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Booking Blog™ – Il blog del Web Marketing Turistico

QNT Hospitality - Soluzioni web per il turismo
 
Friday 29 March 2024

5 metodi semplici per ottimizzare l’impatto del Billboard Effect del tuo hotel

Chi ha usato l’app di Tinder avrà notato come siano pochi i secondi disponibili per attrarre l’attenzione di qualcuno. Quella che conta è la prima impressione, perciò gli utenti si sforzano nel mostrare fin da subito le loro foto migliori. Del resto, con uno swipe a destra piaci e con uno swipe a sinistra non piaci. Semplice (e un po’ brutale).

Il Billboard effect non è poi così diverso, perché la visibilità acquisita nei vari canali deve essere spesa bene, mostrando il miglior volto dell’hotel per attrarre il maggior numero di visitatori.
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Direttamente dalla Cornell University: domani Chris Anderson sbarca a Rimini

leggi l’articolo completo...Siete liberi sabato? Allora non potete perdervi l’intervento di Chris Anderson, docente della Cornell University, e quello di Nicola Seghi, Business Evangelist di Simple Booking, che saranno insieme sul palco del Be-Wizard! 

L’appuntamento è per sabato 16 aprile alle ore 10.00 nella sala plenaria del Palacongressi di Rimini.

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Hotel e intermediari: il billboard effect non è scomparso, è solo mutato!

leggi l’articolo completo...Avete mai provato a togliere il vostro hotel da Booking o Expedia? Che cosa è successo sul sito internet ufficiale del vostro hotel? Avete notato qualche cambiamento nelle visite e nelle prenotazioni?

Qualcuno dice che, facendolo, non accadrà niente, semplicemente perché il Billboard Effect non esiste. E se una volta esisteva, ora non esiste più.

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Hotel e disintermediazione: perché abbiamo ancora bisogno delle OTA

Senza categoria

leggi l’articolo completo...Ricordate il caso dell’hotel che aveva deciso di disintermediare al 100%, abbandonando Booking.com e tutti gli altri portali distributivi? Beh, a due anni da quella fortunata intervista che fece il giro del web, l’Hotel de Vie di Farnham è tornato sui suoi passi.

Oggi è di nuovo acquistabile sui maggiori portali. Probabilmente, essendo anche voi albergatori, conoscete bene il perché: per quanto ci sforziamo di generare più prenotazioni dirette, abbiamo ancora bisogno delle OTA, soprattutto con l’avvento dei nuovi metamotori di ricerca.

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Il Billboard Effect per l’hotel è morto?

leggi l’articolo completo...Esiste ancora il Billboard effect di Expedia per gli hotel?”. Questo il titolo di un recente articolo scritto da Sean O’Neill su Tnooz, in cui si indaga se la teoria dimostrata nel 2009 dalla Cornell University – ovvero la connessione tra la presenza di un hotel su un portale e le prenotazioni dirette – abbia ancora fondamento.

Di recente qualcuno l’ha messa in dubbio. Noi invece siamo certi che esista ancora – sia quello generato dalle OTA che quello generato dai siti di recensione e dei metasearch – e che anzi, con il forte aumento del peso di alcuni player internazionali, sia più decisivo che mai per favorire le prenotazioni dirette.

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Il Billboard Effect più potente non viene dalle OTA, ma dal Marketing Multicanale

leggi l’articolo completo...Gli studi condotti negli ultimi due anni dalla Cornell University sul Billboard Effect, a dimostrazione che una sana presenza sui portali favorirebbe la disintermediazione stessa, sono ormai diventati un punto di riferimento per tutto il settore dell’ospitalità a livello internazionale.

Oggi Max Starkov, per spronare e provocare gli albergatori che non riescono o non vogliono affrancarsi dalle OTA, critica apertamente in un articolo pubblicato on-line la ricerca della Cornell e indica il Billboard Effect come “l’approccio dell’albergatore pigro alla distribuzione alberghiera”.

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Le OTA fanno bene all’Hotel: un nuovo studio conferma il valore del Billboard Effect

leggi l’articolo completo...Era il 2009 quando la Cornell University per la prima volta parlò del “Billboard Effect”, ovvero l’effetto positivo della presenza sui portali turistici online sulle prenotazioni dirette dell’hotel: lo studio effettuato prendendo a campione 4 hotel della catena JHM, dimostrava che la presenza su Expedia migliorava il volume delle prenotazioni dirette sui siti ufficiali delle strutture dal 7,5% al 26%.

Oggi la Cornell approfondisce gli effetti del Billboard Effect con un nuova e più approfondita analisi dal titolo “Search, OTAs, and Online Booking: an Expanded Analysis of the Billboard Effect”, realizzata dal professor Chris Anderson in collaborazione con comScore e gli hotel del gruppo IHG (tra cui Crowne Plaza e Holiday Inn).

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OTA: per l’hotel un vero e proprio strumento di marketing

leggi l’articolo completo...Già alla BTO di Firenze del 17-18 novembre 2009, durante una delle prime sessioni di discussione, era stata sollevata la questione se i portali fossero destinati o meno a diventare per gli utenti, più che strumenti di prenotazione, veri e propri “motori di ricerca” specializzati nel settore travel.(Live from BTO ’09…).

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“Billboard Effect”: perché è importante per l’hotel la presenza sulle OTA

leggi l’articolo completo...Se un hotel si trova sui Portali Turistici, le sue prenotazioni dirette aumentano.

Questo è il risultato della ricerca effettuata dalla Cornell University, che ha da poco analizzato il fenomeno del cosiddetto “billboard effect” (Effetto Manifesto) grazie allo studio del Professor Chris Anderson, in collaborazione con Expedia e JHM Hotels (che riunisce Starwood, Marriot, Hilton e Hyatt).

Le OTA, in particolare Expedia, hanno già sostenuto in passato che la presenza sui siti degli intermediari favorisse un maggior traffico e un maggior numero di prenotazioni sul sito ufficiale dell’hotel.

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