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BTO 2014 Live – La Valle Camonica racconta la sua nuova storia

leggi l’articolo completo... [2]Che cosa accade quando pitture rupestri antiche millenni diventano l’ispirazione e il fondamento di un nuovo modo di raccontarsi sul web? Ce lo dice la Val Camonica – case study di web marketing territoriale – presentato a BTO da Paolo Iabichino di Ogilvy Italia e Meet the Media Guru.

A BTO2014 Paolo Iabichino presenta in anteprima un progetto che fin dalla sua ideazione è destinato a diventare una frequentata case study.

La Val Camonica è un territorio poco conosciuto ma con un potenziale narrativo enorme.

La sua particolarità, infatti, è di essere disseminato di scritte incise su pietra: un patrimonio unico, di grande potere evocativo. Per farlo conoscere bisognava trovare un modo che rompesse le modalità sperimentate fino ad oggi di raccontare un territorio.

Serviva un processo che coinvolgesse l’utente in un viaggio, che iniziasse online per terminare, realmente, in Val Camonica.

Alla base del progetto ci sono 42 comuni che hanno cercato e poi costruito un racconto collettivo. Insieme, hanno varcato i confini della propria terra per presentare la propria specificità al fuori. È così che è nato il progetto Valle dei Segni.

Una scommessa. Una nuova modalità di fruizione online che, ecco la sua grande ambizione, punta a far scorrere l’interazione online su canali non logici e creare un sito che non si basi sulle parole. Ma su segni, proprio come quelli delle pietre, per esplorare il sito online.

Ecco in anteprima il sito:

L’esperienza di navigazione vuole riproporre lo stesso istintivo contatto con cui, nella realtà, le persone si approcciano alle pietre, per continuare un racconto che va avanti da migliaia di anni e che, pertanto, interessa tutti.

Un viaggio in Val Camonica è sempre un ritorno, sei già stato qui. Per questo ritornerai,” dice il claim. Perchè, lo diciamo spesso anche dalle nostre pagine, le persone comprano ciò che scelgono e scelgono ciò che condividono. Per questo, prima di costruire il messaggio, in questo caso si è costruito l’interesse dell’utente, risvegliando in lui una suggestione che sia già un principio d’appartenenza.

Certo è un progretto molto ambizioso, forse difficile da poter replicare in un altro contesto: come potrebbe essere applicato questa modalità di progetto al vostro territorio? Quali punti di forza potrebbero emergere attraverso un’interrogazione narrativa che coinvolga tutti i player per dar luogo ad un racconto collettivo?