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Hotel marketing: è tempo di video!

leggi l’articolo completo... [2]Due Americani su tre guardano video legati al travel mentre preparano le valigie. Lo dice un nuovo studio pubblicato da Google.

Di fatto recensioni, portali, post blog e pagine Facebook non sono gli unici contenuti che i viaggiatori consultano prima di partire. Sono sempre di più gli utenti che prendono spunto dai video online.

Certo, come diciamo sempre, le statistiche che Google offre su YouTube e su altri argomenti connnessi, devono essere prese in esame con la dovuta cautela, dal momento che il servizio oggetto di studio è di proprietà di Google stessa.

Ma che i video non siano un mezzo da sottovalutare per fare marketing nel settore alberghiero lo dimostra il fatto che tutti i maggiori social network stanno lanciando piattaforme di video advertising per i loro inserzionisti.

Facebook già alla fine del 2013 ha iniziato a testare i Premium Video Ads [3] e a marzo ha annunciato che avrebbe dato accesso al nuovo format a un gruppo ristretto di inserzionisti.

Pochi giorni fa anche Twitter ha lanciato una versione beta dei Promoted Video Ads [4], per indirizzare a una platea selezionata i contenuti video direttamente nello stream.

 

I video funzionano soprattutto nel settore travel e hospitality

Negli ultimi anni i video online hanno dimostrato di essere un potente canale di informazione, educazione e intrattenimento, specie nel settore del travel e dell’ospitalità, che ha registrato una crescita impressionante.”

Questo l’incipit dello studio pubblicato pochi giorni fa da Google “Travel Content Takes Off on YouTube [5]realizzato in collaborazione con Ipsos MediaCT.

Per capire come i contenuti video vengono utilizzati dai viaggiatori, che cosa cercano, che cosa guardano, sono stati analizzate tutte le visualizzazioni di contenuti travel su YouTute in America dai primi mesi del 2012 a quelli del 2014.

 

Le ricerche di video travel crescono di anno in anno, soprattutto su mobile

Uno dei dati più interessanti emersi dallo studio riguarda proprio il consumo dei video di viaggio: le visualizzazioni su YouTube sono cresciute in media del 118% all’anno, soprattutto da mobile e tablet.

Nel 2013 il 30% di tutte le visualizzazioni di video travel sono avvenute su mobile, con una crescita annuale del 97% sugli smartphone e addirittura del 205% su tablet.

La visualizzazione di questi contenuti avviene in particolare nelle ore serali, come dimostra lo schema di seguito. I periodi in cui le ricerche si intensificano sono luglio, marzo e ottobre. Un’indicazione importante soprattutto per chi voglia organizzare delle campagne di video advertising su Adwords, dove è possibile scegliere determinati giorni e fasce orarie in cui concentrare gli investimenti.

I video sono fonte di ispirazione

Su YouTube gli utenti cercano soprattutto ispirazione, idee e spunti, dunque utilizzano il canale nella fase del dreaming più che in quella dell’acquisto.

Come vedete di seguito, mentre sui motori gli utenti fanno ricerche specifiche correlate di solito a un brand, l’88% delle ricerche relative al travel su YouTube riguarda informazioni più generali sulla destinazione, le attrazioni e le idee di viaggio.

Questo significa che l’hotel, per farsi notare, deve iniziare a pensare di realizzare non solo video autoreferenziali classici, ma anche qualcosa di più coinvolgente dedicato alla destinazione, ai percorsi, alle cose da fare e da vedere.

Pensiamo ad esempio al video realizzato dal T Hotel di Cagliari in collaborazione con lo IED, in cui, più che l’hotel, si racconta la città (vedi l’articolo: Video emozionali: 7 esempi da cui trarre ispirazione per l’hotel [6]).

Crescono le ricerche su hotel e alloggi

Anche se il 40% delle visualizzazioni si concentra sulla destinazione, le visualizzazioni di video relativi alle strutture alberghiere sono aumentate in un anno del 232%, registrando la crescita più alta dopo quella del settore delle crociere.

Il 33% degli utenti si affida agli UGC

Se escludiamo gli annunci a pagamento, il 33% degli utenti si affida alle esperienze personali degli altri utenti.

Un motivo in più per incentivare i vostri clienti a postare video e contenuti multimediali sui social, magari con premi e contest che rendano più virale la vostra iniziativa.

Usare il canale YouTube per stabilire una connessione

Come accade su Facebook o su Twitter, anche su YouTube l’utente può decidere di seguire il canale ufficiale dell’hotel.

Nel 2014 le sottoscrizioni ai maggiori canali travel sono aumentate del 106% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e chi si iscrive realizza visualizzazioni più lunghe dell’86% rispetto a quelle dei non iscritti.

Quasi metà delle iscrizioni riguardano i cosiddetti vlogs, ovvero i video blog personali di viaggiatori, ma il 19% riguarda i canali ufficiali di travel brand.

Avete mai pensato di investire in un canale YouTube per l’hotel piuttosto che in un singolo video promozionale? Certo, creare video di qualità in modo costante non è semplice, ma potrebbe ripagarvi in termini di visibilità ed engagement.

Molte catene alberghiere statunitensi lo stanno già facendo. Di recente ad esempio, la Best Western [7] – dopo la campagna di video storytelling Indie Films [8] – ha realizzato una serie di brevissimi video con suggerimenti per i viaggiatori.

 

Creare un canale YouTube per l’hotel, raccontando ad esempio le attività da fare nella destinazione, la vita degli abitanti del luogo o le ricette del vostro chef, può diventare un modo diverso e meno inflazionato per creare un legame col cliente ed ispirarlo nella fase della progettazione del viaggio.