“Il turismo italiano riemergerà più forte di prima”: parola di Mario Draghi

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Stabilire se sia merito dell’holiday working piuttosto che del camper – fra i mezzi più gettonati dagli italiani per spostarsi durante l’estate – non è semplice: fatto sta che le previsioni per la stagione estiva cominciano a far registrare un timido ottimismo, con molti italiani già con le valigie in mano. 


Saranno forse stati questi segnali a ispirare il discorso che il premier italiano Mario Draghi ha tenuto nell’ambito della ministeriale del G20 sul turismo –svoltosi in videoconferenza- come riportato da Il Sole 24 Ore.   

 

Turismo, in arrivo il green pass nazionale ed europeo 


“Oggi i ministri del Turismo si sono incontrati, e questo è uno dei primi appuntamenti della presidenza italiana del G20. È un incontro simbolico. Il mondo vuole viaggiare in Italia, la pandemia ci ha costretto a chiuderci ma l’Italia è pronta a ridare il benvenuto al mondo.” Mario Draghi ha quindi ufficialmente riaperto le porte dell’Italia, non soltanto metaforicamente. A garantire la sicurezza dei viaggiatori italiani e stranieri ci penserà infatti il green pass, nelle sue declinazioni a livello nazionale ed europeo.  

“Noi dobbiamo offrire regole chiare, semplici per garantire che i turisti possano venire da noi in sicurezza” ha sottolineato ancora il Presidente del Consiglio dei Ministri. “A partire dalla seconda metà di giugno sarà pronto il green pass europeo. Nell’attesa il governo italiano ha introdotto un pass verde nazionale, che entrerà in vigore a partire dalla seconda metà di maggio.” Con il primo ci si potrà spostare liberamente all’interno degli stati membri dell’Unione Europea, mentre con il secondo non ci saranno limiti agli spostamenti nel territorio nazionale. Dal 15 maggio inoltre verrà meno l’obbligo della quarantena per tutti coloro che provengono dall’Unione Europea, dagli Stati Uniti e da Israele.  

In un’ottica di ripresa orientata al medio lungo termine, è stato il ministro del turismo italiano Massimo Garavaglia a presentare i 7 punti cardine:
 

  1. Mobilità sicura – sviluppare a livello internazionale un piano di mobilità che permetta ai viaggiatori di muoversi in sicurezza; 
  2. Gestione delle crisi – adottare un piano normativo per prevenire l’impatto negativo di eventuali, future urgenze; 
  3. Resilienza – rendere il settore turistico solido, anche in tempi governati da grande incertezza;  
  4. Inclusività – nessuno deve essere escluso dal circuito dell’ospitalità italiana; 
  5. Trasformazione verde – approcciarsi al turismo mettendo al centro la sostenibilità locale e globale; 
  6. Transizione digitale – mettere tutti gli operatori nella condizione di poter beneficiare delle opportunità offerte dal digitale; 
  7. Investimenti e infrastrutture – sviluppare una rete di collegamenti per potenziare i flussi turistici, interni ed esterni.
     

Se è vero che ciascuno di questi punti rivestirà un ruolo guida nel rilancio italiano e internazionale del settore nel prossimo periodo, non sono state ancora indicate le modalità con le quali verranno concretizzati. 

 

Il peggio è davvero passato? 


Complice la difficoltà nel programmare agevolmente i viaggi oltre il confine italiano, in alcune località italiane sembra essersi riaccesa la speranza di vivere una stagione estiva quasi normale.  

Fra le mete che già registrano un boom di prenotazioni c’è la riviera romagnola. Qui, gli appartamenti estivi sono quasi già al completo e i lidi sono già attrezzati per inaugurare a breve la stagione estiva.  

Dal canto suo, il governo non dimentica di promettere aiuti alle attività più in difficoltà che al momento, vuoi per l’assenza del turismo straniero, vuoi per la posizione geografica, registrano previsioni più negative rispetto alla stagione estiva. Che gli aiuti arriveranno lo ha ribadito ancora Draghi: “Il governo intende offrire un aiuto all’industria turistica che ha avuto tanto danno da questa chiusura così prolungata e naturalmente il turismo è figura prominente del nostro Pnrr”.  

 

Per capire che estate sarà è ancora troppo presto. Sulla scelta delle mete degli italiani pesano alcuni elementi da monitorare nelle prossime settimane, come la capacità di somministrazione del vaccino e un eventuale spostamento dell’orario del coprifuoco, attualmente fissato per le 22 e che già nelle prossime settimane potrebbe essere spostato di un’ora.