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Instagram nasconde I likes – Test in 7 paesi

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Sembra incredibile ma è proprio così.

Instagram ha avviato i test in 7 paesi (Australia, Brasile, Canada, Irlanda, Italia, Giappone, Nuova Zelanda) per l’introduzione di una nuova funzionalità che impedirà la visualizzazione del numero di likes sui post pubblicati da altri utenti o aziende.

Cosa significa esattamente e quali conseguenze avrà se verrà veramente applicata? Analizziamolo insieme.

 

Dalle metriche di vanità agli indicatori di vendite

 

Come sappiamo i likes o il numero di followers sono considerati delle metriche di vanità, ovvero sono una misura della notorietà e in qualche modo delle interazioni legate alla pagina del vostro profilo, ma non hanno influenza diretta su un risultato economico.

Queste tipologie di metriche tendono spesso a soddisfare l’ego di chi le pubblica e non sono indicati per analizzare effetti sulla crescita delle prenotazioni o degli acquisti. Inoltre, alcuni studi sostengono che potrebbero generare problemi comportamentali soprattutto per alcuni ragazzi giovani che sono addirittura ossessionati dai “likes”.

Instagram sostiene che non vedendo più quanti likes sono stati ricevuti dagli altri, ci sarà un’atmosfera meno competitiva e si punterà di più sulla qualità dei contenuti. Non solo. Ci sarà uno spostamento del focus dalle metriche di vanità a quelle legate alle vendite (conversioni). Quindi un ambiente più salutare, indicatori più efficaci e più sostanza. Ma sarà tutto oro quello che luccica o la vera spinta verso questa decisione è mossa semplicemente da una strategia commerciale?

 

Effetti del cambiamento

 

Alcuni esperti di marketing già sostengono che questo cambiamento incentiverà la sponsorizzazione dei post su Instagram, soprattutto quelli legati agli influencer, che ancora per poco potranno dimostrare, su questo social, la loro capacità di influenza attraverso i like.

Utilizzando le campagne a pagamento sarà invece possibile pubblicizzare questi post, mostrando in questo caso magari le statistiche sugli apprezzamenti. Ma non finisce qui. Instagram ha anche annunciato un nuovo approccio pubblicitario che consentirà alle aziende di mostrare nei feed degli utenti le campagne realizzate da influencer partner, anche se non si è direttamente follower di quest’ultimi. Quindi la creazione di campagne a pagamento sulla piattaforma sarà ulteriormente incoraggiata.

E cosa ne pensano le fonti autorevoli di Influencer Marketing? Come riportato anche in un articolo della cnbc [3],  Ryan Detert, CEO dell’azienda di marketing Influential, sostiene che questo cambiamento potrebbe avere ulteriori risvolti positivi, limitando i cosiddetti like fraudolenti che si acquistano e si possono ricevere attraverso programmi (bot) che fingono di essere legati a profili Instagram reali.

David Shadpour, CEO dell’azienda Social Native, evidenzia che il test sul “nascondere i like” rinforza la strategia che induce gli utenti ad usare maggiormente le Storie di Instagram, contenenti foto e video attivi sul profilo solo temporaneamente.  Questo perché Facebook e Instagram credono che il contenuto futuro dei post sarà maggiormente basato su video brevi, piuttosto che su immagini statiche. In questo modo le statistiche per misurare l’interazione con i contenuti saranno basate su dati più consistenti, come ad esempio il numero di visioni, la percentuale di visualizzazione del video e il tempo di permanenza sulla piattaforma.

 

Evoluzione o boomerang

 

Altri effetti collaterali? Un’ altra ipotesi abbastanza ragionevole è che alcuni utenti si possano sentire meno coinvolti e addirittura abbandonare l’uso di Instagram, magari migrando ad un altro social media che li metterebbe maggiormente in evidenza. Un rischio da non sottovalutare.

Insomma un cambiamento di paradigma che parte da un piccolo dettaglio ma che può avere un eco molto ampio. Un’ evoluzione da monitorare.