Giovedì 5 Luglio sono state pubblicate, sul Blog ufficiale degli Webmaster di Google, alcune nuove direttive su come usare le animazioni in Flash senza rendere il sito inutilizzabile dai motori di ricerca.
In questi mesi si sono alzate tante voci a sostenere che, data la nuova politica dell’Universal Search, i possessori di siti in Flash non dovessero più preoccuparsi per problemi di usabilità. Mark Berghausen, del Search Quality Team di Google, ci tiene invece a sottolineare come questo non sia completamente vero…
Googlebot non legge i contenuti visuali
Il Flash è di per sé un medium visuale, e Googlebot (il Crawler di Google) risaputamene non ha gli occhi: può normalmente leggere files Flash ed estrarre il testo ed i collegamenti che contengono, ma non riesce a coglierne la struttura e il contesto, due elementi fondamentali nell’Universal Search. Inoltre, i contenuti testuali sono talvolta immagazzinati nel Flash in formato grafico, e in questo modo parole chiave importanti possono essere tralasciate del tutto dall’indicizzazione del motore di ricerca.
Alcuni consigli pratici
I tecnici di Google danno nel Blog un paio di suggerimenti:
- Flash solo dove necessario. Molti siti di Rich Media come YouTube (che è di proprietà di Google) utilizzano il Flash per i Rich Media ma si affidano al linguaggio HTML per il contenuto e la navigazione.
Il vostro sito, oltre ad essere così Googlebot-friendly, è anche accessibile ad un pubblico più vasto, per esempio agli utenti con browser vecchi o non standard e con connessioni Internet più lente.
- Introduzione in Flash, contenuti in HTML. Il Flash viene spesso utilizzato come "splash screen" di introduzione al sito: bisogna assicurarsi che in questa “copertina multimediale” vi sia un regolare link HTML ai contenuti non-Flash interni.
Un uso eccessivo del Flash è penalizzante anche per gli utenti, che, come i motori, cercano contenuto e non avanspettacolo. Solo hotel con Brand fortissimi possono permettersi di avere un sito indicizzato male in Google; si devono rendere conto che fanno in ogni caso un cattivo servizio anche ai propri visitatori.
Fonte:
Google Webmaster Central [2]