5 errori di web design da evitare nel sito web del vostro hotel

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Ormai tutti sapete che per rimanere competitivi nel travel, già da alcuni anni, è necessario essere on line. Soprattutto, quando si deve confrontarsi con colossi come le OTA, con portali sempre aggiornati e graficamente accattivanti.

Ecco perché il sito web del vostro hotel deve comunicare efficacemente la vostra brand voice, veicolando il valore unico della struttura in modo forte e chiaro. E ovviamente i testi devono essere studiati in ottica SEO, come non sono da sottovalutare i metadati e tutte le strategie legate all’ottimizzazione organica del sito.

Last but not least, il web design, lungi da essere elemento accessorio, è spesso il fattore principale per emergere nel travel e convincere i potenziali ospiti a continuare la navigazione, arrivando a prenotare una camera dal vostro sito.

Ma quali sono gli errori più comuni nei siti web di un hotel? Vediamoli insieme, da uno spunto di Triptease, e scopriamo come correggerli in modo semplice, spesso senza competenze tecniche specifiche.

 

1. Mancanza di identificazione precisa delle personas

 

Uno degli errori più grandi che potete commettere come brand, errore riversabile in ogni strategia di marketing, è la mancanza di identificazione del vostro target. In che senso? È presto detto: alla base di ogni vostra attività sul mercato, in particolare on line, è necessario immaginare una o più buyer personas, cioè clienti tipo a cui vi rivolgete.

Si tratta di identificare una fascia di pubblico ben definita, di cui potete delineare le caratteristiche demografiche e sociali, la capacità di spesa e – soprattutto – le aspettative in sede di prenotazione di un soggiorno. Non partite dal presupposto secondo il quale sparare nel mucchio paga: il vostro tasso di conversione non decollerà, anzi. Tipologie di persone diverse rispondono a tipi diversi di messaggi, in termini di linguaggio e contenuto.

Questo assunto vale sia per la comunicazione verbale che per le scelte grafiche: il sito di un hotel innovativo e internazionale, rivolto a businessmen liberi da schemi adotterà un linguaggio diretto e anglofilo, il design si svilupperà in linee geometriche, colori primari e pochi fronzoli.  Come l’iQ Hotel di Roma:

 

2. Parole, parole, parole

 

Tenete ben presente che le dinamiche che funzionavano alcuni anni fa, quando invece che di siti web si parlava di brochure e pubblicità cartacee, oggi hanno spesso perso efficacia. In particolare, secondo una recente ricerca condotta dal Nielson Norman Group, che si occupa di user experience (UX) su pagine che contengono in media 111 parole, i lettori ne leggono solo la metà. Cosa se ne deduce? Semplice: non siamo più abituati a soffermarci su lunghi testi, in particolare sullo schermo di un pc o di uno smartphone, poco agevoli alla lettura sequenziale.

Ecco perché nel sito web del vostro hotel dovreste privilegiare il materiale fotografico e visuale, ovviamente se di ottima qualità, sottraendo al copy un po’ dello spazio che avrebbe avuto in una brochure 15 anni fa. Oltre a foto e video, integrate elementi grafici accattivanti – mappe, loghi, animazioni – che possano catturare la labile attenzione del viaggiatore, portandolo per mano fino alla prenotazione diretta. Vale sempre la regola della misura: troppi espedienti di design potrebbero indurre in confusione.

 

3. Sottovalutazione dell’immagine principale

 

L’immagine principale del sito web, e in generale l’aspetto visuale dell’homepage, è il principale biglietto da visita dell’hotel sul web. Ecco perché dovrebbe esprimerne perfettamente l’unicità, attirando i potenziali ospiti e conducendoli alla conversione.

Se visitate il sito di una OTA, vedrete come nel listing degli hotel, ogni immagine principale è scelta con cura, calibrata in termini di colori e luci, attraente. E se funziona sulle OTA, voi dovreste essere i primi a farlo. Spesso però gli albergatori non recepiscono l’importanza di questa scelta, scegliendo un’immagine mediocre o non utilizzando i mezzi necessari a valorizzarla. Eppure, il modo in cui una vetrina si presenta è la leva che spinge ad entrare o meno in un negozio, così come a continuare la navigazione sul sito del vostro hotel.

L’immagine principale – detta anche hero image nel design – ha un potenziale comunicativo enorme, tutto da sfruttare per veicolare con forza un messaggio diretto al vostro ospite ideale.

 

4. Creazione di un percorso utente caotico

 

Nel momento in cui l’ospite atterra sul vostro sito, assecondate la sua esperienza di navigazione. In particolare, fate attenzione al percorso utente che avete progettato, cioè al tipo e numero di azioni da compiere per giungere alla conversione (nel nostro caso la prenotazione diretta).

Cercate di ispirarvi al Golden Path, cioè il “percorso ideale dell’utente”, il modo migliore in cui i visitatori del sito compiono le attività necessarie a raggiungere l’obiettivo. Assicuratevi che questo sia più semplice, intuitivo e veloce possibile, onde evitare il fastidioso rimbalzo off site. Se avete dubbi sulla user experience offerta, fate un passo indietro: immedesimatevi nell’ospite, seguite i passaggi da fare sul sito per concludere una prenotazione. Ci sono passaggi inutili, strutture che appesantiscono o CTA non chiare? Se la risposta è affermativa, sfoltite il superfluo fino ad avvicinarvi sempre di più al golden path. Meglio se vi fate aiutare da un terzo che non conosce il sito in modo da simulare meglio le azioni di un potenziale ospite.

 

5. Mancanza di test e monitoraggio delle performance

 

Ultimo elemento su cui porre attenzione è l’analisi delle performance del sito. O meglio, una volta che avrete corretto uno o più dei suddetti errori, verificate se e come è cambiato il tasso di conversione del vostro sito. Ovviamente, ci si aspetterebbe un incremento, ma in quale misura dipenderà dal numero e dal tipo di interventi attuati.

Una volta ottenuti buoni risultati, non fermatevi: continuate a testare e monitorare ogni modifica effettuata sul sito web. Migliorare costantemente il processo di prenotazione del vostro sito ufficiale è la chiave per rimanere competitivi nel travel, un mercato in continua evoluzione con dinamiche fluide. Affidatevi a Google Analytics e ad altri tool per l’analisi delle performance e chiedete un’opinione ai vostri ospiti, magari con un sondaggio post soggiorno (Quanto è stato semplice/veloce/piacevole prenotare sul nostro sito?).

Ricordiamo sempre che gli ospiti sono una fonte insostituibile di informazioni, off line e on line.