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Guida efficace agli investimenti di marketing online per l’hotel nel 2014

leggi l’articolo completo... [2]Secondo le stime, nel corso del 2013 gli hotel e i resort americani hanno investito in promozione online non più del 28% del loro marketing budget. Questo significa che ben il 72% del budget è stato speso in pubblicità cartacea, Tv o radio.

E stiamo parlando dell’America, dove la promozione online riveste un ruolo decisivo nel settore alberghiero. Proviamo a pensare all’Italia, dove sono ancora tanti gli hotel che stentano ad avere un sito internet ottimizzato e un booking engine funzionale, ma che poi spendono somme irragionevoli per una pagina su una rivista generalista o su un quotidiano regionale.

Per quanto lo scenario USA sia differente, risulta essere un utilissimo spunto di riflessione la nuova “Smart Hotelier’s Guide to 2014 Digital Marketing Budget Planning [3], una guida realizzata da HeBS per aiutare gli albergatori a programmare gli investimenti del loro budget online.

Secondo la guida: “Il marketing budget del nuovo anno dovrebbe essere investito per aumentare le prenotazioni dirette e raggiungere un ROI serio strutturando le iniziative in tre principali categorie: ottimizzazione delle risorse digitali; attività di marketing fondamentali; iniziative multi-channel per obiettivi specifici.”

Le problematiche che affliggono il settore

Due sono i principali impedimenti che si frappongono solitamente tra l’hotel e l’ottimizzazione degli investimenti di marketing online.

  1. Il Marketing digitale viene sottostimato: sono ancora troppo alti gli investimenti che gli hotel fanno sui media tradizionali ormai obsoleti. Perché gli hotel americani investono solo il 28% nell’online mentre questo porta circa il 48% delle prenotazioni totali? Il budget dovrebbe essere casomai spartito a metà e spostato dove sono i clienti, ovvero su Internet, il mobile, i social network.
  2. Gli hotel dipendono troppo dagli intermediari o dal brand a cui sono affiliati: in Italia le strutture affiliate a catene o gruppi sono una percentuale irrisoria, ma quelle che ancora centrano tutto il loro business sulla visibilità offerta dai portali sono purtroppo ancora la grossa maggioranza. Secondo le stime di STR e HSMAI, in media solo il 24% delle prenotazioni di un hotel sono dirette. Ecco perché molti hotel non destinano quanto necessario alla promozione online.

I trend che non si possono ignorare

Nell’ottica di stabilire nel miglior modo il budget a disposizione è importante anche tenere un’occhio vigile sui due maggiori trend a livello globale sui quali quest’anno dovrà essere improntato il piano marketing digitale:

  1. La svolta dei tre device: ormai prenotazioni e visite non provengono più solo da PC, ma anche da smartphone e soprattutto da tablet. Le abitudini dei nostri ospiti sono cambiate radicalmente e così anche l’hotel deve assicurarsi un posto e una visibilità su tutti e tre i device.
  2. L’esplosione dei Metasearch: questo è stato l’anno di esplosione dei metamotori di ricerca e comparazione prezzi, da Trivago a TripAdvisor, da Google Hotel Finder a Kayak. Il modo di confrontare e acquistare è in continuo cambiamento e si sta concentrando su questa nuova modalità distributiva.

Le 3 aree di investimento in cui suddividere il budget

Preso atto delle problematiche e delle novità di settore, la guida consiglia una razionalizzazione negli investimenti suddividendoli in 3 Aree Principali. Ogni area viene debitamente analizzata e viene consigliato un budget per ogni singola attività:

 

Di seguito la tabella riepilogativa:


(passa il mouse sull’immagine per ingrandirla)

Dove trovo i soldi per gestire tutte queste attività?

Il piano di investimento previsto da HeBS mi sembra senz’altro sensato e coerente con il peso delle varie attività. Ma l’utilità intrinseca del documento sta soprattutto nel delineare con chiarezza tutte le attività e le aree da non tralasciare se volete investire seriamente in un piano di disintermediazione online.

Posso immaginare che molti di voi si chiederanno: ma dove trovo i soldi per sviluppare tutte queste attività in un anno? Semplice, sotto il vostro naso. Provate a calcolare con precisione quanto avete dovuto pagare ai portali di commissione l’anno passato e programmate per il 2013 di investire una certa percentuale di queste commissioni in modo diverso, ovvero nelle attività di marketing.  I ritorni in termini di prenotazioni dirette e il risparmio vi ripagheranno. Per passare ad un nuovo piano di investimenti, utilizzate il nostroOTA hidden cost calculator [4]e capirete quando budget abbiate in realtà a disposizione per fare marketing online!

Scarica direttamente la guida in PDF [5]