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Expedia, più vacanze ma maggiore flessibilità

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Più occasioni di vacanza e più flessibilità negli spostamenti: questo è ciò che chiedono i viaggiatori nel 2022 secondo un’analisi di Expedia [3].
All’interno del suo Travel Value Index [4], la nota società statunitense evidenzia come le persone, dopo due anni di pandemia, siano ora più propense che mai a tornare a viaggiare [5]. Allo stesso tempo però, chiedono agli operatori turistici maggiore capacità di adattamento ad eventuali cambi di programmi e anche una maggiore sostenibilità.

 

La spesa aumenta rispetto al pre-pandemia

 

Secondo lo studio di Expedia, gli investimenti nei viaggi sono destinati ad aumentare nel corso del 2022, anche rispetto al periodo precedente alla pandemia. Il 54% degli intervistati afferma di voler spendere di più in viaggi, purché si tratti di prezzi ragionevoli e sempre che lo spostamento preveda la possibilità di cambiare piani senza costi aggiuntivi.
L’83% delle persone, infatti, ritiene che le opzioni tariffarie flessibili facciano un’enorme differenza al momento di scegliere la vacanza da prenotare.

 

Viaggi brevi e frequenti

 

La maggior parte dei travelers è interessata a viaggi più corti, ma più frequenti. L’81% degli intervistati prevede di prenotare almeno una vacanza con la famiglia e gli amici nei prossimi sei mesi.

Inoltre, continua ad essere in voga il fenomeno della staycation e del turismo bleisure, con un 54% dei lavoratori in smart working interessato a prolungare il proprio viaggio business [6], per abbinarci anche qualche giorno di vacanza.

 

Uno spaccato sull’Italia

 

Expedia ha anche analizzato l’intenzione dei vacanzieri – italiani e internazionali – di pianificare soggiorni in Italia tra il 1° marzo e il 31 maggio 2022, registrando una crescita del 55% della domanda interna per il periodo primaverile rispetto allo scorso anno.

L’Italia torna ad attirare l’interesse anche dei visitatori stranieri, in particolare Americani, Inglesi, Tedeschi e Francesi. Il tempo di permanenza medio dei turisti internazionali risulta essere di 4 notti, 1 in più rispetto alla domanda interna.

Per quanto riguarda le destinazioni, tra le più popolari troviamo Roma, Venezia, Milano, Firenze e Napoli. Un ritorno quindi alle città d’arte [7], fortemente colpite durante i periodi di recrudescenza del virus.

Dopo un Natale [8] e una stagione invernale al di sotto delle aspettative, i dati indicano ora un nuovo periodo di crescita per il mondo del travel a ridosso della primavera. Ci auguriamo quindi che un calo di contagi, accompagnato dall’allentamento delle restrizioni per gli spostamenti tra i vari Stati, possano portare il settore turistico a riprendere quota ed avvicinarsi sempre di più ai livelli pre-pandemia.