[BTO 2017] Le Major asiatiche alla conquista del mercato europeo

Il turismo cinese è in costante e inarrestabile espansione in Europa: un’opportunità di business che gli hotel non possono lasciarsi sfuggire.

Nel 2016 i viaggiatori cinesi sono stati 133 milioni, si prevede che nel 2020 saranno circa 200 milioni.
Sbagliato pensare che si possano utilizzare le strategie di marketing europee per penetrare questo mercato, così unico.
Al BTO 2017 si discute parecchio della questione: Giancarlo Dell’Ara si confronta con i responsabili per l’Italia di due delle major cinesi più influenti: WECHAT e CTRIP.

Chi è il turista cinese?

 

Luigi Deng, responsabile CTRIP per il mercato Italia, direttore di WECHAT Italia, disegna un identikit dai contorni precisi del turista cinese. Un consumatore molto differente da quello italiano per diversi motivi.
Le caratteristiche principali:
– Il turista cinese viaggia sempre più spesso individualmente (nel 50% dei casi), non in gruppo. Sia per viaggi attraverso la Cina, sia all’estero.
– Il turista è tipicamente un Millennial con una capacità di spesa molto alta rispetto ai suoi coetanei europei.
– Il cinese medio trascorre molte ore della sua giornata in strettissimo contatto con il proprio smartphone, svolgendo quasi la totalità delle attività: informazione, acquisiti, prenotazioni, pagamenti.
– Il consumatore cinese ama acquistare su internet: il 20% del retail avviene su e-commerce in Cina.
Andrea Ghizzoni, direttore di WECHAT Italia, approfondisce questo ritratto, utilizzando un’espressione singolare per il target principale del settore marketing, quindi anche dell’hospitality, in questa nazione: il 7 Tasche. Una definizione che fotografa l’alta capacità di spesa della parte più giovane della popolazione, che ha beneficiato della crescita generale del paese in questi decenni e della ricchezza di genitori e nonni. Infatti la policy governativa del figlio unico in Cina era in vigore fino all’anno scorso, avvallando tale situazione.
Dunque il turista cinese è benestante, nativo digitale, amante delle vendite e trascorre molte ore in simbiosi con il suo smartphone.

Internet in cinese si dice WECHAT

Il consumatore cinese ama internet è chiaro, ma internet in Cina è sinonimo di WECHAT. “Questa non è una chat, non è un social network, ma è internet ideato per i Millennials cinesi.” – Andrea Ghizzoni non ha dubbi.
I criteri sopra elencati vanno quindi riletti attraverso la lente di WECHAT.
Al suo interno i consumatori fanno le loro scelte di viaggio, mentre sono in Cina lo visitano tutti i giorni per varie attività. Per portare queste persone in Italia, è chiaro che dobbiamo raggiungerle su questo canale, che sentono come il mezzo più naturale per ricevere comunicazioni di marketing. Un dato su tutti: Ghizzoni rivela che su WECHAT si attivano un milione di transazioni al minuto.
Dunque influenzare le scelte di viaggio del turista cinese equivale a investire in marketing su WECHAT.

Customer Journey su WECHAT

WECHAT è il primo – e quasi unico – canale utilizzato per le scelte di tutti i giorni in Cina, quindi anche per le scelte di viaggio. Ma “la prenotazione non è il punto di arrivo per l’hotel, deve essere il punto di partenza” – Ghizzoni spiega il funzionamento di questo particolare mercato.
Dopo il contatto con l’hotel, infatti, su WECHAT è possibile mettere in atto advertisement mirato in tutte le fasi del customer journey.
Nella fase decisionale, WECHAT, grazie ai suoi algoritmi, intercetta il viaggiatore che cerca la meta e propone messaggi pubblicitari adatti. Dopo la prenotazione, WECHAT segue il turista ne suo viaggio in Italia: qui può raggiungerlo con ulteriori comunicazioni mirate. In che modo?

Marketing su WECHAT

Un hotel può mettere in atto un marketing su WECHAT su misura per il turista cinese in Italia:
– adv mirati con comunicazioni di scontistica legata all’hotel nella città in cui si trova il turista
– Può far pagare il turista direttamente su WECHAT con il proprio wallet, evitando problemi per le diverse valute
– Gestione del customer care tra hotel e ospite

Lo strumento ha potenzialità di business infinite: all’hotel il compito di sfruttarle al meglio per conquistare il mercato cinese.