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Social e Convers(az)ioni: come ottenere il massimo per l’hotel

leggi l’articolo completo... [2]Social o non social, non è questo il problema.

Che i social network siano ormai uno strumento imprescindibile in qualsivoglia attività di marketing siamo certi che sia chiaro a tutti voi albergatori; quanto, invece, all’obiettivo da perseguire attraverso l’utilizzo di questo strumento ci pare che sia bene chiarire ancora qualche concetto.

L’iniziale diffidenza nei confronti dei social sembra essersi trasformata, in molti albergatori, in una fede spiazzante nella capacità di questo nuovo mezzo di risollevare, da solo, le sorti e le revenue di un hotel.

Ecco allora che si riversano nel social media marketing delle aspettative inappropriate e perciò smisurate.

 

I social non servono a cambiare il sentiment

I social rappresentano la possibilità di comunicare ad un’audience sterminata tutto quel che di buono nel vostro albergo può avvenire e proprio lì sta il punto: il campo di battaglia non è il web, ma è e rimane comunque il vostro hotel.

Voi siete off line. I vostri clienti sono off line. Le vostre strette di mano sono off line. Il profumo dei cornetti freschi è off line. Nessuno strumento online, nemmeno il canale social più frequentato potrà cambiare segno al sentiment che la vostra attività riesce a suscitare nella realtà. E non è una questione di budget. Non c’è campagna advertising che da sola possa invertire un trend.

 

I social non servono a vendere

Ma come, direte voi albergatori, se una strategia social è indispensabile e la caratteristica di ogni strategia è di avere un obiettivo, il nostro obiettivo è senz’altro vendere: perché non dovrei farlo anche sui social?

Per più di una ragione:

  1. Il centro della vendita online deve rimanere il vostro sito, non i social. Educare l’utente a prenotare sul canale ufficiale vi favorirà nella politica di disintermediazione
  2. In un piano di marketing articolato esistono dei canali per la vendita diretta e dei canali di supporto alla vendita: i social rientrano in questa seconda categoria
  3. La strategia e l’obiettivo di una corretta politica di social media marketing sono sì la vendita, ma solo se all’interno di un piano di lungo periodo. Le campagne di advertising e le possibilità dispiegate dall’introduzione di nuovi tasti come ‘Prenota ora’ su Facebook non devono farvi perdere di vista la qualità relazionale dei social. E le relazioni, nel web come nella vita, vanno costruite nel tempo.

 

Ma allora a cosa servono i social?

Pensate ad un utente che venga a conoscenza del vostro hotel leggendo il post entusiasta di un amico, mentre scorre il proprio feed su Facebook.

Un post come questo, lasciato per l’Hotel Belair di Sorrento [3]:

Quell’utente non sta valutando destinazioni per le prossime vacanze eppure siete stati in grado di raggiungerlo dritto al centro della sua fiducia.

Per questo, magari deciderà di mettere il like sulla vostra pagina Facebook per essere aggiornato sulle vostre iniziative o sulle vostre offerte e, se nel tempo avrete saputo mantenere la sua attenzione, c’è da scommettere che deciderà per la vostra struttura quando si troverà a programmare un soggiorno.

Ecco, a questo serve il tanto agognato like: a mantenere vivo un interesse fino a che non si trasformi in scelta.

Perciò l’obiettivo deve essere una community di persone interessate, attive, che frequentino la pagina e ne diventino ambasciatori sulle proprie bacheche, creando una diffusione efficace come nell’esempio proposto.

Ma ricordate: a viaggiare saranno le emozioni che più avranno trovato impressione negli ospiti, sia in positivo che in negativo.

Quel che possono fare i social per voi è offrirvi la piattaforma di passaparola più grande del pianeta, e voi che cosa potete fare per i vostri social?

 
Lo staff di QNT – Booking Blog