BTO 2015 Live – PhoCusWright ci uccide di numeri

leggi l’articolo completo...Apriamo questa nuova edizione di BTO 2015 con un focus esclusivo condiviso dai re dell’analisi: PhoCusWright. Ripercorriamo insieme un intenso anno di turismo sul web con le analisi di Lorraine Sileo e Philip Wolf.

La matematica non è un’opnione. E i numeri neanche. Possono raccontarci moltissimo di ogni aspetto del mercato travel online. Ce lo dimostra Phocuswright con le sue aggiornatissime statistiche sul turismo online.

Nel 1998 PhoCusWright cominciò la sua attività e lentamente le cose iniziarono a crescere. Mai come in quei primi anni è cambiato così velocemente questo settore. Allora si pensava che fosse pazzia anche solo pensare che in ogni casa ci sarebbe stato un computer. Chi avrebbe mai immaginato che nel giro di qualche anno in ogni casa ce ne sarebbero stati almeno tre: pc, smartphone e tablet?

Il mercato globale del turismo online nel 2015

Oggi di fatto il turismo online ha assunto un’ampiezza che mai nessuno avrebbe potuto immaginare vent’anni fa.

  • Mezzo trilione di dollari transita ogni anno online in USA, con una crescita del 11% annuale
  • Il 37% delle prenotazioni avvengono online
  • 8 miliardi di prenotazioni online globali ogni anno con una crescita YoY del 10%
  • 1,5 miliardi di transazioni avvengono già su mobile
  • Priceline con Booking ed Expedia rappresentano due terzi di tutte le prenotazioni online in USA

La Sharing Economy avanza accanto ai metamotori

Nessuno si sarebbe immaginato neppure la crescita inarrestabile di realtà come Uber o Airbnb.
Quello che molti ancora non sanno è che solo il 6% dei viaggiatori di Airbnb ha dichiarato di non aver visitato altri siti per pianificare il proprio viaggio. Questo significa che i viaggiatori di Airbnb sono gli stessi che prenotano i vostri hotel. Che i viaggiatori stanno cambiando e il mercato con loro.

C’è una nuova ospitalità che avanza. Questo è uno shift che nessuno può negare.

E poi c’è l’emergere dei metamotori di ricerca, che si stanno imponendo con un nuovo modello di prenotazioni a commissione, come Book on Google e TripAdvisor Instant Booking. Anche questo cambierà radicalmente lo scenario delle vendite online.

Cosa succede in Italia

Molto interessanti i dati dedicati al mercato italiano.

Quello che salta subito all’occhio è che l’Italia è il paese dove gli hotel sono più dipendenti dalle OTA in tutta Europa.

La realtà è che questo è un mondo fatto di hotel indipendenti, che non hanno potere contrattuale allo stesso livello delle catene alberghiere. Che hanno poca possibilità di ottenere visibilità se non tramite i portali. La nostra stessa realtà condiziona il processo di disintermediazione.

Secondo le stime di PhoCusWright di fatto l’Italia è il Paese dove la penetrazione delle catene alberghiere è più bassa in Europa.

Che cosa si può fare?

Philip Wolf è abbastanza sicuro: bisogna rimboccarsi le maniche e ricordarsi che “la responsabilità è di tutti, nessuno escluso.”

Quello che manca in Italia è l’autoresponsabilità. “Dovete capire che se i turisti non vengono qui vanno da altre parti. Tutti, nessuno escluso, deve lavorare per rendere più attraente questa destinazione e incrementare la sua visibilità e le sue possibilità di crescita a livello turistico.”