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Pinterest: attacca l’hotel in bacheca

leggi l’articolo completo... [2]Pinterest è una bacheca onine – Organizza e Condividi le cose che ami. Commenta. Ricondividi. Aggiungi un like.” Così recita il semplicissimo pay-off di Pinterest, il nuovo social network che da un po’ di tempo impazza sulla rete e sui blog di web marketing di mezzo mondo. Io l’ho provato e – da donna – posso dirvi che è una vera trappola ruba-tempo. Divertente e invitante, è a dir poco “addictive”, sebbene debba confessare che ancora mi sfuggono tutte le sue potenzialità a livello marketing.

Oggi finalmente, dopo un mese di utilizzo compulsivo, ho cominciato a capire come e perché un brand potrebbe utilizzarlo.

Che cos’è

Nato e lanciato nel 2009-2010 come molte altre start up di successo a Palo Alto, nella terra promessa della Silicon Valley, Pinterest ha raggiunto il vero e proprio successo nel 2011, quando è stato dichiarato uno dei migliori 50 siti dell’anno dalla rivista TIME e Hitwise lo ha citato al #5 posto della top 10 dei social network 2011.

Oggi dicono che porti più traffico di YouTube, Google + e LinkedIn messi insieme e Comscore ha calcolato che i visitatori unici di Pinterest dal maggio 2011 sono cresciuti del 2.702,00% arrivando a 11.716.000 in gennaio (con 1,36 milioni di visite al giorno).

In sintesi si tratta di una grande bacheca dove ognuno può condividere immagini, foto, video: quante volte “bighellonando” sul web di pagina in pagina, inciampate in foto, immagini, idee degne di nota che vorreste fare vostre e condividere? Pinterest nasce proprio per questo: ognuno può crearsi un profilo con gruppi a tema in cui riunire tutto quello che meriti di essere pinnato (il nome Pinterest deriva da “pin”, la puntina colorata con cui si attacca un messaggio o un reminder su una bacheca).

Un po’ come su Facebook, si possono aggiungere like e commentare le proprie immagini e quelle altrui, e come su Twitter, si possono “seguire” le altre persone e ri-pinnare i loro contenuti sulla propria bacheca.

Personalmente definirei Pinterest proprio un “social network per immagini”: le immagini sono infatti l’elemento predominante delle sue sconfinate bacheche piene zeppe di oggetti cool.

Perché in fondo di questo si tratta: del social network più cool del momento. Quello dove si può spopolare con il proprio gusto, con l’inventiva, dove si fa a gara a chi scova l’oggetto del desiderio più audace, la foto più sexy, l’idea più creativa. Dove le donne possono trovare spunti per la casa, la cucina, le nozze, persino per i regali, dal momento che una delle sezioni principali è “gift”, per visualizzare le idee regalo divise in fasce di prezzo.

Come avrete intuito a utilizzarlo sono soprattutto le donne (dai 25 in su): e in effetti il gusto per il bello che domina questo particolare social network è prevalentemente femminile. Come afferma anche Gianluca Diegoli sul suo [mini]marketing [3]: “Il problema è che (generalizzando) solo un gusto femminile può essere davvero all’altezza nell’ecosistema pinterestiano prevalente.”

Pinterest per fare marketing

Come per ogni social network che si rispetti, anche per Pinterest già si immaginano le implicazioni a livello marketing.

Le immagini condivise in bacheca nella maggior parte dei casi non sono fini a se stesse, ma possono comprendere link a siti da promuovere o ricercati messaggi promozionali di aziende in cerca di buzz.

In fondo oggetti, abiti, complementi d’arredo… su Pinterest tutto, o quasi, può essere acquistato.

Quello che lo rende senza dubbio appetitoso per i marketers è che:

  1. Il traffico refferal che genera è tra i più alti rilevati in rete: sembra che sia un ottimo strumento per generare traffico diretto al sito (Il blog di news di web marketing Hubspot ad esempio, dichiara di ricevere molte più visite da Pinterest che da Google +)
  2. Link-building: i link delle immagine pintate non contegono il “rel=”nofollow”. Questo significa che ogni immagine condivisa su Pinterest contiene un link di valore verso il sito da cui proviene.

Pinterest e il Turismo

Pinterest è decisamente un social network che, tra le altre cose, si addice anche al settore turismo, perché offre alla gente la possibilità di postare le immagini più interessanti e affascinanti che scovate in giro per la Rete oppure direttamente on-the-go. Già lo fanno volentieri su Facebook, non vedo perché non dovrebbero farlo su Pinterest.

Non a caso una delle sezioni presenti è “Travel & Places [4]” e tra i contenuti più condivisi ci sono ovviamente anche molte foto di hotel.

Guardate questo paesaggio di Capri: ha riscosso 99 like, 8 commenti ed è stato re-pintato 984 volte… se questa non è viralità…

Stessa cosa vale per gli hotel: ad esempio l’Hotel Palazzo Murat [5] di Positano è stato pinnato  da una cliente – probabilmente a sua insaputa – e ha riscosso like e condivisioni. Non sono numeri enormi ma sono certa che si possa fare di meglio.

Come abbiamo avuto modo di vedere, alcuni alberghi stanno già facendo esperimenti sulla nuova piattaforma (come l’Hotel Belleuve Syrene [6]) ma per ora si limitano a creare gruppi di immagini con le foto del proprio hotel.

Noi vi diamo qualche suggerimento in più da provare:

Sinceramente mi sembra un po’ presto per dire se e come la struttura ricettiva debba utilizzare questo Social Network, soprattutto perché si tratta senza dubbio di una piattaforma non adatta a tutti.

D’altronde per partecipare non basta buttare sulla bacheca qualche bella foto e aspettare che venga ricondivisa: come per tutti i social network, anche qui ci vuole costanza e impegno per creare engagement e aumentare i follower, perché Pinterest è proprio il tipo di spazio dove trionfano solo e soltanto contenuti “che spaccano lo schermo”.

Per ora posso dirvi che continuerò a seguire la piattaforma e a sperimentare il possibile utilizzo per gli hotel. Ovviamente resto in attesa del link alla pagina che avete già aperto, o che progettate di aprire, per la vostra struttura.

Per approfondire date un’occhiata alla Infographic di Mashable [7]