Re: TripAdvisor e i suoi “Top Worst Hotels”: cresce la rabbia degli albergatori

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Salve a tutte e tutti,

è strano constatare come il “taglio” della notizia , ponga sempre l’accento sulla rabbia degli albergatori per la pubblicazione di notizie che identificano le peggiori strutture, quando continua a passare in sordina il fatto che Expedia-Tripadvisor, sta agendo in barba a parecchie leggi nazionali ed internazionali.

Perché non proponete una intervista alla COMITAS per esporre a tutti i lettori di questo blog “altri” punti di vista?

Solamente eliminando l’anonimità caleranno drasticamente le recensioni pessime da “doppio zero” e come per magia anche le serie di 5/6 recensioni positive a seguire!

…chi viene legato responsabilmente a ciò che scrive su una vetrina globale, vedrà bene di calibrare in maniera IMPARZIALE ciò che afferma….non come avviene ora tramite Expedia-Tripadvisor!

E non ci scordiamo che il meccanismo farlocco del controllo delle recensioni è stato addirittura sconfessato dall’Ufficio stampa italiano di Tripadvisor : la Competence Comunication di Milano ( http://www.competencecommunication.com

Per Tiribocchi: il problema ha una soluzione!

Lavorare onestamente e chiedendo il consenso ai gestori firmatari del contratto di rappresentanza per la vendita delle camere, di consentire a chi ha effettuato la prenotazione, di rilasciare una recensione IN CHIARO….tutto qui.

Chi non vuole accettare questo servizio, semplicemente non deve essere listato.

Io, il servizio posso decidere di accettarlo quando mi convinco della convenienza dello stesso….e come faccio a valutarlo? …innanzitutto paragonandolo alla concorrenza e soppesando con una analisi costi-benefici tutti i servizi offerti.

Di cosa stiamo parlando?! Semplice, del costo di ogni prenotazione generata….quindi ipso facto, chi propone % “sprocedate” non avrebbe mercato….

domanda per lei, Tiribocchi: quanto fa pagare a titolo di provvigione, agli hotel di cui gestisce le prenotazioni, a Expedia e a tutti i siti controllati ( Venere, worldb, hotels e tutti gli altri siti specchio con grafiche e denominazioni che portano sempre ai motori di ricerca delle disponbilità, guarda caso, sempre di Expedia )?!

Grazie per la segnalazione sulla discussione su Ciao :- )

Sono d’accordo con il Sig. Cocco: se mai si potesse scindere la pubblicazione delle recensioni dall’agenzia di prenotazioni, a farlo potrebbe essere un soggetto terzo che DEVE garantire la qualità dell’informazione.

…e per qualità si intende: il reale soggiorno della persona che scrive, gli estremi dello scrivente, e l’assoluta indipendenza del canale da qualsiasi OTA, agenzia , sito turistico e cointeressenza economica e commerciale vertente sulla generazione di reddito da prenotazioni.

Per ANTO444: sono d’accordo con la sua visone relativa al fatto che anche solo NON pubblicare un contenuto veritiero ed inerente, può essere un danno.

…d’altronde filtrare la realtà consente di dare una immagine pilotata….come fa Expedia-Tripadvisor con alcune strutture: con la struttura che gestisco sta pubblicando delle recensioni false e non ha pubblicato recensioni vere di quei clienti cari che avevano provato ad esprimere anche il loro punto di vista!

Tentavano di punirmi per aver “osato” alzare la testa ed aver denunciato questo teatrino fin dalla fine del 2004!!!

Chiaramente non essendovi Blog specifici in Italia e canali “leggeremente “ indipendenti, se ne sono sempre strafregati delle mie richieste.

Poi le piattaforme ed i blog hanno iniziato ad affrontare il problema Tripadvisor….allora le cose sono cambiate!

Finalmente c’era spazio e voce sul web anche per chi non voleva piegarsi!

BookingBlog ritengo , sia stato fra i primi blog italiani a consentire di esprimere una opinione discordante con la potenza mediatica ribadita tramite uffici stampa a campagne promozionali sui motori di ricerca mondiali, da parte di Expedia.

Ho iniziato a scrivere su questo blog attaccando a testa bassa per difendere la struttura che gestisco e, in concomitanza con gli argomenti trattati su questo e su altre fonti, apparve per magia un Ufficio STAMPA….MIRACOLO!!!

Finalmente questi vigliacchetti di Tripadvisor erano emersi ( anche se per interposta persona ) con dei contatti in chiaro.

Dopo le mie innumerevoli proteste rimbalzate su quei miserrimi indirizzi e-mail elargiti sul sito ufficiale di Tripadvisor, mi rivolsi all’ufficio stampa ( la Competence Comunication di Milano http://www.competencecommunication.com ), che per poter “calmare le acque” e costringermi ad ingollare il rospo per sentirmi partecipe nel teatrino, ha pubblicato una recensione positiva ma chiaramente falsa sia nei contenuti che nella generazione, scrivendomi “:Come vede proprio ieri ho scritto e messo online la mia recensione sulla sua struttura.

E’ positiva e … ora è online sul sito…. Quindi come vede TripAdvisor pubblica velocemente e in modo trasparente anche le recensioni positive su La Dolce Vita 🙂

Cordialmente

Silvia Scrofani

Cosa assolutamente non vera visto che in passato, le recensioni positive di miei ospiti, con i quali sono in contatto visto che preferisco fidelizzare che esternalizzare alle OTA, non furono pubblicate e tutt’ora non vengono pubblicate.

…e l’invito a “fidarmi” che il sistema POI funziona , mi è stato ribadito nelle successive comunicazioni con la Competence Comunication ( chiaramente tutto ciò che scrivo è supportato da prove oggettive! ).

Per Sfarinel

Lei scrive :” Pensiamo al caso di recensione negativa per mancata corrispondenza tra quanto riportato sul sito e quanto effettivamente trovato. Se il portale pubblicasse una recensione del genere farebbe un danno diretto alla propria immagine e dubito che ne pubblichino molte”

Anche qui fa un esempio che dimostra il contrario: se una agenzia virtuale si vede giungere proteste che ciò che è pubblicizzato non corrisponde alla verità , sarà proprio la sua azione di correzione e pubblicità che ne garantirà l’affidabilità agli occhi di chi legge…su dai, non rigiri la frittata.

La professionalità di un editore che guadagna dai contenuti che pubblica è proprio quella di garantirne la qualità!

La chiarezza ripaga sempre, mentre il dubbio e la volontà di mantenere l’asimmetria informativa è propria di chi ha come obiettivo il controllo del mercato su logiche anticoncorrenziali, e monopolistiche.

Secondo lei, chi ha deciso di affermare una sua opinione coerentemente , necessita di anonimato?

E sul punto 1)le recensioni sulle OTA (soprattutto quelle) non possono essere considerate affidabili” e perché?!

Le chiedo inoltre di evidenziare la differenza che secondo lei c’è fra una recensione pubblicata su una agenzia virtuale e Tripadvisor.

Sono pienamente d’accordo con il Sig. Cocco: sarebbe una buona idea catalogare e classificare le OTA ed le agenzie virtuali esprimendo giudizi che vengano da chi il lavoro dell’accoglienza lo fa in prima persona!

Cordialità

Alla Dolce Vita