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Booking Blog™ – Il blog del Web Marketing Turistico

QNT Hospitality - Soluzioni web per il turismo
 
Thursday 25 April 2024

In USA la Rate Parity resta legale: OTA e catene alberghiere vincono la causa

leggi l’articolo completo...Dopo mesi di fiato sospeso in attesa di un responso sulle tante cause intentate contro rate parity e affini a livello internazionale, un verdetto è stato emesso.

È il tribunale di Dallas a pronunciarsi, dichiarando che non c’è evidenza che OTA e catene alberghiere utilizzino la Rate Parity come cartello per fissare i prezzi e limitare la competizione. Dunque per il momento la Parity non è illegale.

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Hotel Rate Parity: in esclusiva l’opinione di Dorian Harris

leggi l’articolo completo...Torniamo di nuovo sul controverso argomento Rate Parity, oggi più che mai al centro dei dibattiti legati all’hotellerie. Questa volta lo facciamo con un’intervista esclusiva a Dorian Harris.

Harris, fondatore del portale inglese Skoosh.com, è stato il primo in Europa a sollevare la questione sulla Parità Tariffaria imposta dalle OTA e a spingere l’Office of Fair Trading inglese ad aprire un’inchiesta sulla questione.

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Contratti OTA troppo duri: anche la Francia si ribella

leggi l’articolo completo...La Francia firma l’ultimo capitolo dedicato alla querelle internazionale che vede contrapporsi albergatori e agenzie di viaggio online. Solo un paio di settimane fa, la Union des Métiers et des industries de l’Hotellerie francese (UMIH) ha attaccato Booking.com, Expedia e HRS di ricattare gli hotel con clausole contrattuali sempre più vincolanti che rasentano il “price fixing”.

Adesso sono le autorità francesi per la libera concorrenza a indagare la legalità dei contratti imposti dai portali, definiti dall’UMIH “da estorsione”.

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Rate Parity: che cosa accadrebbe se non ci fosse più?

leggi l’articolo completo...Controversie in tribunale, accuse pesanti, cartelli di consumatori che si sentono ingannati e di albergatori stanchi di non vendere al prezzo desiderato. La rate parity è una questione rimasta sotto ai riflettori per tutto il 2012 e anche quest’anno non cessano le discussioni su quella che è diventata la clausola più controversa dell’hotellerie.

Lo scorso dicembre un gruppo di catene alberghiere scandinave ha obbligato Expedia a rivedere i termini dei contratti relativamente alla parità tariffaria e in molti si sono chiesti se questo non fosse l’inizio della fine. Esperti e operatori si trovano ancora divisi sulla questione, ma che cosa accadrebbe veramente se la rate parity non ci fosse più?

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No alla Rate Parity: la rivolta che viene dal Nord

leggi l’articolo completo...In questo 2012 la Parità tariffaria è stata uno degli argomenti più accesi sulla rete: abbiamo condotto un sondaggio, c’è chi la difende strenuamente, chi preferirebbe abolirla, ma la questione è ancora più che aperta e sembra che il 2013 preannunci cambi di rotta importanti.

Eravamo rimasti all’OFT inglese che aveva accusato Expedia, Booking.com e IHG di aver fatto cartello per imporre un unico prezzo (leggasi parità tariffaria), mentre negli Stati Uniti lo studio legale Hagens Berman lanciava una class-action di consumatori contro portali e catene alberghiere accusate di offrire un miglior prezzo garantito inesistente. Oggi in Scandinavia 4 catene alberghiere hanno deciso di stracciare il contratto con Expedia per vendere al prezzo desiderato.

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“Ma quale miglior tariffa garantita?” – Gli utenti fanno causa alla Rate Parity

leggi l’articolo completo...Tutti siamo a conoscenza delle regole vigenti da anni nel settore alberghiero sulla Parità Tariffaria. Tutti la consideriamo una pratica comune, ordinaria, praticamente scontata. Ma nelle ultime settimane si sono moltiplicate le azioni legali contro questa clausola.

Prima è stato l’Antitrust inglese ad accusare OTA e Hotel di “Price Fixing”, ovvero di imposizione illegale delle tariffe. Oggi sono gli utenti americani a citare in tribunale gli operatori del settore: la “miglior tariffa disponibile” sarebbe solo uno specchietto per le allodole, perché la parità tariffaria obbliga tutti i rivenditori a mantenere dovunque lo stesso prezzo, rendendo di fatto un’utopia trovare un vero “deal”.

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Rate Parity illegale? La Gran Bretagna accusa Expedia, Booking.com e IHG di aver fatto “cartello”

leggi l’articolo completo...L’Office of Fair Trading (OFT) inglese, in data 31 luglio, ha ufficialmente emesso uno “Statement of Objections”, una comunicazione ufficiale riguardo a una presunta infrazione del Competition Act del 1998 (ovvero la legge di Libera Concorrenza) contro Expedia Inc., Booking.com e la catena alberghiera IHG.

Tale dichiarazione “sostiene che Booking.com ed Expedia abbiano entrambe concluso accordi separati con IHG che limitano la capacità delle agenzie di viaggi online di scontare la tariffa della sistemazione in albergo.”

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Expedia contravviene alla Parity: offre sconti di 20 € senza interpellare gli hotel

leggi l’articolo completo...Forse in questo momento Expedia sta vendendo le vostre camere a 20,00 € in meno rispetto alla vostra miglior tariffa garantita. No, non si tratta di uno scherzo, ma di quello che sta accadendo in questo preciso istante su Expedia.it.

Provate ad accedere al portale e a fare una ricerca qualsiasi e vedrete che, sotto al nome dell’hotel – oltre ben in vista in vari spazi del sito – compare la scritta “20 EURO DI SCONTO con il codice: MEGAESTATE20H!”. Il tutto alla completa insaputa degli albergatori.

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Disparity: risparmio per i consumatori o cattiva gestione tariffaria degli albergatori?

leggi l’articolo completo...In occasione della recente Borsa Internazionale del Turismo tenutasi a Milano, Trivago ha presentato il suo ultimo report sull’analisi del Disparity Rate, definendolo come “il tasso di risparmio online” per gli utenti derivante dalla comparazione delle tariffe alberghiere.

Una comparazione dei prezzi alberghieri sui vari canali si è sempre potuta fare grazie a siti di comparazione o meta search (come ad esempio Kayak o Trivago stesso), ma Trivago è il primo sito che ha cercato di calcolare l’oscillazione del prezzo che può avere una stessa camera su più canali diversi. Ovvio che quello che diventa una fonte di risparmio per gli utenti, per gli albergatori si traduce nella tanto dolorosa questione del rispetto della Rate Parity.

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Rate Parity: 1 motivo per rispettarla – 10 modi per infrangerla

leggi l’articolo completo...Circa un mese fa abbiamo lanciato un sondaggio dal titolo “Qual è la tua politica tariffaria? Rispetti la Parità Tariffaria?”. Avete risposto in 165, formando due fronti compatti e simmetricamente contrapposti.

Se è vero che la ragione sta sempre nel mezzo, possiamo dirvi che secondo noi rispettare la Rate Parity vale sempre la pena. Detto ciò dei piccoli “escamotage” per scavalcare la rate parity e attirare prenotazioni dirette, esistono. E noi siamo pronti a elencarveli.

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Rispettate la Rate Parity? [SONDAGGIO]

leggi l’articolo completo...Ogni volta che parliamo di Rate Parity la discussione si infiamma, perché questo è sempre stato (e lo è tutt’ora) uno dei tasti dolenti degli albergatori, non solo in Italia.

Qualche settimana fa abbiamo visto che secondo le stime di una ricerca di ampio raggio condotta da RateGain in Europa, sembra che più crescono le stelle dell’hotel più cresca la “disparity” tra sito dell’hotel e OTA. Ma la cosa che più ci ha meravigliati è che l’incoerenza di prezzo nella maggior parte dei casi risulti a favore dei portali!

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Rate Parity: questa sconosciuta…

leggi l’articolo completo...Mantenere la Rate Parity crea fiducia e affidabilità nell’immaginario dei clienti dell’hotel. La Parity aiuta la disintermediazione. La Parity non è un cappio al collo ma la sola possibilità di creare una solida strategia di vendita online.

Abbiamo versato fiumi di inchiostro per spiegare l’importanza della parità tariffaria, e quelle sopra citate sono tutte affermazioni che reputo vere ed avallate da altrettanti albergatori. Eppure se date un’occhiata a quello che accade a livello internazionale –  e anche nel nostro Paese –  riguardo alle tariffe dell’hotel, restereste molto sorpresi e forse anche delusi.

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Best Price Guarantee: un incentivo alla disintermediazione da non sottovalutare

leggi l’articolo completo...La moltiplicazione dei canali distributivi on line per l’offerta alberghiera ha cambiato il comportamento degli utenti in cerca di sistemazione. Tutti noi facciamo ormai ‘zapping commerciale’ in rete, per verificare che la ‘best rate’ offerta sia effettivamente tale.

Se la ‘best rate’ di un portale dovesse battere la ‘best rate’ offerta sul sito non solo rischierete di perdere la prenotazione diretta, ma persino il cliente.

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Le 4 R dell’Hotel Marketing

leggi l’articolo completo...Qualche giorno fa un amico albergatore mi ha chiesto quali fossero a mio parere i fattori di successo dell’hotel in ambito web e non solo, quelli imprescindibili, che assolutamente oggi ogni hotel dovrebbe tenere presente e coltivare per essere sempre concorrenziale e puntare a una netta disintermediazione. “Bella domanda”, mi sono detto, ma la risposta non è semplice né scontata.

Dopo un’attenta riflessione, sono arrivato alla conclusione che fondamentalmente sono 4 le parole d’ordine che l’hotel non può ignorare, perché da queste dipende tutto l’andamento della struttura, l’apprezzamento dei clienti, la disintermediazione e i risultati economici alla fine dell’anno.

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