Re: Rate parity o Price Fixing? La Parity accusata di limitare la libera concorrenza
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Ottimo post!
Ricordiamoci che l’albergatore potrà sempre decidere di rifiutare un’OLTA o un’agenzia off line.
Spesse volte accade che il “venditore” finale, ovvero l’operatore che vende al cliente finale la camera, non abbia nessun tipo di accordo con il produttore/erogatore del servizio.
Mi spiego meglio, alcune realtà, sono certo che non occorra declinarne i nomi, non hanno accordi diretti con l’albergo e/o con la compagnia alberghiera. Loro raccolgono le disponibilità (in genere da allotment) da operatori che che acquistano direttamente dall’albergo e non ricaricano le tariffe ricevute di quel quid che permette la parity rate nella distribuzione effettiva del B2C.
Che facciamo chiudiamo i rubinetti a quegli operatori che nell’arco dell’anno, anche su altri segmenti, producono uno zoccolo duro che ci permette (in alcuni casi) la sopravvivenza?
Mi guarderei bene quindi dall’asserire che l’albergatore ha facoltà di chiudere quel canale che lo “disturba”.
Occorre quindi, a mio avviso, alzare i deflettori (come diceva il Comandante Kirk dell’Enterprise), occorre cioè definire con chiarezza a chi, l’operatore con cui ho l’accordo primario, distribuisce i miei prodotti. Posso definire che l’accordo non sia on-line, che non vada quindi sul B2C. Posso redigere delle clausole “blindate” che garantiscano a me ed all’operatore di vendere nella più ampia trasparenza possibile.
Nel caso qualcuno si avvii per questa strada, suggerisco di non includere una lista di siti che “creano turbativa”, sarebbe obsoleta dopo pochi attimi dalla firma del contratto.
Neanche i funghi hanno la stessa velocità di rigenerarsi che hanno le piccole realtà “turbanti”.
State pur certi che questo tipo di problematiche non avranno mai fine, ci sarà sempre quell’operatore, più o meno conosciuto, che uscirà con una tariffa più bassa di quella proposta nel nostro sito proprietario.
Allora, testa bassa e occhio ai “turbanti”
Buon lavoro e buona cessazione di turbative a tutti!
Riccardo Cocco