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Approvato il Piano Strategico del Turismo: che cosa cambia per il Turismo in Italia?

Piano Strategico Turismo 2017 - 2022 [2]Finalmente il Consiglio dei Ministri dà l’approvazione definitiva al Piano Strategico del Turismo 2017-2022, che il Ministro Dario Franceschini ha definito “un documento di svolta” che valorizza appieno l’Italia e trova nel turismo uno strumento di benessere per tutti.

Per sapere che cosa ci attende da oggi in poi, abbiamo intervistato Francesco Palumbo, direttore generale del turismo al MiBACT.

Il nuovo piano strizza l’occhio all’industria 4.0

Ad agosto il Piano era stato già approvato [3] dal Comitato Permanente per la Promozione del Turismo, a febbraio è arrivato il sì della X Commissione Attività produttive [4], Commercio e Turismo della Camera e finalmente il lungo iter burocratico è arrivato a destinazione.

L’approvazione è giunta con l’invito a fare tesoro di alcune osservazioni emerse nel corso del dibattito parlamentare, ovvero mettere l’accento sulle aree del terremoto e sull’integrazione delle politiche turistiche con quelle dell’industria 4.0, l’industria del futuro basata su wearable device, big data, internet of things, e così via.

 

Che cosa succede adesso?

Per farci un quadro più chiaro di quello che accadrà nei prossimi anni, siamo riusciti a intervistare Francesco Palumbo, direttore generale del turismo al MiBACT, che ci ha chiarito in modo molto dettagliato che cosa prevede da oggi in poi l’iter burocratico per la promozione del turismo in Italia.

BB: Direttore, potrebbe dirci che cosa ci attende nel prossimo futuro e come procederanno le cose a partire da adesso?

Francesco Palumbo: “Il Piano Strategico del Turismo (PST) 2017-22 è finalmente esecutivo, dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri del 17 febbraio scorso, e da questo strumento scaturiranno le azioni che ciascuno dovrà mettere in campo. Con tale documento, il Governo promuove una vera e propria azione di politica economica di ampio raggio per il settore, così da utilizzare in modo efficiente, nonché in direzioni condivise, sia le risorse pubbliche sia quelle private a esso destinate.

Gli investimenti nel settore saranno decisi anno per anno in coerenza con le linee strategiche individuate nel Piano. A questo proposito, le osservazioni emerse dai lavori delle due Commissioni parlamentari che hanno espresso il loro parere favorevole al Piano (rispettivamente il 27 gennaio e il 2 febbraio scorsi), rappresentano utili indicazioni per l’elaborazione dei programmi attuativi annuali, a partire dal 2017 e in continuità con le azioni governative già promosse in questi mesi.

A breve, quindi, sarà promosso il primo dei sei piani annuali, una volta condiviso con gli altri Ministeri, Regioni, Anci, sindacati, associazioni di categoria, secondo il metodo aperto e di partecipazione sin qui adottato per l’elaborazione del Piano, così che ognuno possa assumere chiaramente chiara responsabilità nella realizzazione concreta delle strategie promosse dal PST.”

 

BB: Che cosa cambierà per l’Italia e per le singole Regioni?

Francesco Palumbo: “Il Paese ha finalmente un quadro di riferimento unico per lo sviluppo del settore per i prossimi sei anni, caratterizzato dalla sinergia tra i vari attori della filiera, la centralità della domanda per l’organizzazione dell’offerta e la selezione delle priorità di intervento, da nuovi modelli di marketing.

Preso atto che si tratta di un settore a forte carattere trasversale sul quale incide l’azione di più amministrazioni pubbliche sia di livello centrale che territoriale, il PST definisce un vero e proprio metodo di lavoro dinamico, condiviso fra tutti gli operatori del settore, i quali sono chiamati ai diversi livelli di responsabilità ad attuarlo e che sarà alimentato, in modalità “revisione continua” e aggiornato attraverso numerosi strumenti, quali a titolo esemplificativo:

  • Tavoli di concertazione permanenti istituiti presso il Ministero dei Beni culturali con gli altri Ministeri coinvolti, le Regioni e l’ANCI per concordare policy di settore, strumenti normativi e finanziari di intervento;
  • La creazione di un “cruscotto informativo” per monitorare costantemente il posizionamento competitivo dell’Italia, definito in collaborazione con l’ISTAT, gli Osservatori regionali e l’Osservatorio Nazionale del Turismo;
  • Implementazione di sistemi di comunicazione digitali per la consultazione permanente degli stakeholder (tra queste, la piattaforma partecipativa ‘idee per il turismo accessibile dal sito http://pst.beniculturali.it [5]) al fine di garantire la trasparenza e la partecipazione;
  • Adozione di un sistema di indicatori di monitoraggio per il miglioramento del Piano stesso.

Inoltre, il catalogo delle destinazioni/prodotti italiani, realizzato insieme alle Regioni, fortemente correlato all’analisi delle domanda, realizzata da Enit in collaborazione con il MAECI, consentirà di acquisire pronto riscontro alla matrice domanda-offerta su base nazionale.

Il complesso di tali strumenti permetterà di rivedere in modo condiviso le strategie di medio periodo con l’aggiornamento biennale del PST 2017-2022, come stabilito dalla norma, e di definire in coerenza i programmi attuativi annuali.”

 

BB: Quando cominceranno le azioni concrete e da dove si partirà?

Francesco Palumbo: “In questo ultimo anno ed in coerenza con le indicazioni che provenivano dagli attori della filiera per la costruzione del Piano, sono state già avviate numerose azioni promosse dal Governo italiano, ed in particolar modo dal MiBACT, per lo sviluppo del settore in ambito nazionale ed internazionale:

  • 9 Accordi di Programma per la realizzazione e diffusione di servizi innovativi per l’utenza
  • Istituiti con decreto 32 distretti turistici
  • Recepiti e approvati con tutte le Regioni 7 progetti di eccellenza
  • Avviati 4 progetti su cammini e ciclovie, in corso la mappatura dei percorsi esistenti – Atlante dei Cammini – e la ricognizione dei beni demaniali attinenti ai principali percorsi religiosi italiani, per individuare strutture pubbliche da riconvertire a fini turistici
  • Promosse iniziative collegate a Matera 2019, per valorizzare l’offerta turistico-culturale delle 18 Città della Cultura
  • Completate le graduatorie delle imprese beneficiarie del Tax Credit ristrutturazione e digitalizzazione per il 2016
  • In fase di ridefinizione la normativa nazionale su guide turistiche e professioni, classificazione alberghiera e Condhotel
  • In avvio la procedura di affidamento del bando per la creazione di reti d’impresa
  • Avvio della realizzazione di una Travel Library, strumento dinamico che consente al turista di identificare percorsi (cammini, ciclovie, etc.) e fruire dei luoghi della bellezza, integrando servizi sul percorso.
  • Indetto per il 2017 «l’Anno dei Borghi d’Italia» (Direttiva del 9.11.2016) per valorizzare il patrimonio artistico, culturale, naturale e umano dei Borghi italiani attraverso azioni qualificanti quali, ad esempio, l’organizzazione di un Forum Nazionale sui Borghi, la redazione di un «Atlante dei Borghi d’Italia».
  • Cooperazione Italia – Russia: 6 tavoli istituzionali nel 2016 hanno portato all’accordo bilaterale (5 ottobre) che individua alcuni indirizzi prioritari per le destinazioni minori (famiglie, sci, enogastronomia, turismo giovanile, borghi storici, pellegrinaggio) e prevede la semplificazione delle formalità per la concessione dei visti, la promozione dell’Opera Lirica e lo scambio dei dati statistici relativi ai flussi turistici nei due paesi
  • Cooperazione Italia – Cina al fine di promuovere il turismo cinese in Italia e favorire iniziative di rilievo come lo scambio dei dati sui flussi turistici, la promozione di voli diretti Italia – Cina, la diffusione dell’immagine dell’Italia attraverso la tv cinese e la facilitazione del rilascio dei visti.
  • ENIT – Agenzia nazionale del Turismo, che con il nuovo Piano triennale 2016/2018 promuove l’incremento della spesa media turistica in Italia, aumento dei volumi dell’incoming, sviluppo turistico delle destinazioni “meno conosciute” e promozione del turismo sostenibile. Gli strumenti che saranno attivati sono: Ottimizzazione delle risorse attraverso il consolidamento dei mercati avanzati di Europa e Nord America da cui provengono l’80% dei turisti e delle economie emergenti che rappresentano sempre più i nuovi bacini dell’outgoing mondiale”; una forte strategia digitale per la Destinazione Italia basata su una stretta sinergia fra la Redazione ENIT-Italia.it, le Redazioni Regionali e le Sedi Estere dell’ENIT. Enit, nel 2016, ha già firmato due importanti protocolli d’intesa, uno con I Borghi più belli d’Italia e l’altro con l’Associazione Città e Siti Italiani Patrimonio Mondiale Unesco.
  • Sottoscrizione, in data 15 luglio 2016, del Protocollo d’Intesa “Per la diffusione di piattaforme intelligenti al servizio del turista sul territorio italiano”. Attraverso tale accordo, MiBACT, Ministero dello Sviluppo Economico e Agenzia per l’Italia Digitale si impegnano a promuovere, attivare e sviluppare processi di innovazione volti alla creazione di un ecosistema digitale del turismo in grado, da un lato, di facilitare l’accesso dei cittadini e dei visitatori al patrimonio artistico, naturale e culturale distribuito sull’intero territorio nazionale, dall’altro, di creare un ambiente fertile per il settore privato all’interno del quale sviluppare applicativi e servizi a valore aggiunto anche grazie al Wi-Fi unico nazionale.

Sulla scia di questo impegno e alla luce degli esiti emersi dai lavori delle due Commissioni parlamentari che hanno espresso il loro parere favorevole al Piano, saranno elaborati i piani annuali in attuazione delle linee di intervento promosse dal PST.”