BTO 2010 Live – Motori di ricerca e viaggi: “Fine della ricerca imparziale?”

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  • #15261
    marghe
    Amministratore del forum

    leggi l’articolo completo...Nella Main Hall abbiamo seguito anche la discussione “Search engine are going travel”, uno degli argomenti più caldi del settore: tra gli ospiti presenti Easycom, Google, Nozio, Evols, Hrs e Venere.

    Ovviamente è stato puntualizzato il fatto che la domanda del turismo online è in continua crescita e che il canale online per il settore viaggi è l’unico in aumento: Internet deve essere visto dagli operatori turistici come uno stimolo per fare un passo in avanti nella propria attività.

    Google resta oggi il punto di riferimento anche per il settore viaggi, mentre i portali di prenotazione rappresentano ormai il 25% della distribuzione globale dei viaggi.

    #19703

    #BTO2010 i relatori non rispondono mai!

    bene allora questo è un momento molto divertente, Mr Google BTO 2010 – Day 2 – AM tempo 03.43.00 la mia osservazione è la seguente: “il pay per click è molto bello per gli hotel, ma se LA PAROLA CHIAVE CHE CONVERTE è IL BRAND NAME DELL’HOTEL, io posso spendere un sacco di soldi a comprare parole chiave della coda lunga, ma al momento di CONVERTIRE un cliente mi scontro con i capitali di booking.com expedia etc.. che entranto in ASTA con me e possono pagare anche 5 euro a click, quindi cosa investo a fare in pay per click” Dopo alcuni secondi di silenzio, che non ha prezzo è stato un momento epico, mi rispnde col solito panegirico, cioè NON MI RISPONDE ALLA SEMPLICE DOMANDA, SE IO INVESTO SUL MIO BRAND NAME IN ASTA CONTRO BOOKING ED EXPEDIA QUALI POSSIBILITà DI PRENDERE UN CLIENTE A CONVERTIRE HO? LA RISPOSTA VE LA DO IO, NESSUNA!

    perchè non rispondete perchè il moderatore non vi fa rispondere, questo è stato un teatrino autoreferenziale e non una tavola rotonda social. CHE SCHIFO.

    #19705

    @Stefano

    è vero che la keyword che converte è particamente sempre il brand name ma devi fare attenzione alla prima keywords di provenienza cioè il visitatore trova l’hotel con una long tail keypord a pagamento o non poi difficilmente prenota subito e quando rientra lo fa direttamente con il nome hotel anche questo a pagamento o non. Con difficoltà possiamo tracciare anche questo.

    Sul fatto che i big players possano anzi vogliano pagare cifre superiori per vincere l’asta non sono d’accordo semmai “temo” che abbiano accordi per i quali comprano a sconto

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