Chi può fermare TikTok? 

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Arriva direttamente dal Wall Street Journal una nuova conferma sulla continua ascesa di TikTok.  

Sempre secondo il quotidiano statunitense, se è vero che TikTok è in splendida forma, non si può dire lo stesso di Meta. Quest’ultimo infatti, intento a rincorrere la piattaforma di ByteDance, sta ancora interrogandosi su come evitare l’esodo di utenti dalle proprie app a favore del social cinese. 

Nel mondo dell’ospitalità (e non solo), sul medio periodo la situazione sembra chiara: ben vengano gli investimenti su Facebook e Instagram, ma adottare TikTok fra i canali di promozione del proprio hotel è un’operazione, per chi ancora non l’ha fatto, che non può aspettare oltre. 

 

Il segreto è nell’algoritmo (di TikTok)

 

C’era una volta Instagram, celebrato dalla casa madre (e dagli utenti) come luogo di condivisione istantanea di foto e video. Poi, col tempo, arrivano i primi cambiamenti che impattano l’algoritmo e il numero di formati a disposizione degli utenti; progressivamente, entra in scena una modalità di fruizione che richiama più l’intrattenimento che la condivisione. 

A ispirare le più recenti mosse di Instagram ci ha pensato proprio TikTok. Quest’ultimo, con il suo sofisticato algoritmo a base di intelligenza artificiale, ha messo al centro i contenuti che, con pertinenza e precisione, sono consegnati agli utenti nel feed “For You” in base alle loro abitudini di visualizzazione, selezionandoli anche fra le persone non seguite. 

Detto fatto, Instagram ha cercato di organizzare i post suggeriti agli utenti proprio come fa TikTok, dando meno spazio ai post pubblicati dalla cerchia dei propri followers. Risultato? Un feed popolato sempre più da foto e video provenienti da sconosciuti e un picco crescente di insoddisfazione fra gli utenti.     

E allora, perché su TikTok il gioco funziona e su Instagram no? Probabilmente il malcontento che serpeggia fra gli iscritti all’app può essere ricondotto alle abitudini di consumo degli utenti. Instagram si è snaturata molto da quando ha fatto la comparsa sul mercato e se gli utenti l’hanno scelta per fruire dei contenuti pubblicati perlopiù da amici e conoscenti (o da brand con cui hanno intenzione di instaurare un legame), perché offrire loro dei post provenienti da persone mai viste e conosciute?  

A questo proposito, basta pensare ad uno dei più recenti aggiornamenti di IG. Avete visto riprodursi video a schermo intero, senza che voi faceste niente per volerlo? Sembrava TikTok, ma eravamo in casa Meta. Da lì, una rumorosa reazione degli utenti ha portato il capo dell’app Adam Mosseri ad annunciare ciò che è già avvenuto: un immediato dietrofront, con un ritorno alla fruizione standard dei contenuti. 

Chi frequenta TikTok, ci dice il rapporto del WSJ ripreso da Social Media Today, trascorre oltre 10 volte il numero di ore a consumare contenuti in app rispetto a quanto tempo trascorrono a visualizzare i Reels gli utenti su IG. Il formato di più recente introduzione su Instagram sembra, infatti, perdere d’appeal: negli ultimi mesi, pare che il coinvolgimento medio sia sceso del 13,6%. 

Instagram non può essere come TikTok: lo sapevano gli utenti (che sceglievano e scelgono i due social per motivi differenti) e lo sanno, adesso, anche in casa Meta. 

 

Le reazioni e le prossime mosse di Menlo Park

 

Meta ha preso ufficialmente le distanze da quanto riportato dal Wall Street Journal. I dati fornirebbero una rappresentazione molto parziale dello stato dell’arte rispetto al coinvolgimento delle persone con il formato Reel, senza però rilasciare nessun’altra statistica a conferma della sua tesi. 

Al di là della veridicità o meno della risposta, oltre al Metaverso (sul lungo periodo), nell’immediato Zuckerberg ha una carta da giocare per dare filo da torcere a TikTok e che potrebbe riservare delle opportunità interessanti per la promozione del vostro hotel: stipulare dei contratti che incentivino i creator a preferire l’universo Meta al competitor cinese che, fra le altre features molto sviluppate, non ha ancora un sistema di monetizzazione per gli influencer così allettante. Contenuti di qualità, prodotti da celebrità del web, potrebbero dare nuova linfa e vigore al tempo medio degli utenti speso nelle app di Meta, che potrebbe tornare così a crescere (e con esso, anche gli investimenti pubblicitari dei brand). 

E i creator di professione sono ottimi alleati nella promozione del vostro hotel. Content freschi, prodotti da chi conosce bene dinamiche e linguaggio della piattaforma e che ha un seguito più o meno nutrito ma sicuramente consolidato: al di là della piattaforma, queste sono solo alcune delle motivazioni per le quali vale la pena testare un investimento nell’influencer marketing


TikTok per hotel 


Per evidenziare l’importanza di TikTok abbiamo parlato dei competitor e delle mosse adottate per provare a tenere il passo dell’applicazione cinese.  

Il consiglio, se ancora non lo avete fatto, è quello di aprire quanto prima un account TikTok per la vostra struttura ricettiva. Attenzione, però, a farlo senza una strategia: pubblicare contenuti senza un valido piano editoriale risulterà con ogni probabilità fine a sé stesso. 

Sviluppate una narrazione attorno ai vostri punti di forza: perché i clienti dovrebbero prenotare nel vostro hotel? Cosa vi contraddistingue dagli altri? Mettete in mostra le vostre promesse di un soggiorno indimenticabile, spiegate cosa lo renderà tale e sarete già a metà dell’opera.  

Ricordatevi di utilizzare il linguaggio tipico di TikTok: tracce audio (possibilmente in tendenza), transizioni, effetti speciali, filtri e voice over non sono elementi irrilevanti. Possono infatti segnare la differenza fra un post che avrà successo (una buona visibilità, un buon numero di interazioni, una richiesta di informazioni o di un preventivo) da uno che non ne avrà. 

Pronti ad abbracciare l’app del momento?