In Italia è entrata in vigore la nuova normative sui cookie

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Da lunedì 10 gennaio sono operative le nuove linee guida per i cookie, predisposte dal Garante per la privacy, con i quali dovrà confrontarsi anche il settore alberghiero. 

 

 

Che cosa cambia?

Facciamo il punto, partendo dal ruolo che svolgono i cookie sui siti web.  

 

Perché installiamo i cookie sui siti internet?

 

Come riportato da Wired, è stato lo stesso Garante per la privacy a fornire una spiegazione sul ruolo svolto dai cookie: “i cookie sono piccoli file di testo che i siti visitati dagli utenti inviano ai dispositivi usati per la consultazione (computer, smartphone, tablet, smart tv, ecc.) per essere memorizzati e poi ritrasmessi agli stessi siti in occasione della visita successiva”. 

Oltre a velocizzare l’accesso al sito e a semplificarne la fruizione, i cookie devono la loro popolarità alla capacità di tracciare l’attività dell’utente, anche lontano dal sito in cui sono abilitati. L’attività, definita fingerprinting, permette una miglior profilazione di tutti i navigatori, i quali possono poi essere intercettati da pubblicità personalizzate, realizzate a partire dai dati acquisiti. 

 

L’adeguamento italiano alle indicazioni europee

 

L’Italia ha seguito le indicazioni provenienti dall’Unione Europea ed ha quindi aggiornato la normativa di riferimento. 

Una delle maggiori novità introdotte riguarda il consenso dell’utente rispetto alla cookie policy. Per accettarla, non sarà più sufficiente navigare il sito facendo scroll; l’accettazione della politica dei cookie di ogni sito web dovrà avvenire su base esplicita. Proprio per questo motivo, la soluzione basata su un “cookie wall” -un banner invadente che impedisce l’accesso al sito se non si accettano le finalità di marketing- non sarà più considerata a norma.  

Parallelamente, non sarà più possibile, per i proprietari dei siti web, pre-selezionare i cookie non necessari alla fruizione, come quelli a scopo pubblicitario. 

Il Garante ha pensato anche a come evitare il problema della cosiddetta “cookie fatigue”, ossia il fastidio generato nell’utente dal dover ripetutamente accettare la cookie policy. Così, secondo il Garante, il banner per accordare il consenso dovrà essere mostrato “se cambiano significativamente le condizioni del trattamento; quando sia impossibile per il sito sapere se un cookie sia stato già memorizzato nel dispositivo; quando siano trascorsi almeno sei mesi dalla precedente presentazione del banner”.   

 

Come essere in linea con le nuove disposizioni?

 

Gli utenti dovranno essere messi nella condizione di poter esprimere il proprio consenso cliccando su un apposito banner. Quest’ultimo, nel riportare anche la possibilità di non accettare la policy dei cookie, da un punto di vista del design dovrà essere perfettamente neutro. Niente spazio quindi a pulsanti più grandi o di un colore diverso per spingere l’utente a fare click nella direzione desiderata. 

Il banner dovrà inoltre contenere un’apposita sezione nella quale, se l’utente lo desidera, può selezionare manualmente le funzionalità e quali informazioni condividere e con chi. 

Per essere perfettamente aderente alle nuove disposizioni, ogni pagina di un sito deve indicare lo stato dei cookie selezionati, anche mediante un’icona. 

Infine, nel footer dev’essere inserito un link che conduca l’utente a modificare il consenso accordato, qualora desiderasse farlo. 

Nessun cambiamento da apportare invece ai cookie di analytics, forniti dal sito interessato per finalità statistiche. Quest’ultimi, essendo considerati dei cookie tecnici, non necessitano dell’approvazione dell’utente. 

 

Per evitare di incorrere in pesanti sanzioni, per tutti coloro che sono meno esperti della materia, il consiglio è di rivolgersi ad un professionista del settore. In questo modo sarete guidati nella scelta della soluzione più opportuna per soddisfare tutte le nuove regole.