distribuzione [6]. In quest’ottica vanno interpretate le partnership con aziende leader nel settore, che rendono più semplice per l’hotel indipendente la presenza su Airbnb.

Ecco allora che l’acquisizione di HotelTonight assume una maggiore rilevanza, economica e di brand.

 

Una piattaforma per boutique e lifestyle hotel?

 

Con l’acquisizione di HotelTonight, Airbnb entra in possesso di un sistema di prenotazione solido e specializzato nelle prenotazioni di camere di hotel in giornata, oltre che nella visibilità sia di hotel tradizionali e mainstream, che di boutique hotel. D’altra parte, Airbnb si è storicamente dedicato agli alloggi alternativi, dunque ai boutique e lifestyle hotel.

Riguardo le implicazioni dell’accordo, il colosso dell’home-sharing ha puntualizzato lo spostamento del database di HotelTonight verso i boutique hotel, in contrapposizione agli hotel generalisti che affollano le OTA come Booking.com ed Expedia.

Dal canto suo Shank, a gennaio 2019, con l’operazione già nell’aria, sosteneva che il 90% delle entrate totali derivava da boutique hotel e proprietà indipendenti, in sintonia con la filosofia di Airbnb.

Ora i riflettori dell’hospitality sono puntati sui prossimi passi dell’accordo: Airbnb aprirà le sue porte anche a strutture diverse da boutique e lifestyle hotel o hotel indipendenti?

Se lo facesse, si tratterebbe di una naturale progressione verso un mercato più ampio, anche in vista di una prevedibile quotazione in borsa. Dall’altra parte, Airbnb tradirebbe, così facendo, la filosofia originaria della sharing-economy, opposta alla commercializzazione verso cui va l’accordo con HotelTonight.

Dunque, la distinzione dalle OTA e dai portali, da sempre decantata da Airbnb, si assottiglierebbe molto.