Marketing per hotel, 8 spunti da seguire nel 2023 

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La pandemia ha ridisegnato il profilo del viaggiatore. Oggi appare più attento all’impatto sull’ambiente dei propri spostamenti, predilige soggiorni con spazi all’aria aperta e arricchisce il viaggio con visite a musei e opere d’arte. 

In questo scenario, eHotelier indica 8 punti chiave per mettere a punto una strategia di marketing per hotel in grado di intercettare le nuove preferenze dei viaggiatori. 

Analizziamole insieme, punto per punto. 

 

1. Ottimizzate la presenza su Google

 

Google ha in mano più del 90% della quota di mercato dei motori di ricerca: trascurarlo significa perdere delle importanti occasioni di business. Aggiornate costantemente il Profilo dell’attività (ex scheda Google My Business) con foto, informazioni e offerte da mettere in vetrina attraverso Google Free Booking Links.  

Assicuratevi inoltre che il vostro albergo sia connesso con i partner di connettività di Big G, in modo tale da agevolare le prenotazioni dei viaggiatori. 

 

2. L’ora della pubblicità multicanale

 

Dai siti web ai social network, dalla pubblicità al passaparola: molti sono i punti di contatto fra la vostra struttura e il viaggiatore prima della prenotazione. Per questo motivo, è importante che il vostro hotel sia presente nei luoghi frequentati dai vostri potenziali clienti: motori di ricerca, metasearch e social media. 

Nel 2023, le stime prevedono che la domanda giornaliera di camere raggiungerà i massimi storici: ad attendervi, ci sarà una feroce concorrenza su ogni prenotazione. Intercettate gli utenti con la pubblicità multicanale, conquistateli con la forza del vostro brand e deliziateli durante la permanenza in albergo: solo garantendo a ciascuna fase del costumer journey il massimo della qualità, riuscirete a emergere sui vostri competitor.     

 

3. Parità tariffaria su tutti i canali

 

I metasearch propongono tariffe di più canali, in modo tale da consentire all’utente un confronto tra prezzi. Google, Trivago e TripAdvisor, fra gli altri, spesso aprono e chiudono il cerchio delle ricerche online. Il suggerimento è di mantenere la parità delle tariffe sui vari portali e scontare le offerte del vostro sito internet: incentiverete così le prenotazioni dirette, risparmiando sulle commissioni e incrementando il fatturato diretto.  

A patto che il vostro sito internet e il booking engine abbiano la giusta visibilità e assicurino un’ottima esperienza utente. In caso contrario, l’utente abbandonerà la ricerca e prenoterà altrove. 

 

4. Contenuti di valore

 

Social media, blog, newsletter: a ciascun canale il suo contenuto, purché sia di valore. Nel gran rumore del web, i contenuti riescono a primeggiare e a guadagnare l’attenzione delle persone solo se di qualità. Una strategia vincente per emergere è raccontare agli utenti una storia: della vostra famiglia che guida l’hotel da generazioni; delle attrazioni della località del vostro agriturismo; della produzione della materia prime a km zero con cui la cucina prepara i piatti del vostro ristorante. 

Utilizzato spesso per contenuti grafici e testuali, lo storytelling ottiene risultati significativi anche in formato video. 

 

5. Dati di prima parte

 

Cookie progressivamente deprecati, ATT framework di Apple, maggior consapevolezza degli utenti e regole normative sempre più stringenti in termini di privacy: raccogliere dati degli utenti affidandosi a terze parti è sempre più difficile. Meglio cominciare a raccoglierli in prima persona: durante il check-in o, se preferite, con un sondaggio post soggiorno. 

Non limitatevi a chiedere i dati di contatto: per quanto fondamentali, non delineano a fondo il comportamento degli utenti. Cercate di carpirne preferenze e desideri, registrate tutto in un database e utilizzate le informazioni raccolte per progettare comunicazioni personalizzate sulle esigenze di ogni singolo individuo.

 

6. Email marketing: troppo spesso trascurato

 

Dalla conoscenza alla prenotazione, da prima del check-in al post soggiorno: l’email marketing è ideale per coprire tutte le fasi del costumer journey dei vostri clienti. Spesso sottovalutato, è ideale per creare comunicazioni personalizzate per ogni viaggiatore. 

Il ritorno dell’email marketing stimato dovrebbe sgombrare il campo da ogni dubbio sulla validità dell’investimento: per ogni dollaro speso, potrete guadagnare fino a 36$.  

Grazie all’automazione, i software di email marketing vi solleveranno da incarichi ripetitivi e noiosi (come l’invio delle comunicazioni a un nutrito parco contatti) e potrete scalare i vostri piani di abbonamento se le vostre esigenze cambieranno nel tempo. 

 

7. La vostra fortuna: la reputazione online

 

Senza una buona reputazione, tutte le strategie di marketing adottate saranno fine a sé stesse. Cercate di incentivare i vostri ospiti a lasciarvi una recensione online: con uno sconto sul prossimo soggiorno o con un voucher da regalare. 

Molti potenziali ospiti leggono le recensioni prima di prenotare: per guadagnare la loro fiducia, è indispensabili che siano positive (e veritiere). 

 

8. Priorità al mobile

 

Siti web, mail, post, booking engine: a questi canali accederanno in buona parte utenti da dispositivi mobili, motivo per cui è necessario pensarli dando priorità alla navigazione da mobile. Altrimenti, se l’esperienza di fruizione non sarà all’altezza, l’utente sarà scoraggiato dal prenotare nella vostra struttura e, con buona probabilità, soggiornerà da un’altra parte. 

Il numero di prenotazioni dirette effettuate da mobile è in crescita e continuerà a esserlo anche nei prossimi anni. Non solo prenotazioni: una buona user experience da mobile è importante anche per guadagnarsi un buon posizionamento nei motori di ricerca. 

8 punti per orientare la vostra strategia di marketing a soddisfare le esigenze del viaggiatore post pandemia. Quali consigli farete vostri? Fatecelo sapere nei commenti.