I clienti passano sempre più spesso da TripAdvisor

leggi l’articolo completo...Nonostante non ci piaccia ammetterlo, sappiamo quanto TripAdvisor rimanga uno dei punti saldi nel percorso d’acquisto di moltissimi viaggiatori. Quello che non sappiamo è quanti siano, questi viaggiatori, e i numeri sono indubbiamente impressionati.

Uno studio condotto da comScore intitolato “Path to Purchase” ha analizzato 12 dei maggiori mercati al mondo e ne ha analizzato l’attività su più di 325 siti di prenotazione, notando un dato piuttosto interessante: TripAdvisor raggiunge il 60% di tutti i viaggiatori che hanno ricercato e poi prenotato una vacanza online nel secondo e terzo trimestre del 2017.

A proposito dello studio si è espresso Martin Verdon-Roe, vice president of product & marketing di TripAdvisor: «I risultati mostrano come i viaggiatori in media spendano un mese o più nella ricerca per il proprio viaggio e che, durante questo tempo, la capacità di TripAdvisor di influenzare le loro decisioni di acquisto sia per i voli sia per gli hotel è semplicemente straordinario».

Il suo consiglio agli hotelier è molto semplice: «Un mese è una finestra di tempo sufficientemente ampia per permettere agli imprenditori nel travel più preparati di coinvolgere i potenziali clienti su TripAdvisor in quello che è uno dei momenti di più alta influenzabilità».

 

TripAdvisor in prima posizione

 

Nonostante i tanti rumor su uno stato di salute non impeccabile, TripAdvisor rimane senza ombra di dubbio la piattaforma più visitata dagli utenti, sia nella sua versione web sia nell’app. Ogni mese, centinaia di milioni di viaggiatori controllano le recensioni, valutano le strutture e comparano prezzi per assicurarsi la migliore vacanza possibile.

Dopo TripAdvisor, i siti visitati più spesso prima di prenotare sono Booking.com, Trivago, Hotels.com ed Expedia, con queste percentuali:

  • TripAdvisor 70%
  • Booking.com 45%
  • Trivago 28%
  • Hotels.com 23%
  • Expedia 22%

L’influenza di TripAdvisor è pervasiva in tutte le prenotazioni, a prescindere dal piattaforma su cui i clienti prenotano e il prodotto di cui hanno bisogno. Basti vedere le percentuali di utenti hanno visitato TripAdvisor prima di prenotare su altri canali:

  • Sito dell’hotel: 74%
  • OTA: 67%
  • Sito di compagnia aerea: 61%

Proprio per gli hotel, che hanno sicuramente un rapporto conflittuale con TripAdvisor, diventa cruciale farsi trovare preparati visto che più di due prenotazioni su tre passano dal gigante della reputazione online.

 

Gran parte delle ricerche partono generiche

 

La ricerca mostra come molto spesso i viaggiatori non abbiano le idee chiare su una specifica destinazione – ancor meno su un hotel – prima di iniziare le proprie ricerche online. Seppure questa indecisione si sciolga in poco tempo, il 73% degli utenti effettua una prima ricerca con chiavi generiche, cioè senza una destinazione o un brand specifico nominati in prima battuta.

Con una buona presentazione (e un territorio capace di fare vero marketing), si possono spostare molte più prenotazioni di quanto si pensi.

 

Chi passa da TripAdvisor è un cliente più coinvolto

 

Gli utenti attivi su TripAdvisor tendono a essere molto più attivi nel percorso di acquisto rispetto a chi non passa dalla piattaforma.

Non è facile, dal report, capire quale sia la causa e quale l’effetto di questo processo, ma il dato rimane: gli utenti del Gufo non si accontentano dei primi risultati, con 34 visite, 182 pagine visualizzate e 164 minuti totali per utente rispetto alle 10 visite, le 56 pagine e i 46 minuti totali per utente di chi non passa da TripAdvisor durante le proprie ricerche.