Re: Albergatori, attenti a scrivere recensioni false su Booking.com
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x AllaDolceVita,
le confesso che risponderle è sempre una grande fatica. Un po’ perchè scrive degli enormi poemi (purtroppo dicendo le stesse cose) e un po’ perchè ha sempre la cattiva abitudine di attaccare chiunque la pensi diversamente da lei soprattutto se considera in una qualche misura utile il servizio di Trip Advisor.
Come vede però su questo Blog continuiamo a darle tutto lo spazio che vuole e non la censuriamo anche se talvolta i suoi attacchi agli altri utenti sono davvero indisponenti.
Ma veniamo alla risposte ….
<i>”Lei si è affrettato ad affermare che Tripadvisor è un servizio per gli utenti e non per gli albergatori…ma se poi il sito vende, tramite i suoi siti collegati facenti sempre capo ad Expedia, come me lo chiama lei…un favore per gli albergatori!?”</i>
Le confermo ciò che le ho detto Trip Advisor è un servizio (Gratuito) per gli utenti e non per gli albergatori che guadagna dalla pubblicità (diversi network) e dai link ai siti degli intermediari (Non solo quelli della famiglia Expedia come sostiene lei, ma verso molte altre OTA)
<i>”Lei, con le sue parole, ammette indirettamente che il valore di questo sito è donato dal pettegolezzo incontrollato in quanto, se vi fossero solo giudizi positivi, chi lo leggerebbe…esatto!, quindi alimentare questa politica in cui si listano tutte le strutture con rinomanza e nomi ricercati sui motori di ricerca , e moderare le recensioni “sapientemente”, ha un grande valore …si! Per Tripadvisor e per Expedia che conta tutti i soldini che entrano grazie alle prenotazioni generate dai link di Tripadvisor stesso, verso i portali di prenotazione!”</i>
Io con le mie parole ammetto ciò che ho detto. Di pettegolezzo incontrollato non ne ho mai parlato e non ne ho mai rilevato la presenza su TA nonostante abbia letto migliaia di recensioni di centinaia di hotel (benche di recensioni false ne abbia trovate anche se per quello che ho potuto constatare sono tutte di albergatori).
– Su Trip Advisor vengono listate TUTTE le strutture (non solo quelle rinomate).
– Le revenue di Expedia provenienti da TA se non sbaglio non arrivano al 5%.
– Su Trip Advisor ricevono moltissime recensioni e sono molto ben posizionate tante strutture ricettive NON presenti su Expedia & C. (tra cui molti miei clienti che lavorano prevalentemente con Booking e su Expedia non ci sono neache)
<i>”Lei biascica di maggiori controlli….ma quali sono quelli di base?!
Chi, come editore serio, potrebbe mai pubblicare notizie prima di verificarle…ma mi faccia il piacere Sfarinel!”</i>
Continua a considerare TA come un editore, ma secondo me si sbaglia, la responsabilità di ciò che è scritto nelle recensioni è degli utenti.
Inoltre lei attacca costantemente Trip Advisor, ma di siti che pubblicano recensioni ce ne sono tantissimi e tutti in un modo o nell’altro soffrono dello stesso problema.
Innanzitutto, come ho già detto, ritengo che la maggior parte (se non tutte) le recensioni false presenti su TA siano state pubblicate degli Albergatori stessi (o da persona incaricate da essi).
Nella maggior parte dei casi sono falsi positivi per favorire la propria Struttura, spesso come contromisura ad una o più recensioni negative (vere).
In questi casi, anche il sistema di controllo e verifica del soggiorno messo in atto dalle OTA e dai portali è assolutamente inutile.
Conosco più di un caso di albergatori che si prenotano da soli sui portali con false generalità e pagano volentieri la commissione sulla prenotazione pur di poter lasciare commenti positivi (falsi) come se avessero soggiornato.
<i>”Multo magis, al suo considerare sacrosanta la possibilità di rispondere: e perché e a chi?! Perché Tripadvisor non mette a disposizione degli albergatori e gestori ( il vero valore del sito ), gli estremi di chi scrive le recensioni?…tanto, se scrivessero la verità cosa avrebbero da temere?!”</i>
Il vero valore del sito sono indubbiamente i suoi utenti ed i contenuti da loro pubblicati.
Così come lo sono per le altre centinaia di siti di recensioni sparsi per la rete.
“Ma torniamo sempre sullo stesso punto…ma se uno, non lo vuole questo servizio capestro, perché lo deve anche avallare, rispondendo alle recensioni magari artatamente scritte per colpire?! Mi faccia il piacere 2..la vendetta! :-)”
Lei può anche non rispondere alle recensioni negative. Per esperienza, se lo fa e lo fa bene, ne trae un vantaggio. Ma è libero di non farlo.
“Lei scrive che esistono recensioni false…già questo è sintomo di poca serietà!
Quante possono essere ? tutte o nessuna…chi può dirlo? Dire che sono poche è un azzardo come dire che lo siano tutte, false.
Ma sicuramente ce ne sono, ed anche se lei vuole minimizzare ( “poche poche” ), già il fatto che ne ammette l’esistenza ammette, parimenti, che questo sistema è fallato e non potrà mai, e ripeto MAI, offrire informazione veritiera, seria e meritevole di valutazione prima di una scelta serena da parte del viaggiatore (per tutti gli albergatori : ora, vi invito io a fare una analisi di coscienza!!!!”
Ma poca serietà di chi? Di chi le ha scritte forse!
Io non cerco poi di minimizzare, secondo la mia esperienza, quando l’albergatore lavora bene ed offre un buon serivizio al cliente non ha assolutamente bisogno di autopubblicarsi recensioni false (pratica che sconsiglio caldamente).
Gli utenti lo premiano e le recensioni positive arrivano a decine (al mese) insieme a qualcuna negativa (non può certo andare sempre tutto bene per il 100% degli ospiti).
In questi casi fornire una risposta (equilibrata) dimostra una grande attenzione verso il cliente.
<i>”E a lei Sfarinel…di essere più oggettivo e meno di parte, perché chi si può permettere di invitare ad una analisi di coscienza, coloro che lavorano per offrire il servizio di accoglienza, non può al contempo, proteggere ed avallare chi assume una posizione così bieca, poco trasparente e poco professionale come Tripadvisor,)”</i>
Io non proteggo nessuno, anzi in molti articoli ed innumerevoli post ho messo in guardia dai “Lati Oscuri” di Trip Advisor, ma ritengo che sia al contempo uno strumento eccezionale per gli utenti e, se gestito correttamente anche una grande opportunità per gli albergatori (sempre che lavorano bene e offrano un elevato servizio ed una ospitalità di qualità).
<i>”Allora, caro Sfarinel, perché Tripadvisor invece di stare nell’ombra, consentendo a tutti di lasciare recensioni, non esce allo scoperto e consente la recensione solo a coloro che hanno effettivamente portato a buon fine una richiesta di prenotazione che ha generato un soggiorno autentico?
Perchè a questa domanda Tripadvisor non risponde?
Perché lei continua a difendere questo abuso?”</i>
Ma si scandalizza così tanto quando legge recensioni di libri, cd o prodotti di elettronica su Amazon (http://www.amazon.com)?
Crede che amazon possa certificare se l’utente ha ascoltato il cd o letto il libro?
Chiunque può lasciare una recensione su Amazon.
Non ha mai consultato una recesione online prima di acquistare un qualche prodotto di elettronica su un sito come Ciao (http://www.ciao.it) o su altri Siti del genere?
Non le sembrano situazioni analoghe a quelle di Trip Advisor e di tutti gli altri siti di recensioni turistiche?
Adesso la saluto che sono stremato. Tanto sono sicuro che avremo modo di riprendere il discorso … 🙂
Sergio Farinelli