TripAdvisor Rentals fa come Airbnb: i proprietari di case vacanza possono recensire gli ospiti

Recensioni proprietari tripadvisor rentalsAirbnb fa scuola: TripAdvisor Rentals, che riunisce le piattaforme per l’affitto di case vacanza private di TripAdvisor, permetterà ai proprietari di recensire gli ospiti proprio come accade sul colosso di Brian Chesky.

Qualcuno ha parlato di “rivoluzione”, altri di “apertura” verso un modo più equo di gestire la reputazione da parte del Gufo. Ma frenate l’entusiasmo: siamo molto lontani da una realtà in cui un albergatore potrà dare un’opinione libera su un ospite dell’hotel!

Novità per case vacanza. Gli hotel restano esclusi

Come ci informa Webitmag, i proprietari di case vacanza iscritti a una delle piattaforme di TripAdvisor ( cioè FlipKey, Holidaylettings, Niumba e Housetrip) potranno non solo ricevere una recensione da parte di un utente, ma anche pubblicare a loro volta una recensione della persona che hanno ospitato.

Della novità non si è parlato molto, ma sul sito di TripAdvisor sono già state pubblicate le guidelines per gestire le recensioni e gli operatori hanno già iniziato a ricevere comunicazioni come questa, pubblicata su Facebook dal nostro collega Mirko Lalli:

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Questo cambiamento potrebbe far pensare che TripAdvisor si stia finalmente muovendo per rendere più equilibrato il sistema di recensioni online sulle sue piattaforme, ma in realtà la mossa sembra soprattutto rivolta a cercare di mettersi in linea con gli standard di Airbnb, che hanno riscosso tanto successo nell’anno passato.

Anche se la mail promette: “Nel futuro, le tue recensioni potrebbero aiutare proprietari come te a trovare i migliori ospiti per le loro case”, per come il sistema è fatto, è difficile capire che vantaggio ne trarranno i proprietari di case vacanza oggi. E comunque sia, gli hotel per il momento restano esclusi da questo sistema.

 

Le recensioni senza abbattere l’anonimato non servono a molto

Perché una recensione sia credibile, questa deve appartenere a una persona vera che ha soggiornato veramente nella struttura e questo Airbnb lo ha capito fin da subito.

Airbnb infatti si è sempre dichiarato contrario alle recensioni anonime: “Quando rimuovi l’anonimato esce fuori il meglio della gente. Questo crea maggior senso di responsabilità e dà agli utenti più sicurezza quando prenotano”. Il processo di verifica dell’identità è fondamentale anche per garantire che non vengano pubblicate recensioni false.

Ecco perchè tutti gli host e gli utenti di Airbnb devono essere registrati tramite un “Verified ID”, ossia un sistema che dimostra l’esistenza e l’attendibilità di ogni persona che utilizza il portale. Prima di mettere in affitto o prenotare, sei costretto a collegare all’account un cellulare, un profilo social e inviare un documento d’identità valido.

Il fatto che l’ospite debba verificare la propria identità anche senza dichiarare il proprio nome e cognome, fa sì che si senta maggiormente responsabilizzato su quello che scrive e non si lasci andare a inutili invettive come accade spesso su TripAdvisor.
D’altra parte c’è da dire che così facendo, a mio avviso le recensioni potrebbero risultare un po’ edulcorate perché è molto difficile dire tutta la verità su un alloggio quando c’è il timore di essere a propria volta recensiti negativamente. Provate a cercare una recensione davvero negativa su Airbnb: io non l’ho trovata!

In merito all’anonimato o alla verifica delle identità, TripAdvisor per il momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione o preso alcuna iniziativa. Per iscriversi e prenotare una casa vacanza su FlipKey basta loggarsi con Facebook, con TripAdvisor o con un altro account social e procedere al pagamento.

Se su FlipKey andiamo sul profilo di un utente che ha lasciato una recensione, non è possibile cliccarci e vedere qualche informazione, mentre invece su Airbnb possiamo visionare la pagina dell’utente con le recensioni lasciate dagli host e i dati di verifica.


Ecco quindi che appare difficile che il sistema di TripAdvisor così com’è diventi tanto affidabile quanto quello di Airbnb se prima non viene impostato un sistema di verifica dei profili, che li renda attendibili quanto quelli degli host.

E non vi illudente: nessuna possibilità per i proprietari di sfogarsi contro l’ospite o mettere in guardia fino in fondo altri proprietari. Nelle linee guida è specificato che non è possibile rivelare assolutamente niente dell’ospite (nome e cognome, indirizzo, numero di telefono, ecc.) e non sono tollerati né insulti o commenti di natura personale.