Best of Booking’s Best: Booking.com punta sulle recensioni verificate

leggi l’articolo completo...Best of Booking’s Best sta a Booking.com come il Travellers’ Choice sta a TripAdvisor. Per la prima volta in assoluto infatti il portale di prenotazioni turistiche pubblica la sua classifica delle migliori strutture in base alle recensioni degli ospiti.

Una classifica che serve soprattutto a sottolineare il valore crescente che le recensioni verificate hanno assunto all’interno del portale.

Undici le strutture italiane premiate

Tre sono le classifiche stilate da Booking.com: per regione (Nord America, Asia e Oceania, Europa, Sud America, Medio Oriente e Africa); per tipologia di struttura (hotel, b&b, appartamenti, ville, resort, ostelli); per tipologia di viaggiatori (singoli, coppie, famiglie, gruppi).

In ognuna delle categorie spiccano ben 11 strutture italiane, tra hotel, b&b e ville un po’ in tutta Italia. Interessante il fatto che siano tutte strutture fuori dai soliti circuiti turistici. Tranne una a Roma, si trovano in luoghi meno “alla moda”, come Lucca, Bergamo o Casorate Sempione in provincia di Varese.

D’altronde le recensioni parlano chiaro, e quelle di Booking.com più di qualsiasi altra.

 

Non tutte le recensioni sono uguali: una sfida a TripAdvisor?

Gente, siamo sinceri. Molte recensioni online sono pura invenzione, sia che si tratti di favole che di vendetta. Questo non succede su Booking.com.

Le nostre recensioni sono testate con la tortura e autenticate. Brutalmente oneste e scritte da clienti che raccontano esattamente come stanno le cose – stupende, pazzesche oppure no.”

Vere, verificate, autentiche, fresche, pure e incontaminate: sono tantissimi gli aggettivi che qualificano le recensioni di Booking sul sito creato appositamente per la classifica, dall’inequivocabile nome: TheBookingTruth.com.

Booking.com ci tiene a sottolineare che le sue recensioni seguono rigorosamente la ricetta delle 3 R:

  • Reali (scritte solo da ospiti che hanno realmente prenotato e soggiornato nella struttura)
  • Rilevanti (perché tutte filtrabili per tipologia di cliente)
  • Recenti (si mostrano solo le recensioni degli ultimi 14 mesi)

In più c’è una pagina dedicata ai “Review Detectives”, il team che si occupa del controllo, in cui Booking.com per la prima volta si sofferma sulle modalità con cui le sue recensioni vengono analizzate:

  1. Solo chi ha non solo prenotato, ma anche soggiornato, può rilasciare una review
  2. Si accettano solo recensioni dalla mail di chi ha prenotato fisicamente sul portale
  3. Il questionario per la pubblicazione di una recensione scade appena dopo l’uso e non rimane visibile per più di 28 giorni (così l’utente deve necessariamente scrivere appena dopo il soggiorno)
  4. Si ammette che ci sono stati tentativi fraudolenti da parte di terze parti, arginati da un team apposito
  5. Con tool dedicati vengono rimosse manualmente le recensioni dubbie
  6. In caso di frode reiterata vengono imposte penalità al colpevole
  7. Le recensioni vengono controllate ed eliminate prima ancora che vengano pubblicate

In pratica, Booking sembra tenerci a rimarcare indirettamente che le sue recensioni hanno tutto ciò che quelle di TripAdvisor non hanno:

  1. Seppur anonime, non c’è dubbio che chi le ha scritte abbia soggiornato realmente
  2. Non c’è pericolo che qualcuno posti recensioni anche anni dopo il soggiorno, dando un’immagine fuorviante della struttura
  3. C’è un team dedicato che argina gli atti fraudolenti manualmente prima della pubblicazione e in maniera efficace
  4. “The Booking Truth” (il sito della classifica) non vi ricorda qualcosa? Possibile che sia solo un caso il fatto che suoni tanto come l’ex payoff di TA “get the truth then go” (che per altro TA ha dovuto rimuovere per questioni legali)?

Insomma, l’unica cosa che ancora separa Booking.com da TripAdvisor è la possibilità per gli hotel di rispondere… ma il portale di prenotazione sta finalmente testando anche questa possibilità!