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“Glocale”, il futuro linguaggio del web #2 – Come cambia la comunicazione del sito dell’hotel

Per l'industria dei viaggi, la combinazione di locale e globale (il cosiddetto “glocale”) porta con sé l'idea di localizzazione dell’offerta turistica.

Di fronte a utenti web con scarsa scolarizzazione e interessati prevalentemente a ciò che è loro familiare (lingue, abitudini, prodotti locali), per l’hotel è fondamentale proporre un unico sito che abbia tante versioni “glocali”. Non una semplice traduzione del sito originale, ma piuttosto un adattamento culturale e linguistico dell'immagine dell'hotel, della sua comunicazione e promozione online.


Nello spazio di pochi anni sarà necessario venire a patti con l’evoluzione culturale/etnica del web, che metterà in piena evidenza un processo che è ancora in una fase iniziale. Diventerà pertanto fondamentale modificare il linguaggio e l'aspetto del sito web dell’hotel.

Nel settore turismo, la “longer tail” di Vito Di Bari sarà infatti un processo molto profondo e ben visibile. Gli utenti useranno il proprio  motore di ricerca nazionale per cercare destinazioni di viaggio internazionali, e si aspetteranno di ottenere informazioni e prodotti corrispondenti alle loro esigenze, descritti nella propria lingua e con lo stesso approccio culturale.
 
 

Siti web “glocali” – una traduzione culturale più che linguistica

In una parola, gli utenti si aspetteranno siti web “glocali” che possano comunicare con loro per mezzo di un linguaggio e di una modalità di espressione che siano familiari.

Quello che è già importante oggi, ossia offrire un sito web in diverse versioni linguistiche, diventerà ben presto indispensabile: sarà inoltre essenziale rendere più precise le “traduzioni”, affidandole a esperti “glocali”.

Questi esperti “glocali” dovranno avere familiarità con strategie di marketing globali, e dovranno essere in grado di adattarle alle situazioni regionali mediante una stretta cooperazione con le risorse locali (professionisti madrelingua, esperti della destinazione).

Sarà necessario:

•  Coinvolgere editori locali o corrispondenti per arricchire le versioni locali con contenuti pensati specificamente per i differenti mercati;

• Pensare alle priorità nell’aspetto visivo e contenutistico di ciascun mercato e organizzare la struttura del sito web e la sua promozione di conseguenza. Mentre un utente giapponese  apprezzerà colori vivaci, interattività e densità di contenuti, un Europeo preferisce un ambiente web più pulito, più grafico e più ordinato;

• Coinvolgere esperti di Search Engine Marketing locali: i comportamenti di ricerca sono poco omogenei anche all'interno del territorio europeo, e molto diversi se guardiamo ai paesi asiatici;

• Prendersi un po’ di tempo per ridefinire le priorità e le opportunità del nostro mercato: i mercati emergenti potrebbero non costituire una quota significativa di entrate in questo momento. Cominciare a pensare a nuovi target può essere però  una mossa strategica a medio termine per superare fin da subito la concorrenza e guadagnare visibilità nel tempo.
 
 

Conclusione

Entro il 2012, il mercato Internet sarà sostanzialmente diverso da quello che è oggi, e sarà orientato soprattutto a scenari linguistici diversi dall'inglese, strettamente legati alle situazioni locali.

Di conseguenza, sarà essenziale per ogni professionista del settore viaggi comunicare con il proprio target in Cinese, Giapponese o Russo, utilizzando varie strategie mirate e ottimizzando il ROI.

Si potranno così evitare gli sprechi derivanti dalla creazione di messaggi culturalmente e linguisticamente lontani da un segmento di utenti con limitata alfabetizzazione informatica e con una spiccata natura “glocale”.

Fonti:
 Relactions Blog [2]