Vacanze illimitate ai dipendenti: possibile? – Intervista esclusiva a Ulli Kastner di MyHotelShop

Chi di voi sarebbe disposto a dare ferie illimitate allo staff sapendo che questo porterebbe a un team più felice e più responsabile? Difficile alzare la mano, lo sappiamo. Eppure un professionista del settore turistico l’ha fatto e noi siamo andati ad intervistarlo per voi.

Lui è Ulli Kastner, giovane CEO e fondatore di MyHotelShop, azienda tedesca che si occupa di advertising sui metamotori di ricerca per gli hotel.

Ulli ha voluto fare un esperimento con i suoi collaboratori: invece di stringere le maglie dei controlli, per aumentare la produttività dell’azienda e avere un team più compatto, ha deciso di concedere più flessibilità sulle ferie. Un test condotto già in precedenza con successo da colossi americani come Netflix (dove addirittura non ci sono orari lavorativi) e Virgin, ma mai usato da piccole-medie aziende in Europa.

L’esperimento ha dato i suoi frutti e Ulli ha notificato a tutti i suoi 37 dipendenti, dislocati a Leipzig e Barcellona, che adesso le ferie illimitate fanno parte integrante delle policy aziendali: tutti hanno diritto a 25 giorni liberi l’anno più tutti i giorni che reputano necessari.

Ecco il video integrale dell’intervista a Ulli Kastner. A seguire, la nostra trascrizione in italiano.

 

Salve Ulli, puoi dirci in breve che cos’è MyHotelShop e che tipo di servizi offrite per aiutare gli albergatori a crescere?

Ulli Kastner: Siamo una piattaforma per gestire i metasearch, quindi aiutiamo gli hotel indipendenti e le piccole catene alberghiere a connettersi con i metasearch come TripAdvisor, Trivago, Google, Kayak o SkyScanner. Gli hotel possono connettere il loro sito ufficiale tramite il proprio booking engine e mostrare i loro prezzi su queste piattaforme per superare le OTA, ottenere più visibilità, attrarre traffico al proprio sito. Offriamo la piattaforma ma anche il personale per ottimizzare le campagne. Veniamo pagati in base al ROI della campagna e questo significa che il sistema è senza rischio, perché si paga solo se la campagna ha successo. Sappiamo che gli hotel temono sempre di perdere soldi.

 

Di recente si è parlato molto sui media a proposito della tua innovativa proposta fatta a una piccola parte del team per un anno, puoi spiegarci i motivi dietro questa proposta?

Ulli Kastner: Abbiamo deciso di dare a questi dipendenti ferie illimitate. Noi crediamo fermamente nell’importanza di un giusto equilibrio tra lavoro e vita privata. Non vogliamo che le persone vengano qui per lavorare 8 ore, ma che vengano perché amano il loro lavoro, ecco perché devono prendersi il tempo libero di cui hanno bisogno.

 

Quali sono i risultati in termini di produttività e perché credi che questa iniziativa sia stata positiva?

Ulli Kastner: Abbiamo notato che i dipendenti lavorano in modo molto più responsabile. Chi ha avuto questa possibilità ha gestito il tempo a disposizione nel modo migliore. Inoltre queste persone stanno meglio, si ammalano meno rispetto ad altre aziende. Il tempo che in altre aziende i dipendenti prendono per malattia qui diminuisce anche se ci sono più giorni liberi a disposizione, quindi alla fine dei conti – se mettiamo a confronto i giorni presi per vacanza e quelli presi per malattia – abbiamo persone che lavorano di più e un vantaggio da entrambe le parti.

 

Molte aziende potrebbero avere paura di dare tanta libertà ai propri collaboratori. Temono di perdere il controllo e preferiscono gestire in modo rigoroso i dipendenti. Ci sono dei pericoli nel sistema delle ferie illimitate che avete applicato?

Ulli Kastner: Penso che qualsiasi manager sia terrorizzato dagli eccessi e dagli abusi. Ma se hai paura che i tuoi dipendenti abusino delle tue policy, allora vuol dire che hai un problema diverso. È tutta questione di fiducia. I tuoi dipendenti hanno bisogno di fidarsi di te, come tu hai bisogno di fidarti di loro. Ogni sistema può essere aggirato, ma il gestire in modo morboso i dipendenti è costoso, comporta una perdita di tempo e soldi. Io non voglio gestire i miei collaboratori in questo modo, perché fanno un buon lavoro e mi ripagano con la stima e l’affidabilità.

 

Avere un team soddisfatto ed entusiasta è una grande sfida per qualsiasi azienda. Qual è il segreto per riuscirci a tuo parere?

Ulli Kastner: Per me sta tutto nel concetto di famiglia. L’azienda deve essere un luogo dove le persone amano stare e dove io stesso amo stare. Devi essere circondato da persone che ti piacciono. Noi abbiamo una speciale policy di assunzione: una “no-asshole policy”. Noi assumiamo solo persone carine e gentili, e se hai solo persone così intorno a te, alla gente piace venire a lavorare e alla fine della giornata tutti sono felici. È importante fare tutto per una buona ragione. Il lavoro fa parte della tua vita, che è la tua priorità, quindi devi farlo per una buona ragione. Devi lavorare con persone che ti piacciono, in cui credi e vedrai che tutto andrà al posto giusto in modo naturale. Non credo che questo sia un segreto, è una cosa ovvia, ma sembra che molta gente faccia fatica ad accorgersene. Non so perché.

 

Sembra quasi un paradosso concedere ai collaboratori più ferie per ottenere una maggiore produttività, ma a volte i risultati migliori si raggiungono con i mezzi che appaiono meno adatti.