Bing abiliterà gli annunci pubblicitari sul chatbot 

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Pur senza fornire una tempistica, Microsoft -azienda madre di Bing- ha ufficializzato la possibilità di acquistare spazi pubblicitari all’interno del chatbot sul motore di ricerca che verrà. 

 

Una nuova versione di Bing

 

Di recente, durante un incontro a porte chiuse con un’agenzia pubblicitaria, Microsoft ha presentato una demo del nuovo motore di ricerca Bing aggiornato con il chatbot, un software che simula le conversazioni umane grazie all’intelligenza artificiale.  

Il chatbot, ha riferito un dirigente dell’agenzia presente alla riunione, consentirà di visualizzare risultati a pagamento all’interno dei risultati di ricerca forniti in risposta ai comandi degli utenti.  

La pubblicità erogata tramite il software godrà di più visibilità rispetto alle classiche inserzioni di Bing. 

Secondo Search Engine Land, Microsoft ha le idee chiare: le risposte più simili a quelle umane fornite dall’intelligenza artificiale allargheranno la base degli utenti che fruirà della funzione di ricerca. Al crescere delle persone che frequentano l’ecosistema, crescerà anche la capacità della Big Tech americana di attrarre inserzionisti e aumentare le entrate. 

Gli annunci visualizzati nel chatbot sono in fase di test, disponibili per un numero circoscritto di utenti. Chi ha provato la nuova esperienza di Bing documenta un sistema velocissimo nel restituire i risultati. Tuttavia, come accade per ChatGPT, il chatbot pare non essere sempre preciso nel rispondere ai prompt degli utenti. Non solo: talvolta, le risposte date sembrano connotate da pregiudizi etnici e sessuali.  

La nuova versione di Bing, la cui lista di attesa conta milioni di persone, promette quindi di essere una fonte redditizia per Microsoft. Secondo la società fondata da Bill Gates e Paul Allen, ogni percentuale di quota di mercato che guadagna nell’ambito della pubblicità di ricerca può generare ulteriori 2 miliardi $ di entrate. 

Che sia una mossa per erodere il predominio dell’advertising online sui motori di ricerca di Google? 

 

Bing e hotel

 

Come dovrebbero comportarsi gli albergatori di fronte al rilascio del nuovo Bing?  

In attesa di poterlo testare, se il vostro hotel ha una solida presenza nel mercato straniero, la possibilità di erogare pubblicità tramite chatbot potrebbe schiudere opportunità di business significative.  

Soprattutto negli Stati Uniti, in Germania e in Inghilterra, sono molti gli utenti che utilizzano Bing e che è possibile intercettare con le campagne pubblicitarie. I ritorni pubblicitari più soddisfacenti sembrano legarsi a strutture altolocate, a 4 o 5 stelle. 

La base degli utenti del motore di ricerca potrebbe allargarsi con l’arrivo del chatbot e una pubblicità “più umana”, come sembra assicurare l’intelligenza artificiale, potrebbe essere ancora più persuasiva di quella che già conosciamo. 

Continuate a seguirci per restare aggiornati sulle funzionalità del nuovo Bing.