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I più grandi errori di email marketing per un hotel

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Non ci stanchiamo mai di ripeterlo: l’email marketing è una tecnica che può essere molto efficace se usata in modo appropriato.

In particolare, per gli albergatori, può essere un prezioso strumento per fidelizzare i clienti e incrementare le prenotazioni dirette. Un beneficio da non sottovalutare.

L’email marketing è una forma di marketing da cui gli hotel possono trarre un grande vantaggio, ma per essere incisiva necessita l’implementazione di una buona strategia e la cura di alcuni aspetti fondamentali.

Abbiamo già parlato di questi argomenti in passato, ma questa volta, traendo spunto da un articolo pubblicato da Ehotelier [3], vogliamo soffermarci ed evidenziare quali potrebbero essere i più grandi errori da evitare.

 

Non segmentare il pubblico

 

Uno dei maggiori errori commessi da molti hotel consiste nel non segmentare i destinatari delle liste e-mail. Nel marketing, la segmentazione del pubblico ha un ruolo molto importante.

È necessario personalizzare i contenuti considerando diversi fattori, come ad esempio la demografia, gli interessi, il paese di origine, la cultura, la lingua. Ad esempio, gli interessi e le necessità di giovani coppie, saranno certamente diverse da quelle di single, di famiglie o di persone anziane. Bisognerà quindi inviare messaggi ad-hoc indirizzati ad un pubblico mirato.

 

Non ottimizzare i contenuti per i dispositivi mobili

 

Attualmente oltre il 75% del traffico Internet viene usufruito attraverso smartphone o tablet: è davvero fondamentale ottimizzare le e-mail marketing e le eventuali landing page per essere lette agevolmente su mobile.

Grande attenzione deve essere posta anche sul design che dovrà risultare responsive e di facile accessibilità sui diversi modelli di dispositivi mobili.

 

Non focalizzare il messaggio sul destinatario

 

Nello scrivere contenuti di e-mail marketing, si può facilmente cadere nell’errore di promuovere la propria attività, senza comunicare i benefici dei propri servizi al cliente e soprattutto l’esperienza che si potrà vivere nella vostra struttura. Non dimenticate che quello che rimane dopo aver fatto un’esperienza non sono i singoli dettagli ma è la sensazione di come ci siamo sentiti nel vivere quel momento.

Via libera allora all’ inserimento di immagini, video, contenuti e storytelling che suscitano emozioni nel vostro cliente. Ricordiamoci che le emozioni giocano un ruolo primario nel processo decisionale.

 

Non scrivere un titolo accattivante

 

Anche se avete scritto un’email con contenuti interessanti per il vostro ospite, questi potrebbero essere ignorati se non viene inserito un titolo che attiri immediatamente l’attenzione.

Ricordatevi sempre che ogni utente accede molto velocemente ai contenuti, ed è proprio in pochi secondi e con una frase breve e d’effetto che dovreste cercare di attirare la curiosità del vostro cliente.

 

Non rispettare le leggi per l’invio sulle e-mail

 

Potreste essere tentati di acquistare una mailing list per ampliare il bacino di utenza delle vostre email, ma oltre a non essere legale, a cosa servirebbe? Aumenterebbero solo le statistiche delle email taggate come spam e tutto ciò non porterebbe comunque alla conversione di nuovi clienti, che si vedrebbero recapitare email non richieste.

Consigliamo invece di rispettare sempre le leggi legate ai permessi di invio e-mail e di inviarle solo alle persone che volontariamente si registrano e danno il consenso per ricevere dall’hotel news o materiale promozionale.

 

Scarsa grammatica ed errori di ortografia

 

A tutti noi è capitato di ricevere email contenenti errori grammaticali, di ortografia o di battitura. Questo rende il testo non solo difficile da leggere ma ci fa anche subito pensare al connubio “contenuti non professionali” con “servizi non professionali”.

Il risultato? Email cancellata dopo pochi istanti e richiesta di annullamento dell’iscrizione alla mailing list. La qualità dei contenuti, insieme alla modalità di presentazione sono dunque molto importanti.

 

Non usare le Call to Action

 

Tutte le email di marketing e/o landing page devono avere una Call to Action (CTA) che attiri subito lo sguardo del destinatario. A tal fine, si consiglia di inserire dei pulsanti con un colore complementare ai colori primari usati nel design della email o della landing page.

Questo per attirare lo sguardo del cliente e guidarlo all’azione da compiere. Bisogna creare un CTA che abbia un impatto non solo visivo, ma che descriva chiaramente ciò che volete che il lettore faccia e cosa si possa aspettare come azione seguente (ad esempio: “richiedi maggiori informazioni”, “prenota subito”, “approfondisci”, etc.).

 

Mancanza di test A / B

 

L’ A/B test viene molte volte ignorato e messo da parte. Non tutti ne comprendono l’importanza ma può fare davvero la differenza. Questo test è chiamato anche split testing e consiste nel testare più versioni di una stessa email (ad esempio con immagini, design e testi diversi), per poi scegliere la più efficace.

Attraverso questa tecnica si creano due versioni chiamate A e B e si invia la versione A ad un gruppo limitato di iscritti, e la versione B ad un gruppo sempre limitato ma differente. Analizzando le statistiche dei risultati nei due casi (ad es. il tasso di apertura delle email, il numero di CTA eseguite, il tasso di cancellazione della newsletter, etc.) si valuta la versione più performante, che verrà poi inviata a tutti gli altri iscritti.

I risultati di questi test sono davvero essenziali per migliorare l’efficacia della vostra strategia di email marketing.