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Dalla “RATE Parity” alla “ROOM Parity”

leggi l’articolo completo... [2]La rate parity è un fondamento imprescindibile nella distribuzione, per quanto molti albergatori la considerino come uno scomodo laccio che gli impedisce di gestire le tariffe in funzione delle commissione degli intermediari come meglio credono.

Ma d’altronde quale portale accetterebbe di vendere le camere di un hotel che gli offre listini più alti di quelli che poi applica sul proprio sito o su altri portali? E dall’altra parte quale cliente avrebbe la serenità e la sicurezza di non avere spiacevoli sorprese prenotando alla tariffa più bassa?
 
 

Fatta la legge, trovato l’inganno…

Per sfuggire alle verifiche dei portali sulla parity rate molti hanno pensato bene di creare prodotti con nomi diversi in modo da eludere i controlli, ma anche questo stratagemma è stato individuato dai portali: proprio ieri un nostro cliente ci ha contattati per sapere se come a lui anche ad altri hotel era capitato di essere stato escluso dai portali per non aver utilizzato le stesse tipologie di camere in ogni OLTA.

Per approfondire questo argomento ho preso a campione un hotel di Firenze e analizzando la sua offerta sul comparatore HotelsCombined [3] e ci si è parato davanti uno spettacolo a dir poco incredibile:

Come potete ben vedere, la fascia di prezzo varia da € 120,00 a ben € 190,00, cosa che sarebbe “normale” se tali prezzi fossero associati a tipologie di camere e condizioni di vendita diverse (ad esempio doppia standard non rimborsabile, doppia con e senza prima colazione, doppia superior, doppia deluxe, junior suite e suite).

Ma non è così: possiamo vedere infatti che la camera Doppia assume almeno 7 nomi diversi con altrettanti prezzi diversi, ovvero:

  1. Camera standard
  2. Double room
  3. Standard letti gemelli
  4. Camera Doppia
  5. Twin-double
  6. Camera matrimoniale
  7. Doppia standard

Per approfondire questo argomento ho preso a campione un hotel di Firenze e analizzando la sua offerta sul comparatore HotelsCombined [3] e ci si è parato davanti uno spettacolo a dir poco incredibile:

Se pur ancora con qualche incoerenza, la presentazione del “prodotto” è quasi rigorosa e infatti le tipologie di camere e offerte sono analoghe e sempre riconducibili praticamente alla stessa tariffa. Ovviamente sul proprio sito la proposta è speculare. Questo induce sicurezza e trasparenza nell’acquisto.
 
 

Perché è importante rispettare la Room Parity

Come abbiamo visto quindi non si tratta di un errore ma dell’ennesimo tentativo di aggirare la parità tariffaria pretesa dalle OLTA, assegnando nomi diversi alla stessa camera in modo da poter applicare per ogni canale una tariffa diversa in funzione delle commissioni richieste.

Purtroppo questa pratica porterà solo un duplice effetto negativo:

  1. Dubbi nei potenziali Clienti, che di fronte ad uno scenario così confuso e poco chiaro, non solo non prenoteranno, ma ne ricaveranno un’immagine negativa dell’hotel, poiché avranno paura di andare incontro a spiacevoli sorprese al loro arrivo.
  2. Penalizzazioni dai Portali: una volta questi controllavano “a mano” la rate parity ed era possibile anche riuscire a farla franca per un po’, ma oggi si sono dotati di strumenti rates checker automatici che controllano in real time la congruità degli aggiornamenti tariffari. Ovviamente alle OTA non è sfuggito lo stratagemma del nome delle camere e stanno velocemente adattando le loro politiche a questa nuova condizione richiamando all’ordine gli albergatori.

Da oggi insomma oltre alla rate parity è richiesta, anzi pretesa, anche la room parity: chi non rispetterà queste regole, ne ricaverà solo danni alla brand reputation, alla visibilità on-line e quindi al potenziale di vendita.

Ora che i portali hanno svelato anche questo espediente, che cosa si inventerà ancora l’albergatore per aggirare la rate parity? O si adatterà finalmente a gestire la tariffe in modo più ingegnoso, creativo e meno pericoloso?