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Amazon sempre di più nel travel: l’accordo con Booking.com

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Negli ultimi anni Amazon ha provato più volte, senza successo, ad entrare nel mercato del travel.

Ricordiamo ad esempio i tentativi effettuati dal grande colosso dell’e-commerce, tra il 2014 e il 2015 con “Amazon local”, “Amazon destinations” e “Amazon travel” che si sono rivelati un fallimento.

Una nuova strategia è stata invece adottata da Amazon a partire dal 2018. Il suo approccio al mondo del travel  avviene adesso attraverso partnership con le più grandi catene di hotel (vedi ad esempio l’introduzione di “Alexa for Hospitality” nelle strutture di Marriott Hotels) [3]  e ultimamente anche con le OTA.

 

La strategia 2019 di Amazon

 

È proprio in questi giorni che Amazon si è spinto oltre. Il 9 Aprile 2019 Booking.com ha infatti annunciato una nuova partnership – riportata anche da Officina Turistica [4] – con Amazon che abilita gli utenti Amazon Prime a ricevere lo stato di “Genius” su Booking.com.

Attraverso questo accordo gli utenti Prime non solo potranno accedere agli sconti dedicati allo status di Genius (minimo 10% di sconto), pagando quindi una tariffa inferiore a quella del sito dell’hotel, ma riceveranno anche il 10% di credito su ogni prenotazione effettuata durante il periodo di promozione.

 

 

Questa promozione è attualmente valida fino al 14 Luglio 2019 ed è limitata ai soli utenti Amazon Prime in Germania e Austria, almeno per ora.

 

Nuovi scenari nel travel?

 

Se Amazon riuscisse ad entrare stabilmente nel settore del travel potrebbe veramente acquisire una grossa fetta di mercato, dato il numero esorbitante dei suoi utenti nel mondo. E la conseguente mole di informazioni che gestisce, personalizzando l’esperienza di ogni suo cliente.

L’unione di tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, l’e-commerce e la gestione dei dati degli utenti sarebbe un connubio che potrebbe mettere in seria difficoltà anche le OTA. Cosa comporterebbe questo invece per gli albergatori?

Tutto ciò potrebbe portare ad una diminuzione delle vendite dirette, a vantaggio di nuovi intermediari come Amazon ed eventuali soggetti affini.

Vi suggeriamo quindi di rafforzare le strategie di marketing e l’integrazione del sito web ufficiale con software e metodologie semplici – per primo il booking engine – che agevolino la vendita diretta, mettendone sempre in evidenza i vantaggi per il cliente.