Re: Il Viral Marketing di Atrapalo: viaggi ora e paghi dopo, se vuoi
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atrapalo il furbo, gli albergatori i polli, i turisti “portoghesi”…ragazzi, qui nessuno credo volesse fregare nessuno.
non bisogna guardare la campagna viral di atrapalo come un modello di business, ma semplicemente per quello che è stato: un’operazione di comunicazione pazzesca e direi assolutamente riuscita, visto che stiamo qui a discuterne, prima ancora che atrapalo abbia fatto qualcosa del genere in italia!
gli operatori turistici hanno stretto il patto di loro spontanea volontà, sapendo benissimo che:
a) meglio riempire una stanza che lasciarla vuota (ryanair non vende biglietti a pochi cent, in fondo?)
b) la visibilità che avrebbero ottenuto da una campagna social è notevolmente maggiore di quella che avrebbero potuto ottenere con i vari adwords, banner, dem ed eventuali (che costano un botto, certamente molto di più che una vacanza offerta ad alcuni turisti).
c) nessuno li ha obbligati a partecipare a questa cosa, quindi non credo che si aspettassero di ricevere pagamenti, ma volevano semplicemente partecipare all’operazione (noi diciamo che gli albergatori ci hanno rimesso…ma i commenti degli interessati quali sono?)
per quanto riguarda i turisti che non pagano il dovuto, bè, il comportamento del free-rider è uno dei classici fallimenti del mercato nella microeconomia. ci sono casi in cui il free-riding è pratica costante, eppure andiamo avanti lo stesso.