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BTO o WHR: a quale evento partecipare?

leggi l’articolo completo... [2]Ultimamente sul web sono sorte tante discussioni sugli eventi di web marketing turistico in Italia: partecipare agli eventi si sa, ha un certo costo, quindi ogni operatore deve valutare bene dove investire il proprio budget per sé e per i propri collaboratori.

Anche a noi di QNT, che partecipiamo da anni ai maggiori eventi a livello nazionale, hanno chiesto in tanti un’opinione, soprattutto riguardo a WHR e BTO. Io vi offro il mio personale parere, rispondendo alle domande che mi sono state poste più spesso in questi giorni:

1.      Molti pensano che BTO e WHR siano eventi praticamente equiparabili: sono davvero assimilabili?

Credo che i due eventi siano analoghi ma non equiparabili né per dimensioni né per contenuti.

Per quanto riguarda le dimensioni, è innegabile che i budget messi in campo per l’organizzazione siano molto diversi: WHR purtroppo non ha a disposizione le stesse risorse di BTO, che ha dalla sua il patrocinio e i finanziamenti della Regione Toscana – Fondazione Sistema Toscana. Basti notare che quest’anno la nuova location è la Fortezza da Basso, il maggior centro fieristico di Firenze.

Per quanto riguarda i contenuti devo dire che senza dubbio le Training Session di BTO, i piccoli eventi di formazione della durata di un’ora ciascuno che anche noi di QNT abbiamo sempre tenuto in questi anni, sono in qualche modo paragonabili agli interventi di WHR, anche se non posso negare di trovare più concreti quelli della manifestazione fiorentina.

C’è da dire però che la caratura degli ospiti è davvero su due livelli molto diversi e non equiparabili tra loro. BTO ospita nella Main Hall personaggi di spicco della scena internazionale che difficilmente si posso incontrare in altri eventi in Italia; basti pensare a Eye for Travel, PhoCusWright, Cornell University e altre eccellenze del Turismo che tutti i giorni si aggiungono in un programma sempre più coinvolgente. A mio parere questo lato manca al WHR, dove, specie nella passata edizione, ci sono stati interventi che hanno mischiato il lato commerciale e quello puramente formativo senza una chiara e doverosa distinzione.

2.      Sono due eventi destinati allo stesso target? A chi consiglieresti di prendere parte all’uno  o all’altro?

Ritengo il WHR più adatto a esperti di ricettività impegnati in strutture più piccole e quindi B&B, Agriturismi, ecc. o a neoprofessionisti che si stanno affacciando per la prima volta al mondo della ricettività e che quindi cercano un’ampia panoramica sulle soluzioni web disponibili sul mercato, presentate in questo caso dalle stesse figure che si occupano della formazione. Il BTO invece è un evento dedicato a professionisti con un background di conoscenze già consolidato e in cerca di capire i nuovi trend a livello internazionale attraverso i relatori che vengono un po’ da tutte le parti del mondo. La mission dell’evento in questo caso è puramente formativa e chi viene paga proprio per questo, fermo restando che c’è la possibilità, per chi lo volesse, di visitare gli stand commerciali dedicati alle aziende web espositrici.

3.      Quest’anno QNT ha deciso di non prendere parte a WHR e di concentrarsi invece su BTO, come mai?

Per i motivi di cui sopra. Cioè il nostro target di albergatori risulta essere molto più allineato all’utenza della BTO rispetto che a quella del WHR. Abbiamo quindi incrementato gli investimenti sulla BTO sia per quanto riguarda gli slot formativi che per quanto riguarda la parte promozionale. E poi è a soli 5 minuti da casa… J

In più purtroppo al WHR non sono disponibili spazi commerciali dedicati con uno stand dove poter incontrare e parlare con gli operatori che hanno bisogno di informazioni e delucidazioni sulle nostre soluzione web o per incontrare e aggiornare i nostri clienti abituali come avviene invece a BTO.

4.      Alcuni dicono che al BTO “si parla sempre dei soliti argomenti” e che non si danno abbastanza consigli pratici per gli albergatori, che si tratta per lo più di conferenze generiche, più adatte agli “addetti ai lavori”.

Confermo ciò che dicevo prima e cioè che il target della BTO è sempre stato riferito a chi investe costantemente in formazione. L’obiezione è corretta, infatti so che per soddisfare il pubblico più esigente, che vuole qualcosa di maggiormente pratico e approfondito, gli organizzatori hanno previsto delle sale formative denominate “La cassetta degli Attrezzi [3]”: dei seminari operativi basic e avanzati molto operativi su tematiche specifiche tenute da veri esperti e non da professionisti legati alle aziende. Per dare nozioni pratiche volte a essere subito sperimentate sul proprio hotel.

Poi per forza di cose gli argomenti di anno in anno sono analoghi, sono i contenuti che cambiano velocemente così come è veloce il mercato della ricettività on-line. Basti pensare al Revenue Management, alla Brand Reputation, alla distribuzione on-line e a come cambiano le relative dinamiche da un anno all’altro. Quindi gli argomenti sono gli stessi ma per fortuna (o purtroppo) solo chi riesce ad anticipare e a capire i trend è in grado di vincere sul mercato.

Articolo di: Duccio Innocenti