Il mobile divora la TV, la gente parla con il telefono come farebbe con una colf e la realtà aumentata sta diventando la norma.
eMarketer – dati alla mano – punta i riflettori sui trend più rilevanti del momento, che stanno già cambiando in modo irreversibile il mondo in cui viviamo e ci relazioniamo con i viaggi.
Alcune di queste novità vi sembreranno lontane anni luce dalla nostra realtà, ma non dimenticate che mentre in Italia ancora certe tecnologie faticano ad emergere, in Usa o in Asia sono già di uso comune, e se vogliamo mantenere l’ospitalità al passo con i tempi, dobbiamo tenere la mente aperta su tutto quello che sta arrivando.
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Che cosa sta accadendo su Internet a livello globale? Quali sono i trend che tutti devono conoscere per non perdere la bussola nel proprio business?
Mary Meeker pubblica il suo attesissimo Internet Trends 2018, un report utilizzato da esperti di tutto il mondo come punto di riferimento per i futuri investimenti, anche nell’hospitality. Condividiamo insieme i 10 punti più succosi di questo report.
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L’obiettivo della tecnologia di consumo è di essere così intuitiva da sembrare naturale già al primo approccio, motivo per cui le persone stanno cambiando il modo con cui vi interagiscono.
Questo vale anche nella pianificazione del viaggio attraverso la ricerca, con gli utenti che stanno iniziando a usare più frequentemente chiavi di ricerca conversazionali, ovvero query strutturate sotto forma di domande che si potrebbero porre naturalmente a una persona fisica.
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Promuoversi sui metasearch non è per niente semplice e molti albergatori ne sono ben coscienti. Se per le tue inserzioni fai un’offerta troppo bassa il tuo annuncio non verrà visualizzato, sopravanzato dalle OTA, mentre se è troppo alto verrà mostrato ma il costo di acquisizione rischia di diventare proibitivo.
Pace Dimensions ha per questo analizzato il comportamento dei grandi player sui metasearch per cercare di capire come fanno a dominare le ricerche e quali mosse può fare un hotel indipendente per recuperare il terreno perduto.
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Secondo il “2017 Global Wellness Economy Monitor” del Global Welness Institute, il turismo legato al benessere è un segmento di mercato che vale globalmente 563 miliardi di dollari.
Una delle forze motrici di questo mercato in continua espansione sono sorprendentemente i millennials, che hanno superato in numero i baby boomers e diventeranno probabilmente il target più lucrativo in pochissimo tempo.
Ma quali sono le abitudini dei Millennials alla ricerca del benessere?
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L’industria dell’ospitalità ha un vantaggio, rispetto alle altre, che è la facilità con cui può coinvolgere i propri clienti. Del resto, chi non è elettrizzato all’idea di partire per un viaggio, anche nel caso sia di lavoro?
Di converso, più sono alte le aspettative di un ospite e più è facile commettere errori che potrebbero mettere in crisi il rapporto con il cliente. I problemi, i ritardi o le incomprensioni sono normali, ma è come un hotel li gestisce che fa la differenza.
Una ricerca condotta da Phocuswright rivela che i viaggiatori vogliono prenotare quanti più servizi possibile per completare la loro esperienza di viaggio attraverso l’hotel: itinerari turistici, biglietti per l’ingresso a musei ed eventi, cene e altre attività in loco. Ciò significa che per gli hotel ci sono importanti opportunità di vendita diretta e un vantaggio competitivo nei confronti delle OTA.
Dallo studio emerge inoltre che i viaggiatori dai 18 ai 34 anni utilizzano prevalentemente Google sia per cercare hotel e voli, sia per extra, servizi ed esperienze di viaggio addizionali.
Il mobile e l’intelligenza artificiale stanno cambiando il mondo del turismo e del marketing a una velocità a cui è difficile star dietro.
In un bell’articolo, Sridhar Ramaswamy, Senior VP of Ads & Commerce da Google, ci mostra dall’alto dell’osservatori privilegiato di Big G, che direzione stanno prendendo le cose e ci dà dei preziosi consigli per non perderci questo nuovo, affascinante viaggio che ci catapulta verso il futuro.
Quali sono i trend del turismo 2017 che interessano gli hotel indipendenti? Basandoci sulle ultime novità di settore e sulla nostra esperienza, abbiamo identificando 10 trend di turismo che nessun hotel dovrebbe ignorare quest’anno.
Preparatevi a fare i conti con il mobile e i metamotori di ricerca, ad investire sul vostro staff e sulle nuove tecnologie, ad imbracciare una telecamera e a scendere a patti con Airbnb.
Booking.com è il re incontrastato della vendita hotel in Europa e non solo. Ma Expedia non si lascia intimidire e apre questo 2017 sotto il segno dell’innovazione e dei cambiamenti.
La OTA chiude per sempre il portale romano Venere, affina le sue novità tecnologiche e rilancia in grande stile HomeAway con una campagna pubblicitaria tutta da ridere.
Airbnb è stato senza ombra di dubbio il fenomeno caldo di questo 2016. Adorato dai viaggiatori, osteggiato dagli hotel e da molte istituzioni, osannato dagli esperti di marketing per le sue pubblicità sfacciate. Se escludiamo TripAdvisor e le OTA, poche altre aziende hanno suscitato tanto interesse e discussione nel mondo turistico.
Per dare una risposta alle mille domande che tutti morivamo dalla voglia di chiedergli, abbiamo dato la caccia al colosso degli affitti privati. Airbnb non si è tirato indietro e siamo riusciti a strappargli una succosa intervista che pubblichiamo oggi in esclusiva su Booking Blog. Siete curiosi?
A gennaio il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha deciso di adottare il software Travel Appeal per monitorare e gestire la reputazione di 20 musei nazionali. Volete sapere com’è andata?
A 5 mesi dall’inizio dell’esperimento, qualcosa comincia a muoversi: la reputazione è migliorata, le recensioni sono aumentate, ma soprattutto sono aumentate le risposte alle recensioni. Questo significa che i musei stanno prendendo coscienza della loro presenza online e stanno mettendo in atto un piano di miglioramento dei loro punti deboli.
Il 9 e 10 dicembre scorsi i portavoce del Gruppo Expedia hanno accolto a Las Vegas 3.500 delegati provenienti da 60 paesi intervenuti alla “Partner Conference” per conoscere i risultati dell’anno in corso e le novità del 2016.
Expedia promette grandi rinnovamenti ancora inesplorati dai competitor e condivide alcuni capisaldi della propria filosofia di business. Una filosofia da cui anche gli hotel indipendenti possono avere molto da imparare.
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