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Gli Hotel Sheraton fanno rete!

leggi l’articolo completo... [2]Anche l’hotel può fare “rete”, lo ha dimostrato con creatività la catena di hotel Sheraton, che ha sviluppato un interessantissimo progetto tutto 2.0, pensato per promuovere in modo virale il proprio brand, attraverso ben due community di viaggio, collegate tra loro e “comunicanti” con i maggiori social network.

Certo non tutti gli hotel hanno le risorse e la possibilità di dare vita a piattaforme interattive come ha fatto Sheraton, ma perché non prenderne spunto per rendere la vostra struttura più “sociale e condivisa”?

 

Niente promozione, solo condivisione

La scorsa settimana mi è giunto via tweet questo messaggio: “A good story is better when shared” (“Una bella storia è migliore quando è condivisa”), e io, da brava amante della condivisione in rete, ho cliccato sul link e mi sono ritrovata immersa nella community di viaggio creata dalla catena Sheraton.

Sheraton non ha semplicemente dato vita ad una comunità, ma ha cercato di creare una vera e propria “Rete Virale”.

La campagna “A story is better if shared” è partita in ottobre con la Community Sheraton [3] aperta sul sito ufficiale. Qui, su un enorme globo terrestre da ruotare a piacimento, si possono scoprire le altrui esperienze di viaggio e pubblicare le proprie. Ogni commento è contenuto in una scheda collegata alla pagina dell’Hotel Sheraton in quella destinazione e a quella dei pacchetti e le offerte legate a quella destinazione. L’aspetto promozionale rimane comunque decisamente in secondo piano, cosa che rende la community molto più “appetibile” agli utenti online.


 
 
A partecipare può essere chiunque, anche se non ha soggiornato in un albergo Sheraton, e le proprie esperienze di viaggio possono essere automaticamente condivise su Facebook.
 
 

Sheraton Moments: dare valore alle esperienze di viaggio degli utenti

La seconda tappa della campagna è stata invece avviata solo qualche giorno fa. Si tratta della piattaforma indipendente chiamata “Sheraton Moments [4]” su cui poter condividere le proprie esperienze di viaggio.

Il sito è stato chiaramente creato per fidelizzare e fare buzz, tanto che in apertura il sito recita: “Share your big moments – Tell your friends all about it!”.

Ovviamente mi sono subito registrata, ho caricato una foto (se si ha un account Flickr, lo si può fare direttamente da lì), ho scritto un messaggi di 140 caratteri (proprio come i tweets di Twitter) e in due minuti mi sono ritrovata parte della comunità, ho condiviso l’esperienza su tutti i miei canali e social network preferiti e poi mi sono messa a curiosare sulle foto altrui, scattate nelle destinazioni più esotiche.


 
 

Come rendere una comunità Virale

Al momento la comunità creata da Sheraton è ancora un po’ limitata, ma sinceramente ho trovato l’idea molto stimolante, perché tesa a dare al brand un volto nuovo, praticamente 2.0:

  1. È aperta a tutti e questo favorisce maggiormente la diffusione della piattaforma: per accedere basta registrarsi con pochissimi click tramite il proprio account Facebook o quello di posta elettronica e non c’è neanche bisogno di confermare la registrazione dalla casella di posta indicata. Si carica una foto, si lascia un commento, e la tua esperienza di viaggio è già online.
  2. È una reale community tutta centrata sugli utenti: l’aspetto della vendita e della promozione è secondario e mai invadente.
  3. È una Rete Virale: una volta che si conclude l’upload, Sheraton chiede se si vuole condividere l’esperienza su Facebook, Twitter, Blogger o E-mail… e come resistere?
    Inoltre il sito è stato collegato con WAYIN [5], uno dei più grandi social network di viaggio al mondo, da cui gli utenti possono direttamente condividere le proprie esperienze sulla piattaforma di Sheraton.
    Questo rende davvero la piattaforma potenzialmente accessibile a migliaia di nuovi utenti.
  4. Sheraton offre ai suoi clienti e a tutti gli utenti un servizio che va al di là dell’ospitalità, un servizio con un valore aggiunto: uno spazio dedicato dove poter condividere una vera e propria “esperienza di viaggio”, rendendola indelebile come sull’album di famiglia. In questo modo il brand otterrà un innegabile vantaggio, dal punto di vista della visibilità e della reputazione online.

 

Consigli per diventare hotel virali

Come ho già detto, sarebbe impossibile per un hotel medio-piccolo riprodurre un vero e proprio ambiente 2.0 come quello della catena Sheraton, se non con grandi investimenti economici, ma potrà di sicuro essere un valido esempio da cui trarre spunto per osare un po’ di più, per dimostrarsi più creativi e più 2.0.

Un esempio?

 

Ci auguriamo sempre che i nostri consigli vengano messi in pratica, ma ci piacerebbe avere un feedback da parte vostra, albergatori o operatori di web marketing, per cui dite la vostra!