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Hospitality 2022: 4 tecnologie che stanno già trasformando il mondo dell’accoglienza

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Le rivoluzioni tecnologiche spesso arrivano senza fare troppo rumore. Ci sono, si insinuano nel nostro quotidiano, ma noi non le vediamo o non le sappiamo cogliere, finché un giorno sono troppo grandi per poterle ignorare.

 

Anche nell’hospitality sta accadendo lo stesso: nel 2020 e 2021 – gli anni che saranno ricordati da tutti come quelli della pandemia – il mondo è rimasto a casa. Ma anche senza viaggiatori lhotellerie si è mossa e oggi è pronta a ripartire con una buona dose di tecnologia [3] in più.

Non è quindi un caso che quest’anno ci siamo battuti per portare sul palco del nostro evento HICON – The Hospitality Innovation Conference, gli speaker che possono raccontare in prima persona questi cambiamenti radicali in atto nel turismo. Oggi vi raccontiamo da vicino 4 delle maggiori tecnologie di cui di certo sentiremo parlare nel 2022.

 

1 – NFT: i non fungible tokens

 

Il 19 agosto 2021, l’hotel 5 stelle di Venezia Ca’ di Dio ha messo il primo soggiorno alberghiero all’asta NFT [4] grazie alla collaborazione tra Alpitour e TripsCommunity: l’asta si è conclusa con una vendita del valore di 1 ETH, una criptovaluta che vale circa 2800 €… non male per essere la prima camera venduta!

Ma che cosa sono gli NFT (non fungible tokens”)? “Gli NFT sono rappresentazioni di cose digitali: qualsiasi cosa che sia presente online può essere tokenizzata, ossia rappresentata da un token unico che gli appartiene,” spiega Luca De Giglio, CEO di Tripscommunity e uno dei maggiori esperti mondiali di blockchain.

A differenza delle altre criptovalute che sono interscambiabili, un NFT è un token che non si può replicare né sostituire e rappresenta la proprietà esclusiva di un bene, senza alcun intermediario (come Booking o Google, ad es.).” La loro garanzia di unicità rende gli NFT la nuova frontiera del commercio online e la marea sta per travolgere anche il mondo del turismo.

Perché Ca’ di Dio [5] ha fatto questa scelta? Prima di tutto per essere i primi al mondo a farlo e suscitare curiosità e attenzione a livello internazionale, ma anche per raggiungere un micro target di viaggiatori dallalto potenziale di spesa, in grado di possedere criptovalute di valore e senza alcun intermediario al centro.

Siamo certi che presto gli NFT saranno una tecnologia di punta del mondo travel”, afferma De Giglio.

 

2 – Acquisto online a rate: l’ingresso di Scalapay e di altri player nel mondo del turismo

 

Come sarà comprare un soggiorno a rate? Non ci vorrà molto prima di scoprirlo, perchè già diverse startup pioniere nella rateizzazione a interessi zero nel mondo dell’eCommerce si stanno avvicinando al turismo. Prima fra tutte Scalapay, che dal 2019 è rapidamente diventata un caso internazionale.

Simone Mancini, il ragazzo d’oro CEO dell’azienda che oggi vale circa 700 milioni, spiega che grazie a Scalapay hanno “registrato un aumento medio del carrello e della conversione del 50-60% e addirittura in negozio anche del 200%.”

La cosa interessante è che questa forma di finanziamento non si applica solo ai grandi budget, ma anche alle piccole somme, perchè rende “l’acquisto piacevole” andando a impattare non più in modo negativo sul budget mensile.

Ad oggi hanno aderito a Scalapay anche diverse realtà del travel, come Tramundi e Bianco Viaggi, Traghetti Lines e la country House Poggio Imperiale, Mirabilandia e altri.

 

3 – Data-Driven Strategies: i dati sono diventati la pietra angolare del turismo

 

Una delle più grandi sfide e aspirazioni del settore oggi è quella di riuscire a convogliare i miliardi di dati online sia interni che esterni allhotel e alla destinazione in un unico spazio, analizzarli e interpretarli per utilizzarli a scopi di marketing o di investimento.

Una possibilità sempre più attuale e che gli operatori e le destinazioni stanno già mettendo in pratica.

Joshua Ryan-Saha, direttore di Traveltech for Scotland, un’organizzazione che riunisce e supporta le aziende scozzesi del settore traveltech, spiega in una recente intervista [6] che stanno lavorando per costruire un sistema sinergico di raccolta e analisi dati per dare informazioni strategiche sia alle istituzioni sia agli operatori turistici.

“Un progetto su cui stiamo lavorando in ottica data-driven sono i festival di Edimburgo. Ce ne sono 11, ma il più grande è in agosto e mette molta pressione sulla città. Abbiamo analizzato dove sono collocati i vari spettacoli, gli hotel dove soggiornano le persone e li abbiamo messi in relazione con i percorsi dei mezzi pubblici: in questo modo possiamo ottimizzare i trasporti all’interno della città e offrire una migliore esperienza ai visitatori e agli abitanti locali.”

 

4 – Smart Rooms: a che punto siamo

 

Realtà virtuale, realtà aumentata, controllo vocale, domotica, tecnologie contactless, ma anche sostenibilità e impatto zero. La stanza intelligente [7] che ci immaginavamo solo qualche anno fa adesso esiste, si sta concretizzando e presto sarà la normalità.

Permetterà di tutto, come spiega il consulente alberghiero Nicola Del Vecchio in una intervista [8]: “I servizi non saranno l’unico bene ad essere venduto, negli ambienti interni dovranno essere privilegiati il silenzio e il tempo, per offrire benessere e relax tangibili. Gli spazi saranno funzionali e personalizzati, dal bio check-in sanificato alla camera con la stampa 3D di prodotti a richiesta dell’ospite.”

Senza scordare le opportunità offerte dal 5G [9], super veloce e senza tempi di latenza: l’Hotel 1000 di Seattle [10] per esempio grazie al 5G offre un simulatore di campo da golf per provare 50 campi diffusi in tutto il mondo.

 

Luca De Giglio, Joshua Ryan-Saha, Nicola Del Vecchio e Simone Mancini di Scalapay sono solo alcuni degli speaker internazionali che saliranno sul palco di HICON il 2 dicembre a Bologna per raccontare il futuro dell’ospitalità e del travel.

Trovate il programma completo su www.hicon.it [11]

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Guest post di: Margherita Nieri, responsabile comunicazione di HICON – The Hospitality Innovation Conference