Grazie all’impulso che la maggior parte dei Paesi nel mondo ha dato alla campagna vaccinale, sembra prevalere un senso generale di ottimismo, tanto da far ricominciare a parlare di riaperture delle frontiere.
Sono molte le destinazioni che si stanno preparando alla stagione estiva [2], predisponendo tutte le norme necessarie per una riapertura in sicurezza. Alcune, sono arrivate persino ad eliminare il periodo di quarantena obbligatoria [3] all’entrata nel Paese.
Per viaggiare questa estate, in molti casi, basterà la presentazione di un tampone con esito negativo, effettuato poche ore prima della partenza o un certificato che dimostri di aver completato il ciclo vaccinale.
Contemporaneamente, le Istituzioni europee stanno lavorando alla realizzazione di un modello unico di certificato vaccinale, valido in tutta Europa, il cosiddetto Green Pass [4].
Vediamo ora [5] nello specifico quali requisiti occorreranno per potersi spostare liberamente durante l’estate 2021
Libera circolazione in Grecia, Croazia, Polonia e Spagna
Grecia, Croazia, Polonia e Spagna hanno rimosso l’obbligo di quarantena per i passeggeri provenienti da Paesi Ue, dall’area Schengen, oltre che Regno Unito e Stati Uniti.
Per poter entrare, quindi, i viaggiatori dovranno presentare un documento che attesti la negatività ad un test anti-Covid effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo.
La Grecia ha deciso di accettare esclusivamente i test di tipo molecolare, preferendo utilizzare il tampone rapido solo per controlli a campione sui passeggeri in arrivo.
Ugualmente, la Spagna non accetta test rapidi antigenici per entrare nel Paese, neppure per le Isole Canarie.
Croazia e Polonia, al contrario, accettano entrambi i tipi di test, purché quello antigenico sia effettuato 48 ore prima dell’arrivo.
In alternativa al tampone, è possibile presentare il certificato di vaccinazione, ma solo se sono trascorsi almeno 14 giorni dalla ricezione dell’ultima dose.
Il doppio tampone a Cipro
Il sistema adottato da Cipro si differenzia da quello di altri Paesi europei.
Innanzitutto, le varie nazioni sono state suddivise in colori diversi, a seconda della situazione epidemiologica rilevata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).
L’Italia attualmente è stata classificata come zona rossa, quella più a rischio, ma la situazione è monitorata costantemente, quindi niente vieta che da qui all’estate possa essere spostata in un’altra categoria.
Ad ogni modo, i passeggeri che provengono da una zona rossa devono sottoporsi a doppio tampone: uno 72 ore prima della partenza e l’altro direttamente all’arrivo. In attesa del risultato del secondo test, il viaggiatore dovrà rimanere in autoisolamento.
Maggiori restrizioni in Francia e Regno Unito
Maggiori restrizioni rimangono applicate invece da Francia e Regno Unito.
In Francia, infatti, gli ingressi da un Paese dell’area UE sono fortemente sconsigliati.
Ad ogni modo, per poter entrare, i viaggiatori europei maggiori di 11 anni sono tenuti a presentare il test molecolare di tipo RT-PCR con esito negativo, effettuato nelle 72 ore precedenti. Non è accettato, al contrario, il test antigenico.
Il Regno Unito, invece, non ha ancora eliminato completamente l’isolamento per i viaggiatori in arrivo.
Per entrare nel Paese, non solo è obbligatorio presentare il risultato negativo del tampone, ma è anche necessario compilare un formulario online prima di partire. All’arrivo, inoltre, è previsto un periodo di autoisolamento, in cui il passeggero verrà sottoposto al test antigenico ben due volte.
Solo in caso di doppio tampone negativo, il visitatore potrà iniziare ufficialmente la propria vacanza.
A ogni modo, esiste un’opzione chiamata test-to-release che permette di ridurre la quarantena a cinque giorni, ma è disponibile solo a pagamento.
In conclusione, le destinazioni turistiche che questa estate offrono una vacanza senza l’obbligo della quarantena da rispettare sono numerose.
È necessario, tuttavia, prestare particolare attenzione ai requisiti specifici che ogni Paese richiede per poter varcare i suoi confini.
In caso di dubbi, è sempre meglio consultare la Farnesina [6] e il sito dell’Unione Europea Re-open EU [7], relativo alla riapertura delle frontiere.