Ottimizzare l’emoji marketing per hotel 

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Sempre più utenti utilizzano le emoji. Quest’ultime aiutano soprattutto a ridurre la sequenza di caratteri digitati e a fornire contesto al messaggio. 

Pochi giorni fa, l’Unicode Consortium –associazione senza scopo di lucro che si occupa di promuovere norme e dati legati alla rappresentazione del testo nei moderni software, favorendo così la condivisone di informazioni su piattaforme diverse- ha approvato la divulgazione di nuove emoji.  

Quanto il loro utilizzo è penetrato nelle interazioni di brand e utenti? Facciamo il punto, cercando di trarne spunti interessanti per arricchire la comunicazione del vostro hotel

 

Lo stato dell’arte secondo Adobe

 

Adobe ha pubblicato un report che fa il punto sull’utilizzo delle emoji. Per realizzare il suo Emoji Trend Report annuale, ripreso da Social Media Today, ha condotto un sondaggio su oltre 5.000 persone che solitamente utilizzano le emoji. Gli intervistati hanno reso conto del loro utilizzo: come, quando e perché le inseriscono nelle loro comunicazioni? 

Per prima cosa, le emoji più usate negli Stati Uniti: eccole, riportate nella tabella di seguito. 

Sono simboli abbastanza universali e diffusi in tutto il mondo. 

Oltre alla comunicazione fra amici e conoscenti, se utilizzate nel giusto modo, le emoji possono essere un valore aggiunto anche in ottica professionale. La pensa così buona parte del campione intervistato, che fa risaltare come, al progredire delle generazioni, l’utilizzo del linguaggio delle emoji penetri sempre di più nei contesti aziendali. Soprattutto, in un canale in particolare: quello delle mail. 

 

Emoji marketing e giovani generazioni

 

Quindi, che fare? Iniziare a utilizzare subito emoji a profusione per calarsi nel linguaggio dei più giovani? Niente affatto. Infarcire i testi riconducibili al vostro hotel di “faccine” e “cuoricini” non è garanzia di raggiungimento del risultato desiderato. 

Le giovani generazioni sono certamente più propense e aperte delle precedenti a utilizzare questo formato nei propri scambi comunicativi e a leggere contenuti che le contemplino. Il 73% degli intervistati ha dichiarato infatti che le persone che integrano le emoji nei loro messaggi sono più divertenti di chi non le utilizza. 

Quindi sì, utilizzate le emoji nella strategia digitale del vostro hotel per coinvolgere gli utenti senza però sovrabbondare e senza perdere di naturalezza rispetto al tone of voice che vi contraddistingue. Se lo stile di comunicazione del vostro hotel ha un approccio più formale, dosatene con parsimonia l’utilizzo; al contrario, se il vostro stile è colloquiale e informale, allora potete aumentare il numero di simboli inseriti nelle vostre comunicazioni. 

Rispetto ai contesti d’uso nei quali emerge con più frequenza il loro utilizzo troviamo, come prevedibile, svariate piattaforme social: 

Infine, un’ultima raccomandazione: evitate di usare le emoji riportate nel grafico di seguito. Secondo il report di Adobe, sono infatti le più soggette a errata interpretazione: 

Quanto e come utilizzate le emoji a scopi di marketing per il vostro hotel? Scrivetecelo nei commenti.