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L’allarme dell’Unione Europea: i siti di viaggio ingannano i consumatori

Un consumatore europeo su 3 viene fuorviato o ingannato dai siti web turistici che vendono biglietti aerei: è l’accusa del capo della Commissione Consumatori dell’Unione Europea, Meglena Kuneva, che giovedì scorso ha avvertito il settore di cambiare registro o prepararsi a fronteggiare un’azione legale.
 
"È inaccettabile che 1 consumatore su 3, quando vuole prenotare on-line un biglietto aereo, venga confuso, fuorviato e ingannato” ha dichiarato la Kuneva ad una conferenza stampa. "Il messaggio che rivolgo al settore è chiaro: agite ora od agiremo noi. Abbiamo bisogno di vedere prove credibili di miglioramento, la volontà di ripulire certe pratiche di marketing e vendite nel settore aereo entro il primo maggio dell'anno prossimo o dovremo forzatamente intervenire".


Tutta la questione nasce a Novembre da un’inchiesta dell'Unione Europea nota come "sweep" (“la pulizia”). Agenzie di viaggio on-line e siti di proprietà delle principali compagnie aeree dei 27 membri dell’Unione Europea e della Norvegia erano, già all’epoca, stati intimati a migliorare i loro sistemi di marketing per evitare una possibile chiusura dei rispettivi siti Web.

La relazione di giovedì scorso ha dimostrato che oltre la metà dei 226 siti web che a Novembre violavano le norme dell’Unione Europea hanno ora rettificato le inadempienze, mentre circa 80 compagnie non hanno ancora risposto alle preoccupazioni espresse da Bruxelles.

"Questa relazione mostra che ci sono gravi e persistenti problemi nella vendita di biglietti in tutta l’industrai aerea", ha detto la Kuneva. L’inchiesta ha rilevato siti web che pubblicano tariffe sleali, spese nascoste e condizioni di vendita tradotte in lingua in modo scorretto.

La Kuneva può chiedere ai governi di far chiudere qualsiasi sito web che non soddisfi le norme dell’Unione e, se la nazione interessata si rifiuta di agire, può denunciarne le inadempienze alla Corte di Giustizia Europea.

Per motivi di ordine giuridico, solo la Norvegia e la Svezia hanno potuto pubblicare i nomi delle compagnie aeree sotto inchiesta. La Ryanair – il più grande vettore low-cost in Europa- è stata nominata da entrambi i paesi, mentre la  Norvegia aveva un problema anche con Finland's Blue 1 e Austrian Airlines. Il governo svedese sta invece intraprendendo azioni contro altre 12 compagnie aeree.

Fonti:
 Guardian.co.uk [2]