Come gestisce Google i risultati di ricerca?

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Arriva un aggiornamento utile in casa Google, del quale beneficeranno sia gli utenti che gli specialisti della SEO. Da qualche giorno, Big G ha aggiunto un nuovo elemento in corrispondenza di ogni risultato di ricerca: si chiama “Informazioni su questo risultato” e fornirà un contesto maggiore a ciascun contenuto. 

A destare particolare interesse sono i fattori che il motore di ricerca prende in considerazione per comporre i risultati.

 

La spiegazione ufficiale di Google

 

Da Mountain View hanno riferito che “la sezione “Informazioni su questo risultato” mostrerà agli utenti informazioni su alcuni dei fattori più importanti utilizzati dalla Ricerca Google per collegare i risultati alle loro query. Questi fattori aiutano Google a decidere se un risultato può essere pertinente e possono anche aiutare le persone a decidere quale risultato è utile per loro.” 

Big G ha dichiarato che, in un secondo momento, fra le informazioni compariranno anche alcuni suggerimenti per migliorare i contenuti e le risposte in-stream: “In “Informazioni su questo risultato” saranno mostrati suggerimenti su come ottenere ciò che un utente vuole veramente. Ad esempio, puoi inserire tra virgolette una parola o una frase per ottenere risultati che menzionano esattamente quelle parole o utilizzare un segno meno per escludere determinati termini dalla ricerca.” 

“Informazioni su questo risultato” è disponibile, per il momento, in lingua inglese per gli utenti statunitensi. Nei prossimi mesi, l’aggiornamento verrà esteso in tutto il mondo. 

 

I parametri valutati da Google

 

Come riportato da Social Media Today, il colosso americano utilizza alcuni elementi per restituire dei risultati pertinenti all’utente. Eccoli:

  • Parole chiavi corrispondenti. Google utilizza questo fattore per determinare se i risultati sono pertinenti rispetto alla ricerca di un utente, selezionando le risorse che contengono le stesse parole della query; 
  • Termini correlati. Il motore di ricerca più utilizzato al mondo analizza anche i termini collegati a ciascuna parola usata in sede di interrogazione; 
  • Link di collegamento. Se due pagine sono collegate da un link che utilizza parole simili ad una query, anche la risorsa linkata potrebbe costituire un risultato attinente alla ricerca dell’utente; 
  • Rilevanza locale. In che lingua viene effettuata l’interrogazione? Da quale paese? Da che posizione? Tutti questi fattori sono vagliati dalla Big Tech in modo da dare all’utente contenuti utili per la zona geografica interessata. 

 

Se è vero che si tratta di una panoramica generale e non di un aggiornamento funzionale, non vuol dire che non sia interessante anche in termini SEO. Grazie a questa spiegazione, da Mountain View hanno fatto luce su come il sistema seleziona, ordina e classifica le risposte, aggiungendo alcune considerazioni rilevanti sui backlink e sulla rilevanza della posizione geografica per alcuni risultati.