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BTO 2011 Live – Come promuovere su Google una struttura ricettiva

leggi l’articolo completo... [2]Ore 15.00: Giorgio Tave[rniti], guru del SEO, è autore di ‘SEO Power’, una delle più illuminanti guide sulle tecniche di posizionamento all’interno dei motori di ricerca. Al BTO 2011 interviene sulle strategie e le tecniche più efficaci per rendere visibile una struttura all’interno di Google, con particolare attenzione alle più importanti novità legate al settore del turismo.

A dirla tutta non ce l’abbiamo nemmeno fatta  ad entrare nella stanza dove Giorgio teneva l’intervento: dentro c’era una gran ressa e fuori la fila come ad un concerto degli U2. Detto ciò siamo riusciti a carpire alcuni dettagli dall’area esterna. Riportiamo i nostri appunti live:

– Attraverso contenuti di ottima qualità potete attirare link e citazioni in automatico: diffondete ebook sulla destinazione ad esempio.

– Puntate alle ricerche sempre specifiche: mettere le date nel titolo. La freschezza è un fattore sempre più importante, avere un blog può aiutare molto.

– Potete cercare di sfruttare il territorio intorno, creare dei contenuti specifici per ogni elemento d’interesse, creare pagine nell’hotel destinate ad ogni elemento di interesse nell’area.

– La maggior parte vengono in macchina e visitano posti nel percorso .immaginare cosa c’è nel percorso e cercare di apparire anche per le chiavi non proprio limitrofe

– Ogni servizio deve avere una pagina dedicata. Ogni caratteristica deve avere una pagina dedicata, in modo da intercettare traffico più a tema, più qualificato.

– Anche sul motore delle immagini hanno maggior peso quelle fresche. Attraverso un blog dell’hotel si riesce ad essere presenti anche sulla galleria immagine.

– Youtube: se il video non ha interazioni non viene indicizzato, quindi fate in modo che abbia interazioni e visualizzazioni.

– Alcuni tip per migliorare il posizionamento dell’hotel?

– Iscriversi a Google +: non è importante il numero che noi abbiamo nel circle ma come interagiamo con i nostri contatti

– La vostra autorevolezza è la media di quella dei vostri contatti su Google