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Il manifesto Microsoft per il futuro del business travel

leggi l’articolo completo... [2]Il business travel è un mercato da 1,3 trilioni di dollari, un segmento spesso poco considerato ma su cui tante compagnie leader del settore hanno costruito i propri successi globali. Nonostante si tratti di un’industria fortemente basata sulla tecnologia e sullo snellimento dei propri processi produttivi, poco è cambiato nella sostanza negli ultimi dieci-quindici anni.

Almeno questa è l’idea di Microsoft, che ha prodotto in questi giorni un Manifesto il cui scopo è quello di stimolare una conversazione nel settore, cercando di svecchiare un mercato che si espande ma che pare in sostanza immutabile nei mezzi.

Il documento, liberamente consultabile da qui [3], è stato fortemente voluto da Eric Bailey, il “Global Director of Travel, Venue sourcing and Payment” di Microsoft, che ha per questo scopo coinvolto più di una dozzina di aziende tecnologiche, grandi catene alberghiere (fra cui pare rientrino anche Hyatt e NH Hotels) e distributori online, oltre ad acquirenti corporate con una visione del travel simile a quella del gigante di Redmond.

 

Un cambiamento filosofico e strutturale

 

Il manifesto assicura che il futuro del travel business passerà indubbiamente dalla capacità di creare le giuste esperienze di viaggio, non solo per soddisfare i dipendenti, ma anche per migliorarne l’efficienza operativa. Secondo il manifesto, le aziende «non possono massimizzare i risultati di un viaggio business senza considerare il viaggiatore un cliente, prima che un dipendente, collaborando davvero con i distributori per definire e assicurare l’esperienza di viaggio migliore possibile».

Mettere il viaggiatore al primo posto, tuttavia, chiede una vera rivoluzione nelle tecnologie e in certe relazioni commerciali di vecchia data, in particolare per quanto concerne Travel Management Company e GDS.

Il gruppo dietro al Manifesto chiede maggiore trasparenza nei rapporti di distribuzione con le TMC, al fine di creare insieme meccanismi che garantiscano trasparenza e un flusso libero di dati.

I programmi di viaggio aziendali, scrivono, «non possono essere ancora basati sui limiti di sistemi ormai datati, su relazioni commerciali opache, su incentivi economici sottobanco e dati bloccati».

 

Un possibile sentiero verso il Futuro

 

La visione di Microsoft è chiaramente visibile nel manifesto, ma nonostante l’azienda sia in prima linea nell’innovazione, c’è ancora molto da fare per portare un cambiamento vero nel settore.

 

 

 

 

 

 

 

Rischiare Insieme

 

Per innovare, un’industria deve muoversi all’unisono; i proponenti del Manifesto hanno per questo incoraggiato gli acquirenti nel chiedere all’unisono i cambiamenti che il settore business si merita.

Mentre per molti dei partecipanti è utile anche una lenta ma inesorabile evoluzione, per alcuni sarà più vicina a un’improvvisa rivoluzione, con lo status quo che si potrebbe ribaltare dalla sera alla mattina: «Che cosa succederebbe se gli intermediari del settore evaporassero durante la notte? Le società sarebbero ancora in grado di prenotare viaggi … [mentre] i grandi programmi di corporate travel sarebbero finalmente motivati ​​a definire insieme ciò che vogliono da un fornitore end-to-end ». In questa visione radicale, basterebbe in realtà un venture capitalist intenzionato a investire su questo sogno: «Le grandi aziende dovrebbero firmare una lettera o qualcosa del genere, ma qualcuno potrebbe costruire questo fornitore del futuro in 18 mesi».