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Rate Parity e non solo: come avere il pieno controllo del vostro hotel sul 100% dei canali

leggi l’articolo completo... [2]Lavorando alla realizzazione del nuovo sito web per un hotel cliente ci siamo accorti che le foto che ci aveva fornito erano completamente diverse da quelle presenti su uno dei maggiori portali online. Mentre le nostre erano tutte poco attraenti e di scarsa qualità, quelle sul portale erano belle, luminose, invitanti.

Abbiamo chiamato il cliente e lui non ricordava nemmeno di quelle foto. Il fatto è che molti albergatori ignorano l’enorme quantità di portali, portalini e metamotori presenti sul web su cui è estremamente facile perdere il controllo del proprio prodotto. Non sto parlando solo del prezzo, ma anche dell’immagine stessa del brand!

È Sam Weston, dell’agenzia Hotel Speack, a parlare delle “4 Essential Hotel Parities [3]”: perché per avere il pieno controllo del prodotto, non c’è solo la Parità Tariffaria da tenere d’occhio.

Sorvoliamo sulla necessità di rispettare la rate parity, di cui abbiamo già parlato molte volte. Abbiamo indagato anche quelli che potrebbero essere gli scenari che si aprirebbero sul mercato se la rate parity fosse abolita [4].

Spesso alla “disparity” di prezzo si uniscono altre discrepanze che contribuiscono solo a fare confusione nella mente dell’utente, che viene spinto così nelle braccia delle OTA, che sanno “accoglierlo” meglio. Cosa possiamo fare per evitarlo?

 

Content Parity: foto e descrizioni coerenti

I casi di “content disparity” sono molto più comuni di quello che potreste pensare: sfido ognuno di voi ad attestare la perfetta corrispondenza di foto e descrizioni delle camere sul vostro booking engine e su un portale qualunque.

A partire dal nome delle camere (vedi Dalla RATE disparity alla ROOM disparity [5]): quante volte le doppie standard diventano doppie classic su un portale, doppie economy su un altro, matrimoniale su un altro ancora e chi più ne ha più ne metta?

C’è da dire che spesso non dipende dall’albergatore: a volte è il portale a variare i nomi per differenziarsi o per mettere in evidenza servizi gratuiti che attirino l’attenzione dell’utente, come nel caso di seguito:

L’importante è avere l’accortezza di tenere sempre d’occhio la denominazione presente sugli altri portali, per poter intervenire se fosse scorretta o per trovare degli spunti per valorizzare la propria offerta.

Ancora più grave è il fatto che la camera e i suoi servizi siano spesso descritti in modo più accurato sul portale piuttosto che sul sito dell’hotel. MI capita spesso di vedere che, mentre il booking engine sul sito ufficiale presenta una sola foto e una scarna descrizione, sugli altri portali troviamo descrizione accurata della superficie, dei servizi e un più ampio ventaglio di foto. Al contrario, cercate di valorizzare quanto più possibile la camera sul vostro sito e non solo sui portali, come nel caso di seguito:

Booking Engine sul sito ufficiale dell’hotel:

Portale:

 

Room Parity: rendete disponibili tutte le tipologie di camera

Trattenetevi dalla tentazione di mostrare le camere più economiche ma meno attraenti (ad esempio più buie o più vecchie) solo su alcuni canali, in modo che sul sito ufficiale siano disponibili solo le migliori tipologie.

Questo non solo alimenterà quella room disparity di cui abbiamo parlato sopra, ma potrebbe danneggiare anche le vostre strategie di disintermediazione, perché in questo modo le OTA avrebbero sempre nel loro inventario camere più economiche di quelle mostrate sul sito ufficiale.

Senza dimenticare i danni alla brand reputation: non dimenticate che i portali come Booking sono uno dei punti più forti di riferimento per i viaggiatori e che dare proprio a loro le vostre camere peggiori potrebbe incentivare recensioni negative.

 

Market Parity: non perdete mai di vista i competitor

Qualche tempo fa, impostando una campagna di PPC per uno dei nostri clienti in occasione di un evento sportivo, ci siamo accorti che – analizzando le tariffe per le date selezionate da un portale – l’hotel stava vendendo a una tariffa nettamente superiore a quella non solo dei suoi competitor, ma persino degli hotel di categoria superiore e con una brand reputation migliore. In pratica il nostro cliente stava dando credito soltanto al suo storico, mentre aveva dimenticato di guardarsi intorno e di raccogliere i segnali di un mercato ancora stagnante. Cosa che avrebbe senz’altro danneggiando le vendite e le attività di marketing.

Ovvio che non si possa vendere agli stessi prezzi degli altri hotel, né svendersi solo perché gli altri lo fanno, ma – oltre a basarsi sullo storico, sui previsionali e sui trend di mercato – è bene fare i conti anche con il mondo reale. Mettevi nei panni dei vostri clienti: confrontatevi con gli altri hotel della vostra categoria e con reputazione analoga come farebbero loro e chiedetevi se vi sentite in linea con il vostro mercato.

In conclusione c’è solo un modo per assicurarsi di avere il pieno controllo del vostro prodotto e dei vostri canali: in primis ottimizzate nomi, foto e descrizioni sul booking engine del vostro sito ufficiale e poi controllate, e se ce n’è bisogno correggete, le discrepanze che riuscite a rilevare sugli altri canali. Solo così potrete essere certi che state vendendo al massimo e al meglio!