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Google Hotel Finder stravolge il processo di disintermediazione?

leggi l’articolo completo... [2]Ci siamo: il momento tanto atteso (e tanto temuto) è arrivato. Anche in Italia come in tutto il mondo, Google ha rilasciato il suo Google Hotel Finder definitivamente e lo ha reso visibile all’interno dei suoi risultati di ricerca.

È lecito quindi chiedersi come cambierà il panorama online ora che si profila l’ombra ingombrante dell’Hotel Finder su ogni ricerca legata alle strutture alberghiere e quanto questo impatterà sulle prenotazioni dirette.

I primi feedback

I primi feedback che abbiamo ricevuto dai nostri clienti non sono incoraggianti: un hotel di San Gimignano ben posizionato sui portali – in particolare Booking.com – ma praticamente assente dai risultati dell’Hotel Finder, asserisce che le prenotazioni da Booking.com, a partire dal momento del rilascio della nuova piattaforma, si sono praticamente fermate e che sono diminuite anche le prenotazioni dirette dal sito.

L’effetto billboard da portale potrebbe aver infatti perso parte della sua forza.

Senza dubbio è ancora prematuro fare previsioni precise, ma è importante analizzare il fenomeno e trarre delle considerazioni sul suo funzionamento.

Quanto meno infatti è andato ad impattare pesantemente sui risultati di ricerca, adombrando sia il PPC che i risultati organici e le mappe.(vedi: Google Hotel Finder: tra poco tra i risultati di ricerca d tutto il mondo [3]).

Risultati ancora imprecisi e poco attendibili

A nostro parere la piattaforma è ancora in fase di ottimizzazione: i risultati per svariate destinazioni italiane sono ancora poco precisi, confusi e senza apparente logica.

Abbiamo analizzato anche i criteri con cui compare il box di prenotazione sui risultati del motore di ricerca e non siamo riusciti a individuarne il criterio di funzionamento:

I diversi risultati non sembrano avere niente a che fare con la disponibilità delle camere, perché se andiamo sul sito ufficiale degli hotel emersi tra le mappe, tranne il Regency sono tutti disponibili per le date indicate sul Finder.

Aspetti negativi dell’Hotel Finder

Così come è adesso, non si può negare che la piattaforma non sembri offrire molti vantaggi alle strutture, soprattutto per due fattori:

  1. In evidenza la percentuale di costo in più o in meno rispetto al prezzo di un anno fa: non sappiamo di preciso come Google calcoli e quali date confronti, ma per ogni hotel viene indicato il discostamento rispetto a una “tariffa abituale” dell’anno precedente. La percentuale, se supera il 20%, è messa in evidenza con uno squillante colore verde, altrimenti resta in grigio e passa in secondo piano. Un dato certamente fuorviante se consideriamo che già questa differenziazione di per sé privilegia certi risultati rispetto ad altri. Inoltre in un anno possono cambiare moltissime cose. Poniamo ad esempio il caso che un hotel abbia investito in una massiccia ristrutturazione e offra nuovi servizi a prezzi più alti. In questo caso l’hotel sarà penalizzato da una ingombrante scritta in rosso “10% in più”.
  2. Si privilegiano i portali: come era facile immaginarsi, i portali sono molto privilegiati nella nuova visualizzazione. Cliccando sull’hotel, si apre una schermata su cui campeggia un bottone in rosso che rimanda a un portale sponsorizzato. Stessa cosa vale per la scheda “Camere”, dove i prezzi sono indicati a seconda della tipologia di camera ma rimandano tutti a un’OTA. C’è comunque da rendere atto che il link al sito ufficiale è presente sia in bella vista sotto le immagini dell’hotel che in fondo al menù a tendina sotto “Altro”.
    (passa il mouse sull’immagine per ingrandirla)

Per ottimizzare la scheda sull’Hotel Finder, ottimizzatela su Google Places

Sulla pagina ufficiale [4], Google riporta alcune buone pratiche per ottimizzare la propria pagina sul Finder. In pratica, si invita gli albergatori ad ottimizzare i contenuti di Google Places /Google Plus Local:

  1. Se il vostro hotel non compare tra i risultati di ricerca: Google è molto vago sulla questione: “Google Ricerca hotel utilizza diverse fonti di dati per stabilire se visualizzare o meno gli hotel nel nostro prodotto.” La procedura indicata per entrarne a far parte rimanda al Support di Google Places.
  2. Se la descrizione dell’hotel è scorretta: è necessario rivendicare la pagina di Google Places e ottimizzare i contenuti.
  3. Se le foto sono vecchie o da aggiornare, è necessario contattare il fornitore ufficiale di Google, VFM Leonardo [5].

Come fare pubblicità su Google Hotel Finder

Per il momento non è possibile per una struttura indipendente fare pubblicità attraverso gli Sponsored Ads, come ci ha confermato direttamente un Adwords Strategist di Google.

La promozione sull’Hotel Finder è infatti una funzionalità, a detta loro, molto complessa i cui tempi di implementazione richiederanno mesi. Per il momento a questa funzionalità possono accedere solo account manager dedicati con un numero minimo di strutture, cosa che per il momento possono garantire solo catene alberghiere, aggregatori o CSR (integration partners).

A una prima analisi, l’Hotel Finder sembra iniziare a sconvolgere i fragili equilibri sui quali i SEO e gli hotel aveva imparato a barcamenarsi per incrementare le prenotazioni dirette. Qual è la vostra impressione? Quali ricadute potrebbe avere sulle vendite online delle strutture?