Booking window e durata del viaggio al rialzo mentre si torna a viaggiare

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La voglia di viaggiare sta definitivamente riemergendo, certo con cautela, ma è un trend supportato dai dati.

Moltissimi traveller, tra cui gli italiani, sognano le vacanze troppo a lungo negate e, soprattutto, cominciano a prenotarle.

Del resto, le campagne vaccinali nei diversi Paesi stanno accelerando, con conseguenti aperture dei mercati ritenuti più sicuri.

Skyscanner ha recentemente indagato l’attuale ripartenza del turismo, identificando alcune tendenze di comportamento degli utenti durante il processo di pianificazione ed acquisto di un viaggio. Vediamone i punti salienti riportati da PhocusWire.

 

La spesa aumenta in proporzione alla sicurezza

 

Il report del metamotore Skyscanner Horizons: The Return of Travel analizza i dati di ricerca del mercato globale, confrontando i numeri relativi ai viaggi prenotati a marzo per date tra giugno e ottobre 2021 rispetto allo stesso arco di tempo del 2019. Lo studio include anche i risultati di un sondaggio su 5.000 consumatori in Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Germania e Corea del Sud condotto tra il 21 e il 23 aprile.

Ma veniamo ai risultati: le tariffe aeree per gli spostamenti tra giugno e ottobre sono diminuite in molti mercati rispetto a quelle registrate nel 2019, soprattutto in Europa (-15%), India (-11%) e Brasile (-9%). Tuttavia, i vertici della compagnia sostengono che il fattore prezzo non sia più determinante come lo era in passato nella scelta di un volo. Infatti, nei primi due mesi e mezzo del 2020, i viaggiatori, a livello globale, hanno selezionato tariffe del 25% superiori rispetto alla più bassa disponibile e la percentuale sale al 28% nello stesso periodo 2021, in tutti i mercati delle aree EMEA, Asia-Pacifico e Sud America.

Le motivazioni dietro all’incremento di spesa, riporta Skyscanner, risiedono nella possibilità di voli ad orari convenienti, con pochi scali o diretti, oltre a valutazioni legate alla sicurezza percepita delle diverse compagnie aeree.

 

Muta la pianificazione di viaggio

 

Il rapporto fotografa anche un’evoluzione nella pianificazione del viaggio. Mentre le finestre di prenotazione si sono contratte nel 2020, per una naturale reazione all’incertezza sull’andamento pandemico, oggi i viaggiatori sembrano tendere nella direzione opposta, prenotando con maggior anticipo.

In particolare, Skyscanner afferma che nel Regno Unito si prenota circa tre mesi e mezzo prima del volo, “incoraggiati dai progressi nelle vaccinazioni e dall’elevata possibilità di fare le vacanze estive in Europa”. Le booking window si attestano ora a 80 giorni in anticipo in EMEA, 70 giorni in Nord e Sud America e 54 giorni in Asia Pacifico. Il tutto paragonato a un minimo globale di 55 giorni a settembre 2020: un bel cambiamento insomma.

Risente di questo ottimismo anche la durata del viaggio, in aumento. Secondo Skyscanner la durata media a livello globale per quest’anno è di 16 giorni, rispetto ai 14 giorni registrati nel 2020 e nel 2019. Tra i più intraprendenti, in questo senso, appaiono i traveller di Singapore, Giappone e Corea del Sud, con la durata del viaggio APAC a 18 giorni. Il dato medio ha visto un decremento dopo l’inizio di luglio, ma per il 2021 Skyscanner prevede un nuovo rialzo a settembre, con cifre vicine alle due settimane.

Secondo il sondaggio, il 55% dei consumatori sta pianificando una vacanza entro i prossimi sei mesi e il 39% sta organizzando viaggi più lunghi di 14 giorni. A livello di spostamenti internazionali, il più grande deterrente per la prenotazione appare la quarantena (40%), seguita dalla necessità di esami e tamponi (28%) e dalle troppe restrizioni (27%).

A commento del report, Hugh Aitken, vicepresidente del comparto voli di Skyscanner, sostiene che la situazione si stia pian piano normalizzando, sebbene manchino ancora diversi tasselli per ripristinare totalmente la fiducia dei viaggiatori – e la conseguente domanda. Ecco perché, aggiunge, si conferma oggi più importante che mai offrire agli utenti informazioni chiare, dirette e tempestive su restrizioni, quarantene e requisiti per gli spostamenti in ogni area del mondo.