[2]Una volta chi voleva appartarsi con il partner o l’amante, non poteva che scegliere piccoli motel a ore in location lontane dal centro e soprattutto dalla propria abitazione, temendo sguardi indiscreti e, ammettiamolo, di disapprovazione.
Oggi invece, prenotare una camera a ore non è più un tabù, ma un trend completamente sdoganato dal portale internazionale DayUse Hotels. I suoi affiliati sono tutti hotel che non guardano più con biasimo a chi sceglie una camera nelle ore diurne per motivi privati o di lavoro, ma che anzi, così combattono la crisi e aumentano il fatturato.
Il business che ruota intorno al day use sembra avere un potenziale ancora tutto da sfruttare, e che non sia più una vergogna accettare coppiette in cerca di intimità, lo dimostra il fatto che ad accoglierli non siano più squallidi hotel di provincia, ma brand di lusso e boutique hotel nelle maggiori città italiane e all’estero.
Le camere in questo caso sono prenotabili durante il giorno, solitamente tra le 10.00 e le 18.00 a una tariffa scontata anche del 50-60%. Con la camera, si può accedere anche a tutta una serie di servizi esclusivi, come la spa o la piscina. Perché chi richiede un DayUse hotel può essere una coppia di innamorati ma anche amici in cerca di un pomeriggio di relax, oppure il classico uomo d’affari che si ritrova con un pomeriggio libero dagli impegni e senza un posto dove stare prima di prendere il treno o l’aereo per tornare a casa.
Come vedete la tendenza è in forte crescita, basta consultare Google Trends a livello globale:
Per capire meglio quello che sta accadendo, abbiamo intervistato David Lebée, Direttore Generale e fondatore di DayUse Hotels [3]
Ci racconti un po’ della vostra storia: come è nato DayUse Hotels e come siete approdati in Italia?
Analizziamo l’impatto che sta avendo l’uso giornaliero degli hotel in Italia e all’estero. Il vostro portale è disponibile anche in Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Belgio, Inghilterra, Svizzera, Lussemburgo, Olanda, Irlanda. Potete darci qualche dato specifico riguardo alle prenotazioni che ha generato il portale nel 2012/2013, sia nel nostro Paese che all’estero?
Secondo lei si possono notare differenze tra il mercato Italiano e quello degli altri Paesi per quanto riguarda l’uso dei DayUse Hotel?
Quanti hotel fanno parte del vostro portale e quante sono le strutture italiane interessate? Sembrano soprattutto hotel di alta categoria: in che percentuale sono hotel a 5, 4 o 3 stelle?
Immagino che non tutte le strutture potranno entrare a far parte del vostro circuito: sulla base di quali criteri selezionati i vostri hotel?
Parliamo dei vostri clienti: quante visite giornaliere registrano i vostri siti giornalmente, in Italia e all’Estero? Sono di più gli utenti che vi cercano per soggiorni di lavoro o per “incontri clandestini”?
Dal momento che tra i vostri affiliati ci sono molti hotel di lusso, il fatto che vi rivolgiate apertamente anche ad “amanti in cerca di intimità” non li rischia di farli apparire come “alberghi a ore”? Questo utilizzo delle camere non potrebbe svalutare il brand di fronte alla clientela abituale?
Quali possono essere i vantaggi economici e promozionali per un hotel che decide di aderire a questo circuito?
Che la richiesta di camere durante il giorno esista, lo dimostra il fatto che ci siano già online diversi hotel che, pur non essendo associati al portale, offrono uso giornaliero della camera: un esempio è il design Hotel Abitart di Roma [4], a particolare vocazione business, che offre proprio una tariffa giornaliera Day Use Business Rate.
Tra voi c’è già qualcuno che offre camere durante la giornata? Oppure temete che questo potrebbe rovinare la vostra reputazione?