Re: TripAdvisor e i suoi “Top Worst Hotels”: cresce la rabbia degli albergatori

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Riccardo CoccoRiccardo Cocco
Partecipante

@Tutti:

Signori,

dai vostri commenti si evince un totale disaggregamento delle informazioni.

A mio avviso ribadisco la necessità oggettiva che un garante superpartes provveda a dar spazio a recensioni verificabili dall’albergo, ovvero: io viaggiatore scrivo una recensione sul sito registrandomi e dando tutte le informazioni relative alla mia permanenza in una data struttura. Queste informazioni sono accessibili al gestore superpartes ed all’albergatore che può rispondere di conseguenza confermando o meno la veridicità di quanto riportato e soprattutto l’effettivo soggiorno da parte del cliente.

In aggiunta a questo, un altro avviso di disaggregamento è relativo alla metodologia valutativa, non esiste un metodo comune per la valutazione chi mette 4 pallini a disposizione, chi 5 chi 6.

Concordo sul fatto che come dicevano diversi post, un ranking del 6.7 a casa mia è sopra la sufficienza e pertanto così dovrebbe essere considerato, ma non lo è!

Ragazzi, cerchiamo di levarci di dosso lo status di albergatori criticando i servizi solo dal nostro punto di vista. Dobbiamo metterci dalla parte del cliente (al momento non recensore) e vedere con i suoi occhi cosa rappresenta un Trip Advisor un Ozopo, un Booking.com e via di seguito.

E’ questo che dobbiamo combattere!

Ci mettiamo tutti insieme e facciamo un sito di recensione da parte degli albergatori verso tutti i siti di recensione?

Chiedo alla Redazione se possibile creare una sorta di concorso dove gli albergatori danno una votazioni sia alle OTA che ai siti di recensione per poi pubblicarlo e darlo anche alla stampa. Combattiamoli sul loro stesso terreno e sono certo che inizieranno a muoversi!!

Buon lavoro e buone recensioni a tutti!!

Riccardo Cocco